
Erri De Luca e Gianmaria Testi in scena al Teatro Menotti
Le lunghe permanenze delle compagnie sulla piazza di Milano, diciamo minimo un paio di settimane, sono ormai un lontano ricordo. I giovanissimi non ne hanno memoria. E i più anziani sono al massimo stupiti che se ne parli. E così i cartelloni sono principalmente improntati a una fitta selva di spettacoli mordi e fuggi. Pochi giorni di repliche,massimo una settimana, e via andare. Ciò per due motivi. Una lunga permanenza presuppone una complessa e dispendiosa scenografia con un articolato staff di attori e tecnici: e i costi sono eccessivi, non remunerativi, con scoraggianti riscontri di botteghino. L’ideale? Due/tre attori e un paio di tecnici factotum. La seconda ragione è che uno spettacolo con più di un paio di settimane di repliche non tiene, non ha un sufficiente serbatoio di spettatori, specie se non prevede attori di grande richiamo. Meglio dunque spettacoli di breve permanenza, con limitate spese a bilancio, rassicuranti presenze di abbonati e salvifiche torme di scolaresche, che, dal Carcano al Piccolo et cetera, diventano una ghiotta risorsa, sia da un punto di vista economico sia come ipotesi di promozione per creare il pubblico di domani.
Vediamo brevemente i primi spettacoli in programma nella stagione appena cominciata, con alcuni dati numerici per alcuni cartelloni milanesi fra i più importanti ed emblematici, sia per quanto si riferisce alle sale che offrono più consistenti periodi di programmazione sia per quelli di più
volatile permanenza.
PICCOLO TEATRO
Sala Strehler- Sedici spettacoli, tra i quali (30 gennaio – 2 marzo) Celestina, da De Rojas, con la regia di Ronconi. Ma prima almeno segnaleremo (8-17 ottobre) Orchidee, di e con Pippo Del Bono; Cyrano, di Rostand (26-31 ottobre), diretto d Georges Lavaudant, con Patrick Pineau; Il mercante di Venezia, di Shakespeare (5-24 novembre), regia di Valerio Binasco.
Sala Grassi (storica sede del Piccolo in via Rovello) – Anche qui sedici spettacoli in cartellone. I primi: Hedda Gabler, di Ibsen (3-13 ottobre) con la regia di Antonio Calenda; Medea, di Seneca (17 ottobre-3 novembre), regia di Sepe; The Country, di Crimp (6-17 novembre), regia Roberto Andò, di Pinter (20 novembre – 1 dicembre), regia Peter Stein.
Teatro Studio – Venti titoli in programma. Tra i primi: Ubu Roi, di Jarry (9-13 ottobre), regia Roberto Latini; Toledo Suite, di e con Enzo Moscato (15-17 ottobre); e, più avanti: per i 150 anni del Politecnico, Miracoli a Milano (8-10 novembre), di Laura Curino e Lucio Diana; e Natale in casa Cupiello, di Eduardo (3-22 dicembre), “rivisitazione per voce sola” di Fausto Russo Alesi: uno dei più intensi ed applauditi spettacoli della scorsa stagione.
www.piccoloteatro.org
MANZONI
A una stagione che presenta i lati oscuri di timorose prudenze e legittimi scoramenti, la storica sala di Via Manzoni, lancia il guanto d’una sfida coraggiosa ma non avventata, anzi accuratamente
studiata. E così, non uno, ma tre cartelloni occupano il foyer del teatro: uno dedicato alla prosa, uno al cabaret e l’altro al “movimento”.
● Prosa: tra i primi spettacoli dei dieci titoli in programma almeno segnaleremo Uomo e galantuomo, di Eduardo (10-27 ottobre), con Gianfelice Imparato, Giovanni Esposito, regia D’Alatri; Risate sotto le bombe, commedia musicale (31 ottobre-3 novembre) con Le Sorelle Marinetti, orchestra dal vivo, regia Nardini; La scena, scritto e diretto da Cristina Comencini (7-24 novembre), con Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti.
● Cabaret: per gli spettacoli è prevista un’appropriata collocazione in orari domenicali dalle 19.30 (con cena in sala) alle 22. Sono in cartellone 14 appuntamenti nel glorioso nome dello storico Derby (che non è Milan-Inter, ma il fumoso tempio di comicità dell’indimenticato Gianni Boncompagni, in Viale Monte Rosa, dal quale quarant’anni’anni fa, nel far quasi mattina, sono passati tutti) e quattro show “alla grande”. Dal 20 ottobre a metà aprile.
● Movimento: 8 spettacoli di danza, linguaggio del corpo, teatro di figura e numeri circensi. Apre Blam! La rivoluzione in ufficio (2-8 dicembre), show del Neander Teater, regia Ingimarsson e Simon & K. Boberg.
www.teatromanzoni.it
NUOVO
Con 24 spettacoli di eterogenea versatilità, nel rispetto di quella miscellanea di proposte sempre gradita dal folto pubblico di appassionati, lo sfizioso cartellone del teatro di Piazza San Babila spazia dalla commedia musicale all’opera rock, dal musical alla commedia brillante, dal poliziesco al balletto. Già i primi spettacoli in cartellone danno l’idea: dall’8 al 20 ottobre: Teo Teocoli; dal 22 ottobre al 3 novembre Il vizietto, musical con Iacchetti e Columbro; dal 5 al 10 novembre Mudejar con la compagnia Miguel Angel Berna. E, più in là (10 dicembre-6 gennaio) il musical My Fair Lady, regia di Massimo Romeo Piparo. Un ricco repertorio di spettacoli per bambini il sabato e la domenica completa il prestigioso cartellone.
www.teatronuovo.it
CARCANO
Una ventina di titoli, compreso il consueto programma di operette per le Feste. Inaugurazione mercoledì 9 ottobre con Cani e gatti (Marito e moglie), di Eduardo Scarpetta, Compagnia di Luigi De Filippo, repliche fino a domenica 20 ottobre. Seguono (23-27 ottobre) le riproposte di Il Piccolo Principe e (3-5 novembre) di Il Mago di Oz. Segue (7-10 novembre) Lella Costa con Ferite a morte, di Serena Dandini, e poi (14-24 novembre), Sei personaggi in cerca d’autore, di Pirandello, con la storica regia di Giulio Bosetti.
www.teatrocarcano.com
ELFO PUCCINI
Un cartellone di 44 spettacoli, distribuiti nelle sue tre sale, senza contare il Festival MilanOltre e le Nuove storie. Ecco i primi in cartellone.
Sala Shakespeare – Frost/Nixon, di Peter Morgan (28 settembre-13 ottobre), con Ferdinando Bruni, Elio De Capitani; Aspettando Godot, di Beckett (11-17 novembre), con la regia di Jurij Ferrini; Alice Underground, di Lewis Carroll (7-31 dicembre), scritto, diretto e disegnato da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia (ripreso giustamente dalla scorsa stagione).
Sala Fassbinder – La mia vita era un fucile carico, da Emily Dickinson (22 ottobre – 3 novembre), regia di Elena Russo Arman; Milano Audiodays (5-9 novembre), progetto di Sergio Ferrentino; L’impresario delle Smirne, di Goldoni (12-24 novembre), regia Roberto Valerio.
Sala Bausch – Elena, Tragedia lirica sulla deriva del mito, di Maddalena Mazzocut-Mis (5-9 novembre), con Elena Russo Arman, Ensemble vocale Calycanthus, regia Alessia Gennari; La merda, decalogo del disgusto #1, di Cristian Ceresoli (12 – 17 novembre), con Silvia Gallerano; Parkin’Son, concept e direzione di Giulio D’Anna (17-22 dicembre).
www.elfo.org
FRANCO PARENTI
Una stagione in grande, fra le più ricche e singolari di questi ultimi anni, caratterizza il teatro della vulcanica Andrée Ruth Shammah, che ha “inventato” un cartellone di originale e composita “sapienza” teatrale: 9 novità tutte italiane (in primis Marilyn, di Cinzia Spanò, con Silvia Giulia Mendola, 6-24 novembre), 5 classici (tra questi un atteso Gli innamorati, di Goldoni, con la regia della stessa Shammah, il 23 marzo), 5 opere contemporanee (aprono Vetrano e Randisi, 5-10 novembre – con Totò e Vicè), e un’altra ventina di spettacoli con nomi di grande richiamo (apre Luca Barbareschi con Il discorso del Re, di Seidler, dal 22 ottobre al 3 novembre). Il tutto tra la Sala Grande, la Sala AcomeA, la Sala 3 (e anche nel foyer) . Inoltre incontri letterari e spettacoli di teatro ragazzi, “più una serie di iniziative che mi permetto di definire eccezionali”. Parola della Shammah.
www.teatrofrancoparenti.it
MENOTTI
Anche una vena di follia può diventare un elisir di felicità, perlomeno di buonumore. E così il Teatro Menotti, alla vigilia della sua quarta stagione, nel segno dell’ottimismo, ha tirato fuori un’elettrizzante programma di tredici proposte tra il classico e il visionario, fra rispettosa tradizione
e matta contemporaneità. Dopo l’inaugurazione, il 5-6 ottobre, con Mercuzio non vuole morire – La vera tragedia in Romeo e Giulietta , ideazione e regia di Armando Punzo, il cartellone prosegue con la riproposta di All’ombra dell’ultimo sole – Parole e musica per Fabrizio De Andrè, di Massimo
Cotto, regia Emilio Russo. Quindi dal 5 novembre all’1 dicembre, l’opera pop Don Chisciotte, da Cervantes, con Alarico Salaroli e Marco Balbi. Almeno citeremo, ancora, Agnes Browne (5-31 dicembre), ispirato ai romanzi di Brendan Carroll, con Lucia Vasini. Tra gli spettacoli del nuovo anno (31 gennaio-1 febbraio) segnaliamo il singolare, collaudatissimo spettacolo Chisciottismi, di Erri De Luca nell’interpretazione dello stesso scrittore con il cantautore e poeta Gianmaria Testa.
www.tieffeteatro.it
OSCAR
Lontano dal centro, nei pressi di Piazza Insubria (poco più in là, in piazzale Cuoco, quarant’anni fa, sorgeva il primo Teatro Quartiere – patron Gianmario Maggi -, sotto un ampio tendone fiancheggiante lo sferragliare dei Tir su Viale Molise, ma dove s’imposero generazioni di giovani attori), ora, un po’ discosto, sempre in Zona 4, in Via Lattanzio, con la direzione artistica di Annig Raimondi, e, tra gli altri attori, le presenze trascinatrici di Maria Eugenia D’Aquino e Riccardo
Magherini, il Teatro Oscar (in una zona non facile) esibisce coraggiosamente uno dei più variegati e multiformi cartelloni milanesi. Qualche cifra significativa: 32 spettacoli, 5 prime, 18 ospitalità, 4 progetti speciali, 1 rassegna musicale, 1 festival internazionale, 142 repliche di spettacoli, 22 testi di nuova drammaturgia. Tra i primi spettacoli in cartellone: L’alba della democrazia, da Eschilo, Pasolini, Ritsos, Conte, drammaturgia di Marco M. Pernich (11-12 ottobre); Ipazia. La nota più alta, di Tommaso Urselli, ideazione di Maria Eugenia D’Aquino (16-20 ottobre); L’amore al tempo del Boccaccio, dal Decamerone, adattamento e regia Alessandro Pazzi (23-27 ottobre).
www.pacta.org
FILODRAMMATICI
Con un cartellone di 14 spettacoli, intesi soprattutto come ricerca di identità smarrite, o come irridente proposta di girare il dramma in comicità, o come, insomma, specchio dell’umana commedia contemporanea, il centralissimo Teatro Filodrammatici propone un coerente progetto drammaturgico dal titolo generale “Tradizione e tradimenti”. La stagione si apre con Che ci faccio qui? Regia e drammaturgia di Marco Baliani (15-27 ottobre); quindi prosegue con Illecite visioni(7-10 novembre); Brutto, di Marius Von Mayenburg (14 novembre-1 dicembre); La lettera, di Paolo Nani (5-15 dicembre).
www.teatrofilodrammatici.eu
Paolo A. Paganini