72ma Mostra di Venezia: i candidati al Premio per il “miglior film restaurato”. I quattro migliori classici secondo Tavernier

tavernier_bigVENEZIA, lunedì 20 luglio – Il maestro del cinema francese (e appassionato critico cinematografico) Bertrand Tavernier (nella foto) – Leone d’oro alla carriera della 72. Mostra di Venezia (2-12 settembre 2015) – presenterà personalmente al pubblico prima della proiezione, in veste di Guest Director della sezione Venezia Classici, quattro capolavori da lui scelti. È la prima volta che, alla Mostra di Venezia, un Leone d’Oro alla carriera ha avuto a disposizione una “carte blanche” per selezionare alcuni titoli rari, dimenticati o sottovalutati, per la sezione Venezia Classici. Questi i quattro titoli scelti da Tavernier:
• Pattes blanches (White Paws) [Zampe bianche], di Jean Grémillon (Francia, 1949, 92’, B/N) – Restauro in anteprima mondiale: Gaumont.
• La Lupa (The Vixen), di Alberto Lattuada (Italia, 1953, 93’, B/N) – Restauro in anteprima mondiale: CSC – Cineteca Nazionale in collaborazione con Filmauro.
• Sonnenstrahl (Ray of Sunshine) [Viva la vita], di Pál Fejös (Germania/Austria, 1933, 87’, B/N) – Proiezione realizzata in collaborazione con Filmarchiv Austria.
• A Matter of Life and Death [Scala al paradiso], di Michael Powell ed Emeric Pressburger (Regno Unito, 1946, 104’, Colore) – Proiezione realizzata in collaborazione con Park Circus Limited-

Sarà invece il regista italiano Francesco Patierno (La gente che sta bene, Cose dell’altro mondo) a presiedere la Giuria di studenti di cinema che – per la terza volta – assegnerà i PREMI VENEZIA CLASSICI per il MIGLIOR FILM RESTAURATO e per il MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA.
Tra i capolavori restaurati di Venezia Classici della 72. Mostra, saranno presentati: Aleksandr Nevskij (1938) di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn, Amarcord (1973) di Federico Fellini, Akahige (Barbarossa, 1965) di Akira Kurosawa, Le beau Serge (Bitter Reunion, 1958) di Claude Chabrol, Fenggui lai de ren (The Boys from Feng-kuei, 1983) di Hou Hsiao-hsien, Heaven Can Wait (Il cielo può attendere, 1943) di Ernst Lubitsch, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini, Umut (Speranza, 1970) di YılmazGüney, Vogliamo i colonnelli (1973) di Mario Monicelli.