
Milano. Stefano Artissunch e Vanessa Gravina, i due teneri e litigiosi sposini, in “A piedi nudi nel parco”, di Neil Simon, al Teatro Carcano.
(di Paolo A. Paganini) Dicono che Neil Simon non ami le barzellette. Forse non ama nemmeno i cosiddetti mots d’esprit, le battute facili, tanto per ridere. Per sua stessa ammissione, confessa di non aver mai cercato di essere divertente a tutti i costi. “Non uso l’humor per far ridere, ma per fa sì che gli spettatori si riconoscano sul palcoscenico e vedano meglio in se stessi…” Più facile a dirsi che a farsi, perché Simon possiede naturalmente un istinto teatrale per la situazione comica, tra il grottesco e l’assurdo, con un’ironia che sposta il baricentro dei caratteri sul divertimento e la risata. Così, tanto per stare ancora un po’ alla buona sulla spicciola poetica del prolifico autore statunitense, diciamo che la commedia “A piedi nudi nel parco” (1963), ch’è quasi ai primordi di uno strepitoso successo di commedie, che hanno dilagato da Broadway a tutto il mondo, è più che altro una tipica “situation comedy”.
Oggi come oggi è un po’ difficile riconoscersi nei personaggi dell’allegro menage coniugale di due freschi sposini, che piantano casa in un fatiscente monolocale newyorkese d’un irto ultimo piano. È facile dire quando c’è l’amour c’è tutto. Così sembra. Ma poi ci sono strambi vicini invadenti, suocere che ci mettono il naso e, soprattutto, la più approfondita e deludente conoscenza dei rispettivi caratteri dei due giovani, che, tra un muso e un bisticcio, tra un collerico sbatter di porte e propositi di divorzio, scoprono un’insanabile incompatibilità e tutto ormai va miseramente naufragando e addio sogni di gloria.
Ma, ovviamente, alla fine, come prevedibile, lo sbrego si ricuce, i due si riconciliano in eterno bacio d’amor, e così si conclude felicemente la stagione milanese del Teatro Carcano, con un po’ d’ottimismo e un paio d’ore di risate in allegria.
Di più non si può dire di questa innocua commedia, che ha avuto il suo momento di massima felicità sul grande schermo (1967) con Robert Redford, Jane Fonda, Charles Boyer e Mildred Natwick (nomination per l’Oscar ’68), la quale (la suocera) bellamente rubava la scena a tutti gli altri. Come qui, ora, Ludovica Modugno (precoce attrice romana fin dai primi sceneggiati della nativa TV italiana), che, tra estro e mestiere, si prende un suo spazio di risate ed applausi. Ma gioiosamente bene anche gli altri dell’allegra brigata: Vanessa Gravina, fisico da soubrette, versatile attrice sia in TV sia in teatro (da “La Piovra” ad Eschilo!), e qui giovane mogliettina gaudente a fianco del compassato e formalista maritino, che è Stefano Artissunch, che firma anche la regia (e qualche taglio non avrebbe fatto male a nessuno); Stefano De Bernardin, l’eccentrico ed incontenibile vicino di casa, e, in una piccola ma gustosa particina, Federico Fioresi. Applausi finali per tutti.
“A piedi nudi nel parco”, di Neil Simon, al Teatro Carcano, corso di Porta Romana 63, Milano. Repliche fino a domenica 18 maggio