Alcune anticipazioni delle più interessanti Mostre del 2020. Da De Chirico a Chagall. E c’è anche la quercia di Dante

Marc Chagall. Foto di Yousuf  Karsh (1965).

Un 2020 ricco di occasioni imperdibili per il sempre più numeroso e interessato “popolo delle mostre”.

Milano,17 gennaio – 29 febbraio: alla Galleria Bottegantica, “Novecento Privato. Da De Chirico a Vedova”.

Monza, 30 gennaio – 2 giugno: alla Villa Reale “Giappone. Terra di geisha e samurai”.

ModenaFiere, 6 – 16 febbraio: “Modenantiquaria 2020. XXXIII Mostra di Antiquariato”.

Ferrara, 8 febbraio – 7 giugno: al Castello Estense, “Gaetano Previati e il rinnovamento artistico tra Ferrara e Milano”.

Bassano del Grappa, 4 aprile – 27 luglio: a Palazzo Sturm, grande retrospettiva a Piranesi nel centenario della morte.

Padova, 15 febbraio – 2 giugno: al Diocesano, “A nostra immagine. Scultura in terracotta nel Rinascimento. Da Donatello a Riccio”.

Forlì, 15 febbraio – 21 giugno: a San Domenico, “Ulisse. L’arte e il mito”.

Torino – Camera (Centro Italiano per la Fotografia), 20 febbraio – 10 maggio: “Memoria e passione. Da Capa a Ghiri”, i Capolavori della collezione Bertero.

Cremona, 14 marzo – 21 giugno: alla Pinacoteca Ala Ponzone, Orazio Gentileschi: “La fuga in Egitto e altre storie”.

Mamiano di Traversetolo, Parma, dal 14 marzo (riapertura della Fondazione Magnani Rocca dopo la pausa invernale) al 12 luglio: omaggio a “Luigi Magnani, il signore della Villa dei Capolavori”.

Rovigo, dal 22 febbraio a giugno: nel rinascimentale Palazzo Roncale (dirimpettaio di Palazzo Roverella), protagonista sarà Dante Alighieri, partendo però da una storia tutta polesana, quella della Quercia cui il Poeta ha legato il suo nome, “La Quercia di Dante”.
Si tramanda infatti che Dante, smarritosi nell’intrico del Delta, per ritrovare la strada si sia arrampicato su una possente quercia. Quel gigante, da allora conosciuto come la “Quercia di Dante”, è sopravvissuto sino al 2013. Al Roncale sarà illustrata la storia della celebre Quercia. Nella medesima sede il Poeta sarà celebrato da diverse iniziative, a partire dalla mostra (a cura di Alessia Vedova, Mauro Carrera, Barbara Codogno, Virginia Baradel) “Visioni dell’Inferno”. In essa, ciascuno dei 33 canti sarà accompagnato dalle illustrazioni realizzate da 3 grandi artisti: Gustave Dorè, Robert Rauschenberg e Brigitte Brand. Il progetto è completato da conferenze e altri eventi in corso di programmazione.

Rovigo, 4 aprile – 5 luglio: al Roverella sarà ospitato uno dei pittori più amati dal pubblico, Marc Chagall.
Il tema su cui la curatrice Claudia Zevi ha scelto di misurarsi è quello dell’influenza che la cultura popolare russa ha avuto sull’opera di Chagall. Oltre cento opere: circa 70 i dipinti su tela e su carta, oltre alle due straordinarie serie di incisioni e acqueforti pubblicate nei primi anni di lontananza dalla Russia.

Trento, dal 4 luglio al 25 ottobre: Castello del Buonconsiglio, l’estate sarà dedicata a Fede Galizia, l’Amazzone della pittura, dal sapiente naturalismo pittorico.

(fonte: www.studioesseci.net)