VENEZIA, martedì 24 febbraio ●
Il Presidente del Teatro Stabile del Veneto, Angelo Tabaro e il Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione del Veneto, Marino Zorzato hanno presentato il nuovo assetto del Teatro Stabile che vede l’ingresso nella compagine societaria della Fondazione Atlantide – Teatro Stabile di Verona che si aggiunge, quale nuovo socio, alla Regione Veneto e ai Comuni di Venezia e di Padova. All’incontro sono anche intervenuti, oltre al direttore dello Stabile del Veneto, Massimo Ongaro e dello Stabile di Verona, Paolo Valerio, il Sub-commissario del Comune di Venezia, Sergio Pomponio e il Presidente dell’Agis Triveneto, Franco Oss Noser.
La fusione con l’altra struttura regionale di produzione stabile nell’ambito della prosa, il Teatro Stabile di Verona – di natura privata-, darà così vita a un solo soggetto di accresciute potenzialità, con il sostegno della Regione del Veneto e dell’AGIS, che hanno appoggiato fin dall’inizio questo processo.
“Ora il TSV gestisce il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Goldoni di Venezia e il Teatro Nuovo di Verona superando abbondantemente – come ha sottolineato il Presidente Tabaro – quanto richiesto, in termini di capacità produttiva e di lavoro e si candida a pieno diritto al ruolo di Teatro Nazionale, con un assetto organizzativo che si avvicina ai più collaudati sistemi teatrali europei”.
E il Vicepresidente Zorzato ha ricordato che “il nuovo assetto del Teatro Stabile del Veneto definisce una geografia territoriale unica a livello nazionale, capace al tempo stesso di un profondo radicamento territoriale e di una dimensione culturale capace di attrazione verso le diverse fasce di pubblico della nostra Regione, il tutto garantendo una razionalizzazione gestionale ed economica dei contributi”.
La nuova struttura che si costituisce con l’apporto di Teatro Verdi di Padova, Teatro Goldoni di Venezia e Teatro Nuovo di Verona potrà contare, sulla base dei dati dell’ultima Stagione, su un potenziale di oltre 90.000 spettatori con più di 8.000 abbonati e non meno di 450 giornate di spettacolo, una dimensione importante che già la pone tra le maggiori realtà teatrali italiane.