(di Andrea Bisicchia) I libri di Borgna alimentano il piacere della lettura perché, pur trattando temi che appartengono alla scienza psichiatrica, sono carichi di cultura, di riferimenti, di citazioni tali da dilatare gli argomenti trattati. L’ansia, la schizofrenia, l’angoscia, la paura sono connaturate alla vita, ne accompagnano la durata del tempo, solo che diventano qualcosa altro, quando fanno vacillare la nostra psiche, quando, cioè, intraprendono un cammino nell’oscurità del nostro mondo interiore, conseguenza di aver vissuto delle forti emozioni.
Nel volume “Il tempo e la vita”, edito da Feltrinelli, Eugenio Borgna analizza la categoria del tempo in quattro capitoli, dai titoli molto emblematici: “Alla ricerca del tempo perduto”, “l tempo della grazia”, “Il tempo della malattia”, “Il tempo in psicologia”.
L’itinerario di ricerca è ben preciso, parte dalla letteratura, dalla poesia,dalla fenomenologia, dalla filosofia per arrivare alla psichiatria. Le citazioni sono continue: Agostino, Leopardi, Proust, Mann, Kafka, Dickinson, Weil, così come sono diverse le interpretazioni del tempo. C’è quello misurabile, quello interiore, quello della noia, della stasi, della malattia, e c’è il tempo senza tempo, quello della follia.
Per Borgna, le esperienze del tempo, a contatto con la psicologia, si assoggettano a profonde modifiche, proprio perché fanno parte di un tempo soggettivo e non cronologico, di quello delle persone sane e di quelle che hanno smarrito il senso dell’unità, per adattarsi ai mutamenti della psiche che sono sempre dolorosi e laceranti, come emergono dalle testimonianze dei pazienti che Borgna ha incontrato durante la sua attività di psichiatra, tanto da poter distinguere le forme di vita depressiva, da quelle della vita psicotica.
Non solo il sano di mente, ma anche il malato va alla ricerca del tempo perduto, proprio come fa Proust, sia nelle vesti di scrittore, che di malato, tanto da rifugiarsi in una casa di cura, dopo essere sprofondato nel pozzo indecifrabile del passato.
L’esplorazione di Borgna si avvale di modelli letterari e teatrali, forse perché convinto che, anche le parole degli altri e non solo degli psicoterapeuti, possono curare le menti ammalate, anche quando la parola tace per lasciare spazio al silenzio, quello del saper stare zitto, quando occorra.
Eugenio Borgna, “Il tempo e la vita”, Feltrinelli 2015, pp 214, € 9.50