MILANO, venerdì 27 aprile ► I prossimi appuntamenti della stagione sinfonica del Teatro alla Scala: lunedì 30 aprile, giovedì 3 e sabato 5 maggio sarà il maestro tedesco Christoph von Dohnányi a salire sul podio della Filarmonica della Scala. In apertura di programma la celebre Ouverture dall’Egmont di Ludwig van Beethoven, introduzione alle musiche di scena ispirate alla tragedia goethiana composte tra il 1808 e il 1809. Segue il brillante Concerto n. 22 in mi bem. magg. per pianoforte e orchestra composto da Wolfgang Amadeus Mozart nel 1785 a Vienna; solista al pianoforte è Rudolf Buchbinder, punto di riferimento per il repertorio classico tedesco e austriaco sia come interprete sia come studioso. Nella seconda parte del concerto von Dohnányi dirige l’emozionante Sinfonia n. 3 in fa magg. di Johannes Brahms, composta a Wiesbaden nel 1883, che la Filarmonica non esegue alla Scala dal 2013.
CHRISTOPH VON DOHNÁNYI – Nato a Berlino nel 1929, ha studiato composizione, pianoforte e direzione d’orchestra alla Hochschule für Musik di Monaco, perfezionandosi poi all’Università della Florida con suo nonno, il compositore e pianista Ernst von Dohnányi, e a Tanglewood. Ha iniziato la sua carriera nel 1953 come assistente di Sir Georg Solti all’Opera di Francoforte e quattro anni dopo, a Lubecca, è diventato il più giovane Generalmusikdirektor della Germania, prima di essere nominato Direttore stabile della Staatsorchester di Kassel e poi della WDR Sinfonieorchester a Colonia. È stato poi Generalmusikdirektor e Direttore dell’Opera a Francoforte; Sovrintendente e Direttore stabile della Staatsoper di Amburgo; Primo Direttore ospite e consulente musicale dell’Orchestre de Paris. È Direttore onorario a vita della londinese Philharmonia Orchestra dal 2008, dopo esserne stato Primo Direttore ospite (dal 1994) e poi, dal 1997, Direttore Principale. In qualità di ospite regolare del Festival di Salisburgo, dove fu invitato per la prima volta da Karajan, ha diretto i Wiener Philharmoniker in molte produzioni memorabili, tra cui Salome, Der Rosenkavalier, Così fan tutte, Die Zauberflöte, Erwartung, Il castello del duca Barbablù e Ariadne auf Naxos, e nelle prime mondiali delle Bassariden di Henze e del Baal di Cerha. L’8 maggio 2016 ha diretto i Wiener in un concerto commemorativo della fine della Seconda guerra mondiale.
RUDOLF BUCHBINDER – È unanimemente riconosciuto come uno dei grandi interpreti del nostro tempo. Da più di 50 anni suona in tutto il mondo con le più importanti orchestre e direttori. Il suo 70° compleanno, nel dicembre 2016, è stato festeggiato nelle più prestigiose sale da concerto: dalla Carnegie Hall di New York, alla Suntory Hall di Tokyo, dal Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino. Su invito di Mariss Jansons è “artist in residence” dell’Orchestra Sinfonica del Bayerischer Rundfunk. Nel dicembre 2016 i Wiener Philharmoniker lo hanno nominato Membro d’onore. L’interpretazione di Buchbinder si basa su testi originali. È appassionato collezionista di partiture storiche e possiede ben 39 edizioni complete delle Sonate di Beethoven. Ma la collezione comprende anche partiture di altri compositori e le copie autografe delle parti e delle partiture dei Concerti di Brahms. Dal 2007 Rudolf Buchbinder è direttore artistico del Festival di Grafenegg, che sotto la sua guida è diventato in breve tempo uno dei più importanti festival europei. Ha scritto due libri, la sua biografia “Da Capo” e “Il mio Beethoven, vita con il Maestro”.
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