MILANO, martedì 8 settembre – I nomi dei vincitori dei Premi Balzan 2015 sono stati annunciati a Milano dal presidente del Comitato generale Premi della Fondazione Balzan, Salvatore Veca, con il presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Enrico Decleva, nella Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera. Ciascun premio ha un valore di 750.000 franchi svizzeri (circa 700.000 euro), metà dei quali da destinarsi a progetti di ricerca.
Questi i vincitori:
HANS BELTING (Germania), Staatliche Hochschule für Gestaltung, Karlsruhe, per la storia dell’arte europea (1300-1700) – foto 1
JOEL MOKYR (USA/Israele), Northwestern University (Illinois), per la storia economica – foto 2
FRANCIS HALZEN (USA), University of Wisconsin-Madison, per la fisica delle astroparticelle, compresa l’osservazione dei neutrini e dei raggi gamma – foto 3
DAVID KARL (USA), University of Hawaii, per l’oceanografia – foto 4.
Il presidente del Comitato generale Premi, Salvatore Veca, ha poi annunciato le materie premiande del prossimo anno, 2016:
– letteratura comparata
– relazioni internazionali: storia e teoria
– neuroscienze molecolari e cellulari, compresi gli aspetti neurodegenerativi e di sviluppo
– fotonica applicata.
I profili dei vincitori e le motivazioni dei premi (che saranno consegnati a Berna il 13 novembre prossimo) sono stati illustrati da quattro prestigiosi esponenti del Comitato generale Premi.
Victor Stoichita (Cattedra di Storia dell’arte moderna e contemporanea all’Università di Friburgo, Svizzera; Professore invitato all’Istituto di studi italiani dell’Università della Svizzera italiana, Lugano; socio straniero dell’Accademia Nazionale dei Lincei) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la storia dell’arte europea (1300-1700) a Hans Belting: “Per il suo notevolissimo contributo agli studi della cultura figurativa e della funzione delle immagini nel mondo occidentale. Per la grande originalità della sua impostazione interpretativa delle opere d’arte all’incrocio delle culture e delle epoche. Per il suo forte impegno nello studio dei linguaggi artistici e il suo impatto sulla produzione artistica contemporanea”.
Thomas Maissen (Direttore dell’Istituto storico germanico di Parigi; Cattedra di Storia moderna all’Università di Heidelberg; membro della Heidelberger Akademie der Wissenschaften) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la storia economica a Joel Mokyr: “Per il pionieristico collegamento tra le scienze economiche e la storia, le teorie evolutive e cognitive nonché lo sviluppo delle conoscenze e della tecnologia, che permettono di gettare un nuovo sguardo comparativo sullo sviluppo economico in Occidente e in particolar modo sull’industrializzazione. Per la molteplicità di contenuti, aspetti e metodi, che spaziano dalla Cliometria della Nuova Storia Economica fino all’interpretazione qualitativa dei testi più influenti, evitando spiegazioni monocausali”.
Luciano Maiani (Professore emerito di Fisica teorica all’Università La Sapienza di Roma; socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei; Fellow della American Physical Society) ha così motivato l’assegnazione del Premio per la fisica delle astroparticelle, compresa l’osservazione dei neutrini e dei raggi gamma a Francis Halzen: “Per i suoi eccezionali risultati che hanno portato alla costruzione del grande IceCube Neutrino Observatory nei ghiacci del Polo Sud, una struttura che ha aperto una nuova finestra sull’universo attraverso lo studio dei neutrini cosmologici di alta energia”.
Enric Banda (professore ricercatore di Geofisica all’Istituto di Scienze della Terra di Barcellona, Consiglio Nazionale spagnolo delle Ricerche) ha così motivato l’assegnazione del Premio per l’oceanografia a David Karl: “Per i suoi fondamentali contributi alla comprensione del ruolo e dell’inestimabile importanza dei microorganismi nell’oceano e di come essi e il fitoplancton controllino il carbonio, il nitrogeno e i cicli del ferro oceanici. Il lavoro del Professor Karl ha reso possibile una conoscenza significativa in relazione ai cambiamenti globali”.