MODENA, domenica 10 aprile – I sedici attori e i sette drammaturghi, che Antonio Latella ha scelto tra le oltre 500 candidature ricevute per Il Corso di Alta Formazione, hanno lavorato per cinque mesi su un progetto sulla stirpe degli Atridi. Partendo da alcuni semplici interrogativi: Che vuol dire tragedia? Come essere tragedia attraverso l’uso della parola? E chi è l’eroe?, attori e drammaturghi, hanno lavorato insieme ad Antonio Latella esplorando i confini della tragedia e hanno sviluppato il lavoro in due fasi: una prima sessione che si è svolta lo scorso autunno presso la Corte Ospitale di Rubiera e una seconda fase – svoltasi dapprima presso le sale della Scuola di teatro di ERT Iolanda Gazzerro e successivamente al Teatro delle Passioni – che ha visto gli artisti concentrarsi sullo studio dei testi e sul lavoro di vera e propria messa in scena, per arrivare alla realizzazione di un unico grande spettacolo diviso in otto movimenti, otto ritratti di famiglia che andranno in scena a partire dal 19 aprile al 12 giugno al Teatro delle Passioni di Modena, ciascuno con una tenitura settimanale.
Con “Ifigenia in Aulide”, da “Tieste” di Seneca, e Ifigenia in Aulide di Euripide, adattamento di Francesca Merli, in scena fino al 24 aprile, si indagano le origini della maledizione. Gli uomini-eroi della tragedia si stanno sgretolando, l’espiazione spetta quindi alle donne: in questa cornice si inserisce l’atto eroico compiuto da una bambina, la cui ricerca d’identità si trasforma in sacrificio.
Il 26 aprile “Elena” da Le Troiane e Elena di Euripide, adattamento di Camilla Mattiuzzo, è una indagine sul mito della donna che per bellezza superava tutte le altre. Elena si aggira attorno al cavallo di Troia oppure si trova in Egitto? Qual è la verità e quante sono le esistenze di Elena?
Riccardo Baudino firma l’adattamento da Eschilo di “Agamennone”, che sarà in scena dal 3 all’8 maggio. Il tentativo è quello di tradurre la favola eterna del potere e del bisogno d’infinito dell’uomo in un tempo universale. Un testamento tradotto per la scena contemporanea.
Dal 10 al 15 maggio è la volta di “Elettra” da Euripide. Matteo Luoni riscrive l’incontro di Elettra con il fratello Oreste che la trasformerà in un buco nero capace di ingoiare qualsiasi cosa. Solo una domanda rimane sospesa: Oreste, senza Elettra, avrebbe ucciso sua madre?
L’ultimo degli Atridi, “Oreste” in scena dal 17 al 22 maggio: Pablo Solari mostra nel suo adattamento da Euripide, un ragazzo vittima del peso della storia e dell’inevitabilità dei suoi crimini.
Dal 24 al 29 maggio è la volta della riscrittura di Martina Folena delle “Eumenidi” di Eschilo: Oreste si addentra qui nel reame dei sogni, il solo luogo dove poter affrontare i fantasmi che lo perseguitano. Un viaggio labirintico alla ricerca della sua identità.
Dal 31 maggio al 5 giugno “Ifigenia in Tauride”: Ifigenia è stata graziata da Artemide appena prima di essere sacrificata da suo padre e vive nella Tauride come sacerdotessa. Si dedica allo studio dei corpi immolati alla Dea. Nella riscrittura di Euripide, Silvia Rigon solleva alcuni quesiti: Dove può portare la conoscenza? Quali sono i suoi limiti? Qual è il rapporto tra scienza ed etica?
“Crisotemi” di Linda Dalisi è l’ultimo degli otto spettacoli di “Santa Estasi”, in scena dal 7 al 10 giugno. Crisotemi è figlia di Agamennone e Clitemnestra ma nessun tragediografo l’ha resa protagonista a differenza di Ifigenia, Elettra o Oreste. Linda Dalisi la immagina in attesa nella grande casa di famiglia, come sola testimone degli eventi. Il senso tragico di Crisotemi è il suo non essere tragedia: per l’eroe non c’è spazio per il calore domestico.
L’11 e il 12 giugno si terrà al Teatro delle Passioni una maratona in cui sarà possibile assistere a tutti e otto gli spettacoli.
Santa Estasi è realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. A uno dei sedici attori di “Santa Estasi” è stata assegnata la borsa di studio “Matteo Latino”: un progetto di raccolta fondi supportato dall’Associazione Culturale Probasis onlus in memoria di Matteo Latino, giovane attore e regista scomparso prematuramente il 30 marzo 2015.
“Santa Estasi – Atridi: otto ritratti di famiglia”, un progetto diretto da ANTONIO LATELLA. Interpreti: Alessandro Bay Rossi, Barbara Chichiarelli, Marta Cortellazzo Wiel, Ludovico Fededegni, Mariasilvia Greco, Christian La Rosa, Leonardo Lidi, Alexis Aliosha Massine, Barbara Mattavelli, Gianpaolo Pasqualino, Federica Rosellini, Andrea Sorrentino, Emanuele Turetta, Isacco Venturini, Ilaria Matilde Vigna, Giuliana Vigogna . Drammaturghi: Riccardo Baudino, Martina Folena, Matteo Luoni, Camilla Mattiuzzo, Francesca Merli, Silvia Rigon, Pablo Solari. drammaturghi al progetto: Federico Bellini e Linda Dalisi – Allestimento e costumi Graziella Pepe, musiche Franco Visioli, luci Tommaso Checcucci, duelli, movimenti e coreografie Francesco Manetti. Teatro delle Passioni, Viale Carlo Sigonio 382, Modena – Dal 19 aprile al 12 giugno.
Informazioni:
059/2136011
www.emiliaromagnateatro.com