Bando per la gestione del Teatro Lirico. La proposta artistica sarà tenuta a rispettare più di 160 alzate di sipario all’anno

La "Wandissima", mentre elargisce dalla passerella del Varietà baci, rose e sogni.

La “Wandissima”, mentre elargisce dalla passerella del Varietà baci, rose e sogni.

MILANO, sabato 16 luglio – Lo storico Teatro Lirico di Milano, dopo più diciassette anni (fu chiuso e lasciato in un fatiscente abbandono nel 1999), sarà fra non molto, entro il luglio del 2017, restituito alla città completamente ristrutturato e rinnovato.
Quasi contemporaneo del Teatro alla Scala, il Teatro Lirico (entrambi i progetti, simili tra loro nella tipologia di teatro all’italiana, con pianta a ferro di cavallo e vari ordini di palchi e loggione, erano stati affidati al “regio” architetto Giuseppe Piermarini), fu inaugurato un anno dopo la Scala, nel 1779.
Allora, era conosciuto come Teatro “della Cannobiana”. Amato e caro al cuore dei milanesi, che addirittura avevano coniato, con affettuosa familiarità, l’espressione: “Andemm al teater de la Canobiana, sota i covert de lana“, per dire “andiamo a letto” (espressioni similari si riscontrano in altre regioni d’Italia, come nel Veneto, dove, almeno in passato, veniva detto: “Andemo al cine Bianchini, soto le querte e soto i cuscini…”).
Il Lirico, continueremo a chiamarlo così, trascorse anni di gloria, di grandi eventi artistici e di fatali incontri politici (Mussolini tenne il suo ultimo comizio, il 16 dicembre 1944).
Dedicato, fin dagli inizi, alla grande musica, da Salieri a Donizetti, ospitò, nel tempo, celebri debutti e famosi spettacoli d’opera, di balletto e operette, e poi di prosa e Varietà. In particolare, divenne, dagli anni 40, quando imperava il Varietà (poi evoluto in Rivista), il tempio dell’amata Wanda Osiris, la “Wandissima”, con i suoi sfarzosi spettacoli che riempivano di sogni e di speranze gli occhi di adoranti spettatori di quell’Italia ferita e sbrindellata del dopoguerra. Lei, la “Divina”, su quel palcoscenico e su quella magica passerella, dove si celebrava l’ultimo passaggio per i saluti finali, discendendo da auree gradinate, come da Trinità dei Monti, tra boys e ballerine, appariva simile a una dea, lei, la “Divina”, avvolta in sete e paillettes, tra nuvole di profumo Arpège e bouquet di rose…
Ora il Teatro Lirico è dedicato a Giorgio Gaber, primo perché è giusto celebrare e ricordare l’indimenticabile “cantore” di tante canzoni che hanno parlato al cuore e alla mente non solo dei milanesi; secondo perché, proprio qui, al Lirico, sotto la gestione affidata dal Comune a Giorgio Strehler (che pilotò il teatro fin dagli anni 60 con debutti storici), venne tenuto a battesimo il “Teatro Canzone” del Signor G.
Intanto, in previsione della non lontana riapertura – se tutto andrà secondo le attese – il Comune di Milano ha provveduto a pubblicare il bando di gestione del nuovo Teatro Lirico, che qui sotto presentiamo, come da Ufficio Stampa del Comune (p.a.p.)

Fino al prossimo 7 novembre sarà possibile presentare una proposta tecnico-artistica ed economica per la gestione del nuovo Teatro Lirico. È stato infatti pubblicato il bando per l’affidamento della concessione in uso del Teatro Lirico per 12 anni, con l’obiettivo di restituirlo alla città e di rilanciarlo con programmazioni artistiche e culturali di qualità, di rilevanza nazionale e internazionale, all’interno del sistema dello spettacolo e della cultura della città. Il Teatro Lirico, attualmente oggetto di restauro e completa riqualificazione da parte del Comune di Milano, sarà consegnato al termine dei lavori al concessionario, il quale dovrà, a propria cura e spese, completare le parti consegnate a rustico, allestire e arredare gli spazi dati in concessione in cambio di un canone di concessione modulare. Come già previsto nella delibera di approvazione delle linee guida del bando, approvata dalla Giunta lo scorso 20 aprile, il canone di concessione partirà infatti da 20mila euro l’anno (importo a base d’asta) e poi salirà progressivamente in modo da consentire al concessionario gli investimenti necessari in fase di avvio. Dalla relazione sul progetto artistico e culturale dovranno risultare la qualità complessiva della proposta artistica; la programmazione del primo anno di concessione; la descrizione della struttura organizzativa e gestionale del teatro, compresi i servizi di accoglienza al pubblico, biglietteria, guardaroba, bar/caffetteria/ristorazione; il profilo della direzione artistica del teatro; le strategie di promozione e comunicazione delle attività; il numero di alzate di sipario superiori a 160 giorni all’anno (numero minimo previsto dal bando); il numero di giornate messe a disposizione gratuita del Comune di Milano per iniziative proprie, superiori a 10 giorni all’anno (numero minimo previsto dal bando).

Il testo integrale del bando è consultabile online sul sito del Comune di Milano all’indirizzo
https://www.comune.milano.it/dseserver/webcity/garecontratti.nsf/WEBAll/4B6A1A694258E295C1257FEE004DB012?opendocument