Beh, questa poi. Tex, l’eroe senza macchia e senza paura, il leale ranger che ha una sola parola, delude i suoi lettori

(di Lucio D’Alessandro) Anche Tex Willer ti molla ogni tanto una fregatura. Ma come, proprio lui, il leale Aquila della Notte, non mantiene la parola e costringe i suoi “pards” – che non sono i soli Kit Carson, Tiger Jack e Kit, ma anche la moltitudine dei suoi lettori – a riconsiderare i propri piani e a sborsare più soldi di quanto preventivato? Non ci possiamo credere, eppure il celebre ranger si rimangia per una volta la parola. Ce lo segnalano alcuni lettori, spiegando come fossero contenti all’avvio della collana di 50 numeri pubblicata da Sergio Bonelli Editore per il 70° del fumetto e distribuita in edicola, e come invece siano oggi delusi e arrabbiati per il fatto che soltanto al numero 49 della racccolta, quasi al traguardo, sia stata raddoppiata l’offerta, così portando a 100 gli albi da raccogliere.
Un colpo di scena, un tradimento. Si sa quanto siano precisi i collezionisti: erano stati informati che la collana si sarebbe lì fermata, e così doveva essere per diversi motivi: messi assieme di costa in uno scaffale, i 50 album occupano circa 75 centimetri. Raddoppiata, l’estensione della raccolta raggiunge 1 metro e mezzo. E chi ce l’ha uno scaffale libero di 1 metro e mezzo (vedi foto)? Considerato poi che il prezzo di un albo è 5,99 euro, la spesa preventivata per la raccolta “completa” sarebbe stata di circa 300 euro, mentre per 100 numeri bisogna spendere la bellezza di 600 euro. Una somma che per molti appassionati, nonostante l’amore sconfinato per Tex, rappresenta un piccolo capitale, forse ingiustificato per una raccolta di fumetti.
Si sa come vanno le cose, gli editori il primo numero d’una serie quasi te lo regalano, poi prolungano le collane riservandosene il diritto. Così per questa di Tex, nella quale si è sempre debitamente avvertito su possibili cambiamenti, con l’impegno di comunicarli «con adeguato anticipo». Ma è «adeguato anticipo» l’annuncio che una collana viene raddoppiata soltanto al suo penultimo numero? Certamente no. I lettori, che hanno imparato da Tex, esibiscono poi, come pistola fumante, una prova decisiva: i dorsi dei primi 50 album, accostati, formano l’immagine del ranger che cavalca con uno dei suoi “pards”, Tiger Jack. Ma è monca, manca metà del cavallo dello stesso Tex e le figure di Kit Carson e Kit, invece visibili negli annunci pubblicitari della continuazione dell’opera. Era dunque tutto preordinato, e i lettori battono i pugni: questa, da Tex non se l’aspettavano. Augh!