Cartellone ‘19/’20 della Filarmonica. L’impegno di portare sul podio i più grandi direttori del mondo. Parola di Chailly

Il direttore Musicale del Teatro alla Scala Riccardo Chailly riceverà giovedì 20 giugno nel corso di una cerimonia presso il Teatro La Fenice il premio “Una vita nella musica” 2019.

MILANO, venerdì 14 giugno ► (di Carla Maria Casanova) La stagione di concerti 2019-20 della Filarmonica della Scala è stata presentata, nel ridotto dei palchi “Arturo Toscanini” del Teatro alla Scala, da Filippo del Corno, assessore alla cultura, Fabrizio Saccomanni, presidente Filarmonica e UniCredit, Riccardo Chailly, direttore principale, Damiano Cottalasso, coordinatore artistico organizzativo.
È una bella stagione: 10 concerti dal 4 novembre 2019 all’11 ottobre 2020. Riccardo Chailly – che il 20 giugno riceverà a Venezia il Premio “Una vita nella musica” istituito nel 1979 da Bruno Tosi e che ha visto sul palco della Fenice avvicendarsi i più bei nomi della musica e della cultura musicale – Chailly, si diceva, ha esordito affermando che è suo “fermo proposito portare alla Scala tutti i più grandi direttori del mondo”.
Il cartellone 2019-20 incomincia a proporci: Costantino Carydis, Fabio Luisi, Ottavio Dantone, Marc Albrecht, Pablo Heras-Casado, Valery Gergiev, Myung-Whun Chung, oltre a due concerti che dirigerà lo stesso Chailly, uno con Leonidas Kavakos quale solista del concerto per violino di Beethoven. Il maestro dirigerà anche, nella stagione, due titoli di opere ed anche questa cifra piuttosto contenuta, è stato ribadito essere una sua precisa scelta, per dedicare molto tempo alla Filarmonica.
L’Orchestra e il coro tradizionalmente ospiti della Scala, sono quest’anno quelli del Collegium Vocale Gent diretto da Philippe Herreweghe che eseguirà la Passione secondo San Matteo di Bach (tempo pasquale).
Il cartellone prosegue il filo conduttore già iniziato precedentemente, di cui i cicli dedicati a Beethoven e a Mahler.
Fabio Luisi continua il suo percorso su Bruckner (sinfonia n. 2) affiancato dalla raffinatissima Beatrice Rana (solista del Quarto concerto per pianoforte di Beethoven), Marc Albrecht quello su Richard Strauss, con l’“Intermezzo” del concerto per violoncello di Haydn con solista il talentuoso austriaco di origini persiane Kian Soltani (classe 1992).
Debutta sul podio scaligero lo spagnolo Pablo Heras-Casado, affiancato dal celebre violinista francese Renaud Capuçon, impegnati nelle avanguardie del Novecento.
Debutta alla Scala anche il giovane direttore greco Costantino Carydis, vincitore del Premio Carlos Kleiber di Monaco del 2011, che sarà affiancato dal mezzosoprano Magdalena Koženà per i Rücktert-Lieder di Mahler. Carydis eseguirà in apertura una pagina di Dimitri Mitropoulos, il grandissimo direttore greco che alla Scala morì il 2 novembre 1960, durante la prova di un concerto.
A Valery Gergiev un programma di musica russa, come di dovere. Al superveterano Myung-Whung Chung (30 anni con la Filarmonica ed oltre 100 concerti) la Sinfonia n. 9 di Mahler.
Continua l’impegno sociale delle Prove Aperte, seguite da un pubblico fedelissimo. E continua il progetto didattico Sound-Music! dedicato ai bambini, articolato in incontri ed esecuzioni. Così come prosegue l’iniziativa delle borse di studio “Maura Giorgetti” dedicate ai giovani talenti più meritevoli.
Il relativo bando 2019 è disponibile sul sito:
www.filarmonica.it
Troppo popolare per non essere riprogrammato il concerto gratuito in piazza Duomo, il più atteso appuntamento musicale cittadino di inizio estate, trasmesso ogni anno in diretta su Rai5 e all’estero.
Anche la collaborazione con MITO si ripete oramai da anni. Lo stesso concerto iniziale si svolge alla Scala. Quest’anno sarà il 3 settembre, con Zubin Mehta a capo della Israel Philarmonic e con Martha Argerich al pianoforte.
La Filarmonica se ne andrà in tournée per il mondo: Europa. Oman, Giappone.
Inutile ricordare che operazioni come queste devono avere il sostegno di sponsor. Ragion di più che la Filarmonica è organismo privato e non attinge a fondi pubblici. Ci pensa il Main Partner UniCredit con il supporto dello Sponsor Allianz, oltre a vari Mecenati e agli incassi da abbonamenti (cresciuti del 5,79 %). Si precisa che ad oggi la percentuale di riempimento della sala è del 98.5%, con sei concerti già sold out. Vale a dire che chi vuol partecipare alla stagione è meglio che si spicci, se non vuol rischiare di rimanere fuori.