Dieci giorni in settembre, al Piccolo Teatro, per scoprire giovani e compagnie emergenti della nuova drammaturgia

MILANO, mercoledì 27 giugno – Torna l’appuntamento con Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, giunto alla sua diciottesima edizione, ideato e organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, accolto anche quest’anno dal Piccolo Teatro. Affidato quest’anno alla direzione artistica di Michele Panella, il festival prosegue l’indagine sulla contemporaneità attraverso diversi sguardi e linguaggi, verbali e non verbali.
Questa edizione – inserita tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale – si propone di costruire rapporti di collaborazione con paesi a noi più vicini per rafforzare la presenza di una nuova generazione di artisti a livello europeo e nazionale, in un periodo di grandi fragilità, disorientamento e paradossi non solo politici, sociali e culturali ma anche individuali.
Sono state selezionate, quindi, alcune delle esperienze artistiche più vivaci ed inquiete della scena emergente italiana. Al Piccolo Teatro Grassi e al Chiostro Nina Vinchi (Via Rovello 2, Milano), dal 14 al 23 settembre.

Spettacolo d’apertura di “Tramedautore”, venerdì 14 settembre.

Venerdì 14 settembre, il festival si apre con la prima milanese de “Il Nullafacente”, un paradosso sulla ricerca della felicità scritto da Michele Santeramo e diretto da Roberto Bacci, produzione della Fondazione Teatro della Toscana, per raccontare la storia di un uomo che non vuole “piegarsi alla vita” e si domanda cosa “non deve fare” per stare bene. Una ricerca di libertà e di improbabile resistenza oltre qualsiasi legge economica, sociale, di prestazione, in cui tutti siamo intrappolati.
Sabato 15 settembre, il giovanissimo collettivo Bolognini/Costa presenta “ST(r)AGE”, sul tema dell’instabilità lavorativa nel mondo dello spettacolo. Tra ironia punk e tensioni generazionali, il collettivo romano narra la resurrezione di un’arte scomparsa. Una riflessione sul teatro che, se si riduce a cruda esposizione, si svuota di significato e perde di forza.
Domenica 16 settembre, la scena sarà per La Ballata dei Lenna – collettivo di ricerca fondato dai giovani Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno – con “Human Animal”, viaggio letterario-antropologico che, partendo dall’indegna vita di tre impiegati di un’Agenzia delle Entrate, ci mostra le fragilità e i paradossi del nostro stare al mondo. Un lavoro che prende spunto dall’ultimo romanzo di David Foster Wallace, “Il re pallido”, per parlare della noia, dei meccanismi alienanti, dei contorni sfrangiati e delle vuote vite di questi funzionari.
Lunedì 17 settembre, debutta “Sister(s). Miraggio su strada qualunque” della compagnia vicentina exvUoto per raccontare di come i millennials affrontino i cambiamenti repentini del mondo attuale. Diretto da Tommaso Franchin e scritto e interpretato da Andrea Dellai, con Laura Serena e Giulio Morittu, lo spettacolo è una fiaba moderna, un ritratto grottesco e ironico delle nuove generazioni, vissuto attraverso gli occhi di due fratelli in una desolata Rovigo, narrato con immagini iperboliche, sfumature pulp, contorni fumettistici.
Martedì 18 settembre, debutta in prima nazionale “Hotel Palestine”, testo del drammaturgo Falk Richter, tra i più interessanti autori tedeschi, nella traduzione di Sonia Antinori e con la regia di Salvino Raco. In scena, la conferenza stampa in cui due rappresentanti degli Stati Uniti si trovano a dover rispondere alle domande dei giornalisti che cercano di svelare le vere ragioni del conflitto tra Iraq e Stati Uniti, per parlare di manipolazione dei media e degli eccessi del nostro mondo liberale.
Mercoledì 19 settembre, tra formazione e professione si colloca il lavoro “Walk. Viaggio in un’oscurità cosciente”, progetto di produzione, coordinato dai docenti Ferruccio Bigi e Susanna Beltrami, con Accademia di Brera, Conservatorio Giuseppe Verdi, Civici Corsi di Jazz, DanceHaus e Outis. Lo spettacolo prende spunto da “La Società dell’incertezza” di Zygmunt Bauman, in cui si parla di “vagabondi” descrivendoli come metafore dell’uomo contemporaneo alla ricerca della propria identità. Con un percorso in cui la danza, la musica, il canto, l’uso di tutto l’edificio teatrale, gli elementi di scena e i costumi, sono gli strumenti della ricerca espressiva con cui i giovani artisti ricreano una scrittura scenica che mira ad un’arte totale.
Giovedì 20 settembre sarà il momento della comicità graffiante di “Aplod”, prodotto da Fartagnan Teatro, spettacolo selezionato nell’ambito del Festival Dominio Pubblico 2018 di Roma. A metà fra un romanzo di Orwell e una sceneggiatura dei fratelli Cohen per raccontare di un futuro distopico in cui il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video.
Venerdì 21 settembre, Gli Omini presentano “Più carati”. Con la verve comica che li contraddistingue la compagnia pistoiese racconta la storia di tre amici alla soglia dei 40 anni che un giorno trovano un mucchio di soldi per terra. Questi soldi, presi come segno dall’alto, svelano la fragilità delle relazioni umane…
Sabato 22 settembre, al Piccolo Teatro Grassi e nel Chiostro Nina Vinchi (e presso la scuola Mohole in via Ventura): spettacolo itinerante dal titolo “Un Hueco en la Ciudad” (Un buco nella città), prodotto dalla compagnia francese Dérézo, nato da un progetto di cooperazione che ha coinvolto Francia, Spagna e Italia, nel quale sei autori, sono stati convocati per accogliere la parola, i fantasmi e le inquietudini degli abitanti di una città per riaffermare che lo stare insieme è un lavoro ma anche una responsabilità e una forza.
Domenica 23 settembre, si chiude con la prima nazionale di “All In” (in spagnolo, inglese, tedesco, giapponese, italiano – sovratitoli in italiano) di Atresbandes, tra le più interessanti compagnie spagnole in una produzione commissionata da Home (Gran Bretagna) e dal Festival TNT (Spagna). Un lavoro che attraversando luoghi diversi – una discoteca, una scuola di inglese, un programma di auto-aiuto e un magazzino – si propone di offrire una rappresentazione poetica della crisi esistenziale dell’uomo moderno e di interrogarsi su quanto siamo liberi nelle nostre scelte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea – Tel. + 39 02 39257055 |- Cell. + 39 393 8761766.
www.outis.it 
www.tramedautore.it

Scala 2018/19. Il 7 dicembre “Attila” di Verdi. Con una singolare curiosità: all’inizio del III atto, 5 battute di Rossini

MILANO, mercoledì 30 maggio ►(di Carla Maria Casanova) Tutti contenti, alla conferenza stampa di presentazione della stagione 2018-2019 della Scala, al tavolo il sindaco Beppe Sala, il sovrintendente Alexander Pereira, il direttore musicale Riccardo Chailly. Unica domanda che affiora dal numerosissimo silente pubblico: il bilancio? Risponde il sindaco: “Inutile”. Gelo in sala. Il sindaco precisa: “In utile, staccato, naturalmente” e aggiunge “molto aperto ai contributi privati” (Banca Intesa San Paolo è lo sponsor principale). Respiro profondo.
Pereira che, sostenuto da Chailly, illustra il programma con l’usato entusiastico, comunicativo tono, fa subito il punto sui nove titoli italiani, di cui quattro verdiani: Attila, opera inaugurale, La Traviata, I Masnadieri, Rigoletto.
Attila,- precisa Chailly che dirigerà l’opera – fa parte, con Giovanna d’Arco e Macbeth, del progetto “trilogia giovanile”, e aggiunge una curiosità: l’attuale lettura dell’opera comporterà, all’inizio del terzo atto, cinque battute composte da Rossini settantatrenne in omaggio a Verdi. Saranno qui eseguite per la prima volta in assoluto. La regìa sarà di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi Gianluca  Falaschi. Luci Antonio Castro.
La ripresa di Traviata, diretta da Myung-Whun Chung, comporta la presenza di un tenore-rivelazione, allievo dell’Accademia: Benjamin Bernheim. Come Germont si alternano Leo Nucci e Placido Domingo.
I Masnadieri, opera in cui Riccardo Chailly debuttò alla Scala, a 23 anni, avrà protagonista Ambrogio Maestri. Lo spettacolo andrà in trasferta al festival estivo di Savonlinna, in Finlandia.
Rigoletto sarà una produzione dell’Accademia, curata da Leo Nucci (anche protagonista).
Due titoli Pucciniani: Manon Lescaut di cui Chailly propone la prima versione (1893). Protagonisti Maria José Siri e Marcelo Alvarez, e, progetto dell’Accademia, Gianni Schicchi. Di Rossini, La Cenerentola, nella storica edizione di Ponnelle. Dirige Ottavio Dantone. Protagonista Marianne Crebassa, pare eccezionale.
Di Donizetti, L’elisir d’amore, diretto dal milanese Michele Gamba, già assistente di Antonio Pappano e se tanto mi dà tanto abbiamo detto tutto. Ultimo titolo italiano, inserito nel filone Musica nel nostro tempo, Quartett di Luca Francesconi, commissionato dalla Scala nel 2011.
Finito il repertorio italiano, si considerano gli altri titoli, di tutto rispetto.
Chovanscina di Musorgskij, diretta da Gergiev, annunciata in un allestimento molto interessante.
Addirittura due Richard Strauss: Arianna auf Naxos (che vedrà in scena, secondo la tradizione, una voce recitante fuori dai ranghi: qui lo stesso Alexander Pereira, a “partecipazione gratuita” tiene a precisare il sovrintendente) e Die Agyptische Helena (Elena egiziaca) titolo remotissimo per la prima volta alla Scala. Cantano Ricarda Merbeth, Eva Mei e Andrea Schager, il “tenore drammatico del momento”. Pereira promette e assicura che gli amanti di Wagner saranno accontentati l’anno prossimo.
Fa parte del “progetto Mozart” la ripresa di Idomeneo, nel cui cast figura la rivelazione Federica Lombardi,  grande promessa della Accademia Scaligera. Per la prima volta alla Scala, Die Tote Stadt (La città morta ) di quel Wolfgang Korngold ancor giovane definito da Mahler “un genio”. Diretta da Alan Gilbert, si varrà della regìa di Graham Vick.
Infine, ultima opera in cartellone, a novembre 2019, Giulio Cesare di Haendel, che tanto spopolò nel lontano 1957 (scintilla fatale tra Virginia Zeani e Rossi Lemeni) Qui dovrebbe far scintille Cecilia Bartoli, che torna alla Scala dopo anni e dà così inizio al recentemente annunciato “Progetto barocco”. È una produzione Robert Carsen, diretta da Giovanni Antonini.
Stagione 2018-2019: les jeux sont faits. Andiamo a incominciare.

IL CARTELLONE D’OPERA

4 dicembre 2018 (anteprima dedicata ai giovani; 7, 11, 14, 18, 21 dicembre; 2, 5, 8 gennaio 2019 – Giuseppe Verdi: ATTILA, Direttore Riccardo Chailly, Regia Davide Livermore

11, 13, 16, 19, 22, 27 gennaio; 2, 5, 8 febbraio; 12, 14, 17 marzo 2019 – Giuseppe Verdi: LA TRAVIATA, Direttore Myung-Whun Chung, Regia Liliana Cavani

10, 12, 16, 19, 23, 26 febbraio; 23, 27, 30 marzo; 2, 5 aprile 2019 – Gioachino Rossini: LA CENERENTOLA, Direttore Ottavio Dantone, Regia, scene e costumi, Jean-Pierre Ponnelle (regia ripresa da Grischa Asagaroff)

27 febbraio; 3, 6, 13, 19, 24, 29 marzo 2019 – Modest Petrovič Musorgskij: CHOVANŠČINA, Direttore Valery Gergiev, Regia Mario Martone

31 marzo; 3, 6, 9, 13, 16, 19, 24, 27 aprile 2019 – Giacomo Puccini: MANON LESCAUT, Direttore Riccardo Chailly, Regia David Pountney

23, 26, 28, 30 aprile; 2, 5 maggio; 19, 22 giugno 2019 – Richard Strauss: ARIADNE AUF NAXOS, Direttore Franz Welser-Möst, Regia Frederic Wake-Walker

16, 19, 22, 25, 29 maggio; 1, 3, 5 giugno 2019 – Wolfgang Amadeus Mozart: IDOMENEO, Direttore Christoph von Dohnányi, Regia Matthias Hartmann

28, 31 maggio; 4, 7, 11, 14, 17 giugno 2019 – Eric Wolfgang Korngold: DIE TOTE STADT, (per la prima volta al Teatro alla Scala) Direttore Alan Gilbert, Regia Graham Vick

18, 21, 24, 28 giugno; 1, 4, 7 luglio 2019 – Giuseppe Verdi: I MASNADIERI, Direttore Michele Mariotti, Regia David McVicar

6, 8, 10, 15, 17, 19 luglio 2019 – Progetto Accademia – Antonio Salieri: PRIMA LA MUSICA POI LE PAROLE, Direttore Ádám Fischer, Regia Nicola Raab

6, 8, 10, 15, 17, 19 luglio 2019 – Progetto Accademia – Giacomo Puccini: GIANNI SCHICCHI, Direttore Ádám Fischer, Regia Woody Allen

2, 5, 7, 11, 13, 16, 18, 20, 22 settembre 2019 – Progetto Accademia – Giuseppe Verdi: RIGOLETTO, Direttore Nello Santi, Regia Gilbert Deflo

10, 14, 21, 23, 25, 27 settembre; 1, 4, 7, 10 ottobre 2019 – Gaetano Donizetti: L’ELISIR D’AMORE, Direttore Michele Gamba, Regia Grischa Asagaroff

2 ottobre 2019 (anteprima dedicata ai giovani), 5, 11, 14, 17, 19, 22 ottobre 2019 – Luca Francesconi: QUARTETT, Direttore Maxime Pascal, Regia Alex Ollé – La Fura dels Baus

18, 21, 25, 28, 31 ottobre; 5, 7 novembre 2019 – Georg Friedrich Händel: GIULIO CESARE, Direttore Giovanni Antonini, Regia Robert Carsen

9, 12, 15, 20, 23, 26, 29 novembre 2019 – Richard Strauss: DIE ÄGYPTISCHE HELENA (per la prima volta al Teatro alla Scala), Direttore Franz Welser-Möst, Regia Sven-Eric Bechtolf

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ATTILA” IN DIRETTA SU RAI1

Dopo i successi degli scorsi anni e il record di ascolti di Andrea Chénier dell’ultimo 7 dicembre, la Rai torna a trasmettere in diretta l’Inaugurazione della Stagione del Teatro alla Scala di Milano (Attila di Giuseppe Verdi, diretta da Riccardo Chailly con la regia di Davide Livermore, ripresa da Rai Cultura e trasmessa su Rai1). Le riprese Rai di Attila saranno anche trasmesse in diretta su canali televisivi internazionali e in molte sale cinematografiche sparse su tutto il territorio nazionale e internazionale. Sarà anche prodotto un DVD dello spettacolo, distribuito in tutto il mondo.

 

 

Estate a Lugano. Dalla fine di giugno all’1 agosto, un mese di musica, letteratura, teatro, danza, incontri, spettacoli

AL VIA L’OTTAVA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE LONGLAKE, TRA I PIÙ GRANDI OPEN AIR URBANI DELLA SVIZZERA, CHE, DAL 28 GIUGNO AL 1° AGOSTO, ANIMERÀ LA CITTÀ DI LUGANO CON OLTRE 500 EVENTI PER UN INTERO MESE, TRA MUSICA, LETTERATURA, TEATRO, DANZA, INCONTRI, SPETTACOLI E INSTALLAZIONI D’ARTE URBANA.

LUGANO (CH), lunedì 7 maggio – Il programma dell’ottava edizione del LongLake Festival, un intero mese di eventi: musica, letteratura, incontri, animazioni, teatro, danza, cinema, spettacoli per bambini e installazioni di arte urbana che invaderanno le vie, le piazze e i parchi pubblici dando vita ad un intenso incontro tra artisti e pubblico.
Articolato in diversi festival tematici, ROAM, Urban Art, Family, Buskers, Wor(l)ds, Classica ed Estival Jazz, il fitto cartellone di eventi è arricchito quest’anno anche da Ritmo Costante, filone interamente dedicato alla danza, Cinema al Lago per gli amanti del cinema, e Ticino Musica, affermato punto d’incontro per corsi di perfezionamento e concerti. A coronamento dell’offerta del Festival il LongLake Plus, che raccoglie, presenta e valorizza tutte le altre proposte che animano l’estate luganese, sia nel centro cittadino che nei suoi quartieri.

IL PROGRAMMA

RITMO COSTANTE FESTIVAL (28 GIUGNO – 29 LUGLIO) Il festival accoglie diversi stili di danza e si sviluppa su quattro weekend tematici: si parte con la cultura street di “Urban”, per proseguire poi con i ritmi caraibici di “Alma Latina”, passando per lo stile retrò del mondo “Swing”, fino al suadente ambiente tangueros de “La Milonga”.

WOR(L)DS FESTIVAL (28 GIUGNO – 1 AGOSTO) Dalla letteratura all’arte, passando per l’architettura e la scienza, tra monologhi, cabaret, concerti e spettacoli teatrali al Parco Ciani. Molti gli ospiti: da Arianna Scommegna a Marco Jeitziner, a Valentina Giuliani; e poi: Carlo Giuffra, Maria Nadotti, Daniele Bernardi, Kety Fusco, Emanuele Santoro.

FAMILY FESTIVAL (28 GIUGNO – 31 LUGLIO) Family Festival offre ai bambini e alle loro famiglie un modo alternativo di trascorrere l’estate con una diversificata offerta di intrattenimento nel mondo della fantasia e dell’immaginazione: spettacoli per ragazzi, appuntamenti musicali, cinema, spettacoli di clowneria, fino ai laboratori durante i quali i piccoli potranno imparare divertendosi.

URBAN ART FESTIVAL (28 GIUGNO – 1 AGOSTO) Per tre mesi, lungo le palizzate del Parco Ciani su Viale Carlo Catteneo, saranno esposte fotografie che ritraggono la bellezza e la fragilità del nostro pianeta. L’installazione “Urban Knitting – Street Art” sarà invece esposta dal 28 giugno al 5 agosto nella frequentatissima piazzetta Rivetta Tell.

COOP OPEN AIR CINEMA AL LAGO (28 GIUGNO – 26 LUGLIO) Per un mese il Lido di Lugano si trasformerà in una straordinaria sala cinematografica sotto le stelle, pronta ad accogliere le migliori produzioni internazionali.

CLASSICA FESTIVAL (29 GIUGNO – 22 LUGLIO) Tra gli eventi in cartellone ricordiamo l’apprezzato appuntamento con le matinée domenicali nel cuore del Parco Ciani e la collezione “Cello Love” con altri nomi importanti della storia del violoncello. Da non perdere l’eclettico musicista Robert Tiso, che nel suggestivo scenario di Punta Foce suonerà una serie di calici di cristallo che costituiscono un raro strumento chiamato cristallofono.

TICINO MUSICA (18 – 31 LUGLIO) Un incontro di musicisti, grandi maestri e giovani promesse, provenienti da ogni parte del mondo.

ESTIVAL JAZZ (MENDRISIO 6 – 7 LUGLIO | LUGANO 12 – 13 – 14 LUGLIO) Un particolare e ricercato cartellone per Estival Jazz che festeggia 40 anni! Ritmi, colori e melodie nelle piazze di Mendrisio e di Lugano per il piacere di tutti gli appassionati del Jazz.

LUGANO BUSKERS FESTIVAL (18 – 22 LUGLIO) Festival degli artisti di strada: concerti, teatro, cabaret, marionette, performances.

ROAM FESTIVAL (25 – 29 LUGLIO) Festival della musica live più sperimentale e underground . nell’atmosfera del Parco Ciani, con le principali stelle della scena electro pop, alternative e world del momento.

LONGLAKE PLUS. Altri avvenimenti del ricco cartellone estivo. Eventi dedicati ai buongustai, sagre popolari e rassegne enogastronomiche, in vari quartieri del Luganese. Inoltre sono previste diverse proposte musicali, dalla musica pop, a quella classica, passando per i generi più disparati, fino alla musica bandistica e corale. Tra le altre iniziative rivolte alla famiglia, si ricorda che musei, biblioteche e atelier restano aperti durante l’estate e organizzano appuntamenti per tutti i bambini curiosi di fare nuove esperienze, tra didattica e divertimento. Durante i mondiali di calcio sarà allestito un Villaggetto Mondiali in Piazza Manzoni e un piccolo “Biergarten” presso il Boschetto Ciani per i tifosi che vorranno godersi le partite all’aperto. Il LongLake Festival chiuderà la sua ottava edizione con i festeggiamenti in occasione della Festa nazionale della Svizzera il 1° di agosto: concerti, celebrazioni ufficiali e il caratteristico spettacolo pirotecnico.

INFO E CONTATTI
Divisione Eventi e Congressi
Ufficio Comunicazione
Tel. +41 (0)58 866 60 55
pr.eventi@lugano.ch

Festival 2018 di Torinodanza. Una vetrina della coreografia contemporanea. Ma con attenzione ai linguaggi più diversi

TORINO, venerdì 16 marzo – L’edizione 2018 del Festival Torinodanza, la prima diretta da Anna Cremonini, conferma la sua vocazione internazionale con artisti provenienti da tutto il mondo e con una particolare attenzione rivolta alle eccellenze italiane, per poter offrire agli spettatori uno spaccato della migliore e più intensa coreografia contemporanea, per valorizzare sempre di più Torino come luogo privilegiato di incontro degli artisti e degli stili coreografici che meglio sanno interpretare il nostro tempo: «mettendo in relazione – spiega la Cremonini – persone, idee, punti di vista, sguardi, riflessioni universali. Partendo dal corpo e dal suo ruolo centrale nella vita e nella società».
Una programmazione che analizza la danza come terreno di contaminazione, di sperimentazione e dialogo di linguaggi diversi che attraversano trasversalmente i differenti ambiti della creazione contemporanea, per un’apertura ad un pubblico sempre più articolato, con una forte incidenza sulle fasce più giovani.
La prima importante novità con cui si apre l’edizione 2018 del Festival (10 settembre – 1 dicembre), è l’anteprima di Torinodanza 2018, realizzata in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con la presentazione, in prima nazionale (unica data italiana – Fonderie Limone Moncalieri 17 – 18 maggio), di “Betroffenheit” creato dalla coreografa Crystal Pite e dall’attore drammaturgo Jonathon Young, entrambi canadesi. “Betroffenheit”, con la coreografia e la direzione di Crystal Pite, è un esempio di fusione di danza e teatro contemporanei che lega la Stagione di prosa del Teatro Stabile con l’anteprima del Festival.
L’inaugurazione di Torinodanza sarà programmata al Teatro Regio il 10 settembre con una serata in cui saranno presentati due diversi spettacoli a firma Sidi Larbi Cherkaoui, “Noetic” ed “Icon”, entrambi prodotti da Göteborgs OperansDanskompani, il corpo di ballo dell’Opera della città svedese di Göteborg. Con questo debutto si suggella una collaborazione con Sidi Larbi Cherkaoui, che sarà “artista associato” del Festival Torinodanza, dunque presente con una propria produzione nei prossimi tre anni di programmazione.
“Noetic” e “Icon”, entrambi realizzati con le scenografie dell’artista visivo inglese Antony Gormley, sono opere emblematiche e significative, in cui si celano domande universali. In Icon il coreografo si pone la questione di come la società contemporanea senta la necessità di crearsi sempre nuovi miti, delle vere e proprie “icone”, per poi distruggerle e sostituirle, perdendosi in una spirale infinita, in Noetic si interroga sul rapporto tra scienza e coscienza, tra forme fisiche e forme della mente.
E proprio il tema della contaminazione con le arti visive caratterizza altri appuntamenti dell’edizione di Torinodanza 2018, come “The Great Tamer” di Dimitris Papaioannou (alle Fonderie Limone 20, 21, 22 settembre) rivelazione della stagione 2017-2018 a cui si aggiunge la video installazione “Inside” presentata nei nuovi spazi delle OGR (Officine Grandi Riparazioni), consentendo al pubblico di approfondire la conoscenza del lavoro dell’artista greco. In “The Great Tamer” sceglie il mito di Persefone per un’immersione nella storia dell’iconografia dall’antica Grecia a Kubrick, da Raffaello a Rembrandt, passando attraverso la distorsione della musica di Strauss.

Il programma completo di Torinodanza 2018 verrà presentato il 17 maggio al Teatro Carignano di Torino.

www.torinodanzafestival.it