Che fine ha fatto la Luna? A Francesca Paganini e Tiziana Confalonieri il compito di risolvere il mistero

La luna è scomparsa! Eppure non ci sono nuvole. E lei dovrebbe essere lì, bella e visibile nel cielo sereno. E invece sembra sparita nel nulla. Perché? Dopo tante poesie e canzoni, che l’uomo le ha da sempre dedicato, la luna ha capito che l’uomo è stato così irresponsabile da mettere ormai a repentaglio la stessa sopravvivenza di tutta l’umanità. Ora, la situazione è disperata. Mancano solo tre giorni prima che finisca la vita sulla terra. Ma la luna caritatevole decide di andare in aiuto dell’umanità e salvarla dalla distruzione, purché riesca a trovare anche una sola persona che dimostri la volontà di cambiare… Questa storia ecologica, spettacolo per ragazzi sull’ambiente, dal titolo “Una scala verso il cielo”, con Francesca Paganini e Tiziana Confalonieri, con la regia di Vittorio Vaccaro, sarà in scena sabato 11 gennaio, alle 16.30, al Teatro Litta, con il patrocinio di Legambiente

“Una scala verso il cielo”, con Francesca Paganini, Tiziana Confalonieri, regia Vittorio Vaccaro, scena, costumi e musiche originali di Maurizio Pini. Al Teatro Litta, Corso Magenta 24, Milano

Christian De Sica in “Cinecittà”: i prossimi appuntamenti di gennaio

Christian De Sica (foto Escalar-Lightshape) apre i cancelli di Cinecittà e fa entrare contemporaneamente in due mondi magici: il cinema e il teatro. Lo spettacolo si articola in racconti di vita vissuta, monologhi poetici sulle figure nascoste che rimangono sempre dietro le quinte, divertenti gag su provini, sugli attori smemorati, sul doppiaggio improvvisato, ma anche canzoni evergreen enfatizzate dalle abili doti del Christian crooner ed entertainer. Con Christian De Sica, Daniela Terreri, Daniele Antonini e Alessio Schiavo e un corpo di ballo con 8 elementi, musiche dal vivo dell’orchestra diretta dal maestro Marco Tiso, coreografie di Franco Miseria.

10 e 11 gennaio, Padova, Teatro Geox.
14 e 15 gennaio, Lugano, Palazzo dei Congressi.
17 e 18 gennaio, Genova, Politeama Genovese.
21 gennaio, Montecatini (PT), Teatro Verdi.
Dal 23 gennaio al 2 febbraio, Milano, Teatro Arcimboldi.

Esposta a Torino – a Palazzo Madama – fino al 23 febbraio 2014 la “Sacra Famiglia” di Raffaello

Dal 21 dicembre al 23 febbraio, Palazzo Madama ospiterà la “Sacra Famiglia” di Raffaello appartenente alle collezioni del Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo. Dipinta probabilmente intorno al 1506, dopo l’arrivo a Firenze di Raffaello, l’opera è stata identificata con uno dei due “quadri di Nostra Donna” che Giorgio Vasari segnala tra quelli realizzati per Guidobaldo da Montefeltro, duca di Urbino. Perfetto equilibrio di forme, proporzioni, prospettiva e colori, il capolavoro di Raffaello ha sempre sollecitato artisti e letterati, come ben testimonia un passo dello scrittore francese Honoré de Balzac: “Ogni figura è un mondo, un ritratto il cui modello apparve in una visione sublime, intriso di luce, designato da una voce interiore, tracciato da un dito celeste” (1832). L’opportunità di vedere a Torino questo dipinto nasce da un più ampio programma di collaborazione tra le due istituzioni museali: mentre il dipinto di Raffaello sarà a Torino, un’altra grande opera del Rinascimento italiano, il “Ritratto d’uomo” di Antonello da Messina, appartenente alle raccolte di Palazzo Madama, è esposto a San Pietroburgo, in uno scambio finalizzato a sottolineare i rapporti di collaborazione culturale e scientifica tra le due istituzioni. La “Sacra Famiglia” arrivò in Russia nel 1772, acquistata dall’imperatrice Caterina II e nel 1827 fu oggetto di restauro con il trasferimento della pittura dalla tavola alla tela.

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Piazza Castello, Torino.

NOTIZIERE – Tempi duri per i pirati della cultura. L’approvazione del regolamento Agcom. Soddisfazione di Marco Polillo.

Si apre una nuova era per la cultura italiana“. Così ha commentato Marco Polillo, presidente di Confindustria Cultura Italia, all’annuncio dell’approvazione del regolamento da parte di Agcom per contrastare la pirateria online: “La consideriamo una vittoria epocale della cultura italiana contro i pirati e chi li sostiene – ha ribadito Polillo –, della legalità contro la criminalità organizzata, dell’Italia che lavora contro quella che fa demagogia. Ora possiamo serenamente lavorare con le aziende di Information e Communication Technologyper sviluppare nuovi modelli di business e aumentare l’offerta della produzione culturale italiana. L’industria culturale è a disposizione nel rispondere alle esigenze tecnico-operative del provvedimento. Per gli utenti cambierà poco: avranno solo maggiore difficoltà a trovare contenuti pirata online e più facilità a reperire quelli legali. Per i disonesti e per chi si è arricchito a spese di chi lavora per la cultura cambierà invece molto”.