MILANO, mercoledì 20 settembre – (p.a.p.) – Seguiamo da una cinquantina d’anni, con accanita e tetragona resistenza, le presentazioni stagionali dei vari teatri che, da sempre, alla vigilia dei nuovi annuali debutti, presentano i loro programmi. Più o meno densi di spettacoli, con il pubblico in sala (non sempre), con gli interpreti di maggior prestigio pronti a doviziose e illustratorie spiegazioni (e non mancano quasi mai autorevoli personaggi politici, comunali e patrocinanti).
Diciamo ciò, non per glorioso senso del sacrificio, ma per dar merito, con qualche chiosa, alla piacevolezza o meno dell’importante avvenimento stagionale.
In genere c’è un senso soffuso di precise atmosfere, dovute a: rituali barbosi e saccenti, o al paludato orgoglio di pubblicizzare una nobile mercanzia, o a provocare soporiferi sbadigli, eccetera.
Ma – gaudio magno – talvolta si tratta di un vero e proprio divertimento intellettuale, quando, con incontenibile goduria, non diventa ammirevole dimostrazione di intelligenza, di umorismo, di ironia.
Diciamo del Teatro Manzoni, con quindici, e più, attori, registi e produttori in scena, a rimbalzarsi gioiose battute, arguzie e mot d’esprit. E il numeroso pubblico in platea a godersela per quasi due ore tra applausi, risate e grida di esclamativa felicità, ma anche con un commosso applauso a un filmato con Silvio Berlusconi, al quale si deve la salvezza del Teatro Manzoni, quando nel 1978 se ne voleva fare un centro commerciale.
Ora, l’imprevedibile meccanismo di tanta piacevole presentazione era anche facile immaginarlo con i personaggi sul palcoscenico: da Franco Branciaroli a Paolo Ruffini, da Gianluca Guidi a Giampiero Ingrassia, da Laura Curino a Antonio Cornacchione, a Paolo Calabresi, citandone solo alcuni, e via via, partendo dalla prosa a tutti gli altri generi dei compositi cartelloni delle rassegne: Extra, Ridere alla grande, Festival della Magia, Family, e con un florilegio di nomi in programma a non finire, da Sgarbi a Lopez/Solenghi, da Dalla Palma a Cevoli, a Raul Cremona, a Lina Sastri, a Crepet…
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Ma, limitandoci alla sola Prosa, che prevede undici spettacoli in cartellone (ma in totale e fra tutti se ne contano cinquantasei), ecco il calendario della stagione in abbonamento:
17-29 ottobre: “Testimone d’accusa” di Agatha Christie, con Vanessa Gravina, Giulio Corso, Paolo Triestino. Regia Geppy Gleijeses.
7-19 novembre: “Trappola per topi” di Agatha Christie, con Lodo Guenzi. Regia Giorgio Gallione.
21 novembre – 3 dicembre: “La strana coppia – Revival”, di Neil Simon, con Gianluca Guidi, Giampiero Ingrassia. Regia Gianluca Guidi.
16-28 gennaio 2024: “Quasi amici”, dal film “Intouchables”, con Massimo Ghini, Paolo Ruffini. Regia Alberto Ferrari.
13-25 febbraio 2024: “Il calamaro gigante”, con Angela Finocchiaro, Bruno Stori. Regia Carlo Sciaccaluga.
12-24 marzo 2024: “Perfetti sconosciuti”, di Paolo Genovese. Con Paolo Calabresi.
2-14 aprile 2024: “Fiori d’acciaio” di Robert Harling, con Tosca D’Aquino, Martina Colombari. Regia Andreozzi/Vado.
16-28 aprile 2024: “Pigiama per sei”, di Marc Camoletti. Con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Rita Pelusio, Max Pisu. Regia Marco Rampoldi.
7-19 maggio 2024: “Il mercante di Venezia” di Shakespeare, con Franco Branciaroli. Regia Paolo Valerio.
Fuori abbonamento:
6-11 febbraio 2024:”Amanti”, di Ivan Cotroneo, con Massimiiano Gallo, Fabrizia Sacchi.
3-5 maggio 2024: “Non è vero ma ci credo”, di Peppino De Filippo. Regia Leo Muscato.