MILANO, sabato 24 giugno ► (di Paolo A. Paganini) – Andrée Ruth Shammah, fondatrice e direttrice del Salone Pier Lombardo. Era il 1973, quando, in Via Pier Lombardo, con Franco Parenti, in un ambiente che, quando pioveva, faceva acqua da tutte le parti, presentò il progetto del prestigioso teatro che sarebbe diventato dopo qualche anno, un po’ alla volta e sempre in crescendo. Compresa, ora, una Nuova Sala. Dove, forse, la Shammah farà la sua ultima regia. Continua, per l’indomabile regista, l’amore per il teatro e per i sogni, che fa sempre diventare realtà. Nei suoi sogni ci sono sempre state le premesse della felicità. I sogni dei futuri successi c’erano tutti. E con lei un pubblico anche di giovani che l’hanno sempre seguita.
Lei, Andrée, cinquant’anni fa era già una giovane e appassionata regista di talento. Oggi, il tempo è passato per tutti, ma il talento e la passione sono rimasti sempre verdi di giovinezza. Anche adesso, che in sede ha presentato la stagione 2023/2024 del Salone Pier Lombardo, ormai diventato per tutti Teatro Franco Parenti, dopo la scomparsa dell’indimenticato attore (nel 1989), che, nel 1972, era stato co-fondatore del teatro, con Testori e Gian Maurizio Fercioni.
Ma la sua presentazione non è stata solo un elenco di strepitosi spettacoli.
La Shammah, per indole preparazione ed esperienze, guarda sempre dentro e al di là delle cose. E così, la sua presentazione, è diventata una appassionata lezione di teatro, e di filosofia del teatro. Specificando la differenza tra “Cultura” e “Teatro”. Lei, e i suoi collaboratori, tutti abituati a rimboccarsi le maniche, tutto sommato respingono la consunta e abusata parola “cultura” di tanti parruccai.
“Io sono solo un’abile artigiana di teatro. Perché il termine teatro contiene tutto, anche la cultura, ma con dei caratteri in più, come la comunicazione…” Che vuol dire partecipazione sociale, condivisione di passioni e di incontenibili esplosioni di gioia e di amore, contro l’indifferenza di politici e intellettuali, in comunione, tutti insieme, con i testi rappresentati, condivisi, ragionati, discussi. Che forse è il solo e unico modo di fare cultura. Come una lezione di scuola attiva, che avrebbe entusiasmato Don Milani, il prete di Barbiana.
E il pubblico del Franco Parenti c’è subito stato, da sempre, come sempre. Tuttora. Crisi o non crisi, il Teatro Franco Parenti guarda in avanti con la certezza di chi si sente nel giusto. Il pubblico condivide. E le sale del Franco Parenti sono sempre piene.
IL CALENDARIO DELLA SALA GRANDE
10 ottobre – 4 novembre. Sala Grande: LA VITA DAVANTI A SÉ, tratto dal romanzo La vie devant soi, di Romain Gary Émile Ajar – riduzione e regia Silvio Orlando – con Silvio Orlando
8 novembre – 3 dicembre. Sala Grande: IL MISANTROPO, di Molière – regia Andrée Ruth Shammah – con Luca Micheletti e la partecipazione di Corrado D’Elia
16 novembre – 6 dicembre. Sala A: LA LEGGENDA DEL SANTO BEVITORE, di Joseph Roth -regia Andrée Ruth Shammah – con Carlo Cecchi
7 – 13 dicembre. Sala Grande: COSÌ È (SE VI PARE), di Luigi Pirandello, regia Geppy Gleijeses, con Milena Vukotic, Pino Micol, Gianluca Ferrato
27 dicembre – 7 gennaio. Sala Grande: DA STASERA SI RECITA A SOGGETTO – Il metodo Pirandello, liberamente ispirato all’opera di Luigi Pirandello- regia Paolo Rossi con Paolo Rossi
16 – 21 gennaio. Sala Grande: AGOSTO A OSAGE COUNTY, di Tracy Letts, traduzione Monica Capuani, regia Filippo Dini – con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini
30 gennaio – 4 febbraio. Sala Grande: BOSTON MARRIAGE, di David Mamet, traduzione Masolino D’Amico – regia Giorgio Sangati, con Maria Paiato, Mariangela Granelli, Ludovica D’Auria
31 gennaio – 25 febbraio – Sala Nuova: CHI COME ME, di Roy Chen, con Fausto Cabra e cast in via di definizione – regia di Andrée Ruth Shammah
7 – 18 febbraio. Sala Grande: LA SIGNORA DEL MARTEDÌ, di Massimo Carlotto, regia Pierpaolo Sepe, con Giuliana De Sio, Alessandro Haber
21 febbraio – 3 marzo. Sala Grande: IL FIGLIO, di Florian Zeller, traduzione e regia Piero Maccarinelli – con Cesare Bocci, Galatea Ranzi,Giulio Pranno, Marta Gastini
5 – 10 marzo. Sala Grande: COME TU MI VUOI, di Luigi Pirandello, adattamento Gianni Garrera, Luca De Fusco, regia Luca De Fusco – con Lucia Lavia
12 – 24 marzo. Sala Grande: SCENE DA UN MATRIMONIO, di Ingmar Bergman, traduzione Chiara De Marchi, regia Raphael Tobia Vogel – con Fausto Cabra e attrice da definire
30 aprile – 5 maggio. Sala Grande: LA MADRE DI EVA, dal romanzo di Silvia Ferreri – adattamento e regia Stefania Rocca – con Stefania Rocca
7 – 19 maggio. Sala Grande: LA MARIA BRASCA, di Giovanni Testori, uno spettacolo di Andrée Ruth Shammah, con Marina Rocco
Per tutte le altre informazioni: prezzi, orari, calendari delle altre Sale del Franco Parenti, e altre iniziative, come per i Bagni Misteriosi, gli allestimenti I Grandi Classici, e gli spettacoli per il Centenario di Giovanni Testori eccetera, consultare: http://www.teatrofrancoparenti.it