
Haris Pašovic (direttore artistico Mittelfest), Federico Rossi (presidente Mittelfest), Tiziana Gibelli (assessore regionale Cultura), Stefano Balloch (sindaco di Cividale) durante la presentazione di Mittelfest 2018 al Museo del Novecento di Milano – Foto Regione FVG
MILANO, mercoledì 6 giugno – Mittelfest 2018, con un programma intitolato Millennials, dedicato ai giovani del nuovo millennio, ritorna alla vocazione internazionale delle origini, sotto la direzione artistica di HarisPašović, regista teatrale di Sarajevo, che inaugura il suo mandato triennale.
In scena a Cividale del Friuli dal 5 al 15 luglio, Mittelfest 2018 è stato presentato a Milano, presso il Museo del Novecento, dallo stesso Pašović, dal sindaco di Cividale, Stefano Balloch, dal presidente di Mittelfest Federico Rossi, e dall’assessore regionale alla cultura e allo sport del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli. Si sono tra l’altro soffermati sulle eterogenee realtà linguistiche e dialettali del Friuli Venezia Giulia, indicando la regione come una ideale e composita espressione di convivenza multiculturale, giustamente ora espressa dal ricco cartellone del Mittelfest, variegato e nel contempo armonico esempio di stili e generi dell’Europa e dei Balcani.
Mittelfest quest’anno avrà 31 progetti artistici, 18 musicali, 7 teatrali, 3 di danza, 2 eventi e 1 progetto di danza per bambini, con 4 prime mondiali, 18 prime italiane, 30 prime regionali, e con la presenza di 500 tra artisti e tecnici, provenienti da oltre 20 Paesi.
Ritornando al tema di questa edizione, è definita quella dei Millennials la generazione nata tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo. Ventenni o quasi trentenni nati nell’Unione europea, e per i quali l’Europa è una condizione normale. “Questa potente generazione, che rappresenta il futuro, spesso non è debitamente ascoltata nelle società. C’è un divario tra le generazioni più anziane e loro. Mittelfest cerca in questa edizione di esprimere il loro potenziale, di comprendere la loro filosofia e le loro forme di espressione”, spiega il direttore artistico Pašović.
In scena a Cividale, accanto ad artisti affermati, ci saranno infatti molti ‘Millennials’, e i temi degli spettacoli proposti racconteranno il loro mondo da vari punti di vista. Dalla pressione dell’economia al tema delle nuove generazioni di immigrati, dalle speranze e dalle domande sul futuro e sul senso della vita al mix culturale ed etnico che rappresentano.
Naturalmente Mittelfest è l’espressione anche della sua terra e della sua città, Cividale, patrimonio mondiale dell’Unesco: una rete di pubblico, artisti, ospiti, cittadini e un network di hotel, ristoranti e caffè, in una delle terre più rinomate d’Italia per la storia e i sapori. Un punto di riferimento enogastronomico internazionale attorniato dai paesaggi unici delle Valli del Natisone di cui si può godere durante il festival.
La rassegna riunisce e rappresenta ai massimi livelli teatro, danza, musica classica e contemporanea, con una predilezione per i progetti multimediali, che fanno incontrare più linguaggi, stabilendo ponti tra diversi Paesi.
Ad inaugurare il cartellone, il 5 luglio, sarà “Hymn to Love”, con un complesso corale di uomini e donne, professionisti e non, diretti dall’artista polacca Marta Gornicka. Nella giornata di apertura ci sarà anche “Winterreise”, spettacolo multidisciplinare dell’ungherese Kornél Mundruczó (premiato a Cannes), in un contesto di musica e canto, con immagini che scorrono a raccontare la condizione e la piaga umanitaria dell’immigrazione in Europa. Chiudono la giornata il rapper friulano Dj Doro Gjat e suoi Carnicats con “Orizzonti Verticali Live”.
Altri spettacoli in cartellone. Per il teatro, “Hunger”di Emil Zola del ThaliaTheater di Amburgo, uno show della passata stagione, da un testo classico francese diretto da LukPerceval, che ha portato in scena vari romanzi di Zola (6 luglio, prima italiana).
Dalla Germania arriva anche il lavoro del DeutschesTheatreBerlin, “Tigermilk” del regista polacco Wojtek Klemm, in cui si racconta la scoperta e l’esplorazione della vita di due teenager, una tedesca e una immigrata (7 luglio, prima italiana).
Dalla Croazia arriva lo spettacolo “Hinkemmann” di Ernst Toller, diretto da Igor Vuk Torbica (12 luglio, prima italiana).
Proviene invece dalla Slovenia “Hero 2.0”, proposto dalla compagnia Moment Production Maribor (11 e 12 luglio, prima italiana).
Per l’Italia ci saranno Ricci/Forte che porteranno un nuovo “Tamerlan” (14 e 15 luglio, prima assoluta), e il regista Nicola Borghesi con “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov (9 luglio).
Il direttore artistico Pašović proporrà invece, con la nuova generazione di attori della Bosnia Herzegovina e della Serbia, rappresentata da varie etnie e religioni, uno spettacolo premiatissimo in Bosnia, “What Would You Give Your Life For?” – “Per che cosa daresti la vita?” (13 luglio, prima italiana).
Per la danza la coreografa Adrienn Hod e il suo ensemble Hodworks di Budapest presenterà “Sunday” (8 luglio).
La coreografa Josef Nadj con la compagnia slovena En Knap presenterà “Dark Union” (14 luglio, prima italiana).
Per i più piccoli, la compagnia En Knap proporrà “Antferocius”, con la coreografia di Iztok Kovač.
Spettacoli di musica e di multimedialità, a partire da un concerto della Ljubljana International Orchestra e da alcuni musicisti italiani della Filarmonica di Sarajevo intitolato “Ragazzi del ’99”, che commemora i giovani ragazzi di leva della Prima Guerra attraverso 99 musicisti Millenial (nati intorno il ’90) di 20 Paesi europei (11 luglio, prima assoluta).
Tra gli altri ospiti, Andreas Ottensamer, il principale clarinettista dell’Orchestra Filarmonica di Berlino, giovane di origine austro-ungarica, che esplorerà con il Keleman Quartet le connessioni tra Brahms e le sue terre nel concerto “Hungarianconnections” (15 luglio, prima italiana).
Francesca Aspromonte, giovanissima soprano e stella nascente italiana, terrà un concerto da G. F. Hendel, “Un’alma innamorata”, insieme con il violinista russo Boris Begelmane (Italia/Russia, 12 luglio); Martynas Levickis virtuoso lituano della fisarmonica, sarà a Cividale con la Vilnius City Mikro Orkestra (6 luglio, prima volta in Italia).
Oltre al citato Kornél Mundruczó, un’altra regista cinematografica, Jasmila Zbanic (Orso d’oro per il miglior film al Festival internazionale del cinema di Berlino), creerà insieme con il compositore bosniaco AlišerSijaric, un’installazione di arti visive e musica intitolata “Razor Wire”, sulla crisi dei migranti e sulla responsabilità morale dell’Europa contemporanea (aperta dall’11 luglio, prima assoluta).
Prosegue quest’anno Musma Project, con Ex novo Exemble in “Love is in the Air”, dall’Ars Amandi di Ovidio. (10 luglio, prima italiana), mentre una serata sarà dedicata ai migliori giovani musicisti friulani del Conservatorio Giuseppe Tartini e Jacopo Tomadini di Trieste e di Udine (10 luglio).
E poi feste fino a notte. Il rapper italiano Mudimbi, seconda generazione di immigrati congolesi, già presente a Sanremo tra le nuove proposte (8 luglio); la spagnola Barcelona Gypsy Balkan Band che riunisce musicisti spagnoli, serbi, ucraini, greci, italiani e francesi (14 luglio); Dunkelbunt e DJ Dunkelbunt, band austriaca (6 e 7 luglio); Djambo Augusevi, band macedone di ottoni che si esibisce insieme alla band hip hop slovena Challe Salle (15 luglio); 47 Soul, un’altra banda hip-hop e dello stile ‘shamste’, dalla Palestina e dalla Giordania (12 luglio); Simphiwe Dana, denominata la nuova Miriam Makeba, sarà infine presente con un concerto che unisce jazz, soul gospel e impegno civile (13 luglio). p.a.p.
Info:
www.mittelfest.org