
“One Hundred Years of Chinese Architecture” (Cento anni di architettura cinese), regia, scene e soggetto di Mathias Woo, con Kao Jo-shan e Chang Yao Jen.
Milano, 7 settembre 2015 – Un’indagine sulla Cina contemporanea, attraverso le sue voci più significative: è ciò che propone la XV edizione di TRAMEDAUTORE – Festival internazionale del teatro d’autore, intitolato “La Cina e le sue grandi trasformazioni”, curato da Outis con la direzione artistica di Angela Calicchio e Tatiana Olear. Dopo una prima parte, a luglio, dedicata a “Il Teatro delle Regioni”, per valorizzare la ricchezza e la molteplicità culturale del nostro paese, il Festival ora si concentra sulla Cina, con maestri acclamati, riconosciuti in patria e all’estero e giovani drammaturghi, per cogliere, attraverso il teatro, le peculiarità del gigante asiatico.
Da venerdì 11 a domenica 20 settembre, al Piccolo Teatro Grassi e al Chiostro Nina Vinchi si susseguiranno spettacoli, incontri, approfondimenti, proiezioni: un vivace spaccato della produzione teatrale di un grande paese, caratterizzata da una inattesa molteplicità espressiva.
Ad aprire il festival (venerdì 11 e sabato 12 settembre, ore 20.30 Piccolo Teatro Grassi), un grande e raffinato spettacolo, con una delle compagnie di ricerca più apprezzate della scena internazionale, proveniente da Hong Kong: in lingua originale con sottotitoli in italiano e inglese, “One Hundred Years of Chinese Architecture” (Cento anni di architettura cinese), drammaturgia e regia di Mathias Woo, direttore della Zuni Icosahedron, per la prima volta in Italia grazie al contributo di Hong Kong Economic and Trade Office – Brussels, e curatore del Architecture is Art Festival, evento unico nel suo genere volto alla valorizzazione artistica dell’architettura di Hong Kong. Nello spettacolo, un secolo di architettura cinese viene raccontato attraverso due coppie: quella di Liang Sicheng, padre dell’architettura moderna cinese, e quella dell’imprenditrice edile Zhang Xin, tra le cento donne più potenti al mondo, artefice, con il marito, di una nuova concezione affaristica dello sviluppo urbanistico cinese.
Domenica 13, ore 20.30, la commedia brillante scritta dal giovane drammaturgo Ha Zhichao, capace di restituirci con sottile cinismo una Pechino efficiente ai limiti dell’umanità.
Il cambiamento di vita, per prendere altre strade fuori dagli schemi, è al centro del poetico e riflessivo lavoro dal titolo “Leave Before Getting Old” (Parti prima di diventare vecchio), di Shao Zehui, considerato tra i più promettenti autori asiatici (martedì 15), mentre mercoledì 16 in scena ci sarà “Contratto matrimoniale”, spettacolo cult di Pan Jun, anche autore di telefilm e serial cinesi di successo.
Allegoria politica da tinte noir sui new media controllati dal governo e dalle grandi corporazioni, autocensura e sviluppo urbanistico frenetico nelle metropoli contemporanee sono al centro di “Wild Boar” (Il cinghiale), di Candance Chong Mui-ngam, vincitrice dell’Hong Kong Drama Award per il miglior testo (giovedì 17 settembre). Partendo dai roventi scontri di piazza Tienanmen si riflette, venerdì 18, su temi universali con La fuga di Gao Xingjian (1940), Premio Nobel per la Letteratura, attraverso le storie di un maturo intellettuale, uno studente e una giovane attrice, che casualmente si trovano a condividere il tempo di una notte nello spazio sinistro di un magazzino.
Attraverso un’audace sperimentazione linguistica – evidente nell’uso del bilinguismo e di sapienti giochi di parole -, si fa satira sulla corruzione che attraversa l’imprenditoria e la politica nel testo “Chinglish” di David Henry Hwang, il più importante e pluripremiato drammaturgo e sceneggiatore sino-americano. Il suo lavoro più celebre, “M. Butterfly”, è stato in scena a Broadway per due anni e ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Pulitzer e il Tony Award.
La XV edizione di Tramedautore si concluderà domenica 20 settembre con “Carbone attivo”, dramma sottile del drammaturgo Nick Rongjun Yu, Direttore dello Shanghai Dramatic Arts Centre.
PER MAGGIORI INFORMAZIONI
Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, Tel 02 39257055 | 393 8761766
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