LOCARNO, martedì 1 agosto ► (di Marisa Marzelli) Per i suoi 70 anni (è coetaneo di Cannes) il Festival di Locarno (2-12 agosto) si regala un Palazzo del cinema. Una struttura attesa da anni e finalmente realizzata, con tre nuove sale che vanno ad aggiungersi alle dieci già attive. Senza contare che è stato ristrutturato il vecchio cinema Rex, da anni in disuso, ubicato in centro città e ribattezzato Gran Rex.
Attrezzatosi così per le necessità del pubblico e per dare modo al direttore artistico Carlo Chatrian di gestire al meglio la programmazione e le repliche (senza dimenticare che l’enorme schermo all’aperto di Piazza Grande può ospitare ufficialmente sino a 8.000 spettatori), il Locarno Festival parte con un ricco cartellone.
Il programma più atteso dal grande pubblico è quello serale della Piazza Grande. Si vedranno, tra l’altro, due produzioni americane: Atomic Blonde di David Leitch con Charlize Theron in chiave action e la commedia indieThe Big Sick di Michael Showalter. Tra gli altri titoli, Amori che non sanno stare al mondo, scritto e diretto da Francesca Comencini (con protagonisti Lucia Mascino e Thomas Trabacchi, ironica riflessione su come le donne affrontano la fine di una storia d’amore) e la proiezione di chiusura Gotthard– One life, one soul di Kevin Merz, omaggio alla famosa rock band elvetica.
18 i film del concorso internazionale, la cui giuria incaricata di assegnare il Pardo d’oro e gli altri premi è guidata dal regista francese Olivier Assayas. Il film italiano in gara è Gli asteroidi, opera prima di Germano Maccioni, con Pippo Delbono e Chiara Caselli. Sono invece 16 i titoli del concorso Cineasti del presente. Tra gli altri il road movie tragicomico Easy, opera prima di Andrea Magnani, in uscita nelle sale a fine agosto, e Madame Hyde di SergeBozon, interpretato da Isabelle Huppert. Fuori concorso una serie di film di autori anche di fama, come Grandeur et décadence d’un petit commerce de cinéma di Jean-Luc Godard e Le venerable W. di Barbet Schroeder. Completano le numerose sezioni: Signs of life; Pardi di domani (cortometraggi); Histoire(s) du cinéma che, avendo il Festival assegnato il Premio alla carriera al regista Jean-Marie Straub, comprende tutte opere dell’anziano cineasta e della moglie Danièle Huillet, scomparsa qualche anno fa; e ancora, Open Doors, dedicata all’Asia del sud; Panorama Suisse; Settimana della critica e soprattutto la Retrospettiva. Che propone l’opera completa del regista francese naturalizzato americano Jacques Tourneur (1904-1977), un autore oggi dimenticato ma di grande successo nel periodo d’oro di Hollywood, tra i anni ’40 e ’60 del secolo scorso.
Locarno è anche un Festival di personaggi. Quest’anno omaggio a Nastassja Kinski, che sarà presente; verranno proiettati due dei suoi film più famosi: Cat people e Paris,Texas.Il Leopard Club Award andrà all’attore americano Adrien Brody. Ma il nome più prestigioso tra gli ospiti è probabilmente quello del regista statunitense Todd Haynes, che riceverà il Pardo d’onore. Verranno proiettati il suo film più recente Wonderstruck, in concorso all’ultimo Festival di Cannes, e l’opera prima Poison, che nel 1991 fu presentata proprio a Locarno.
Per completare il bouquet degli ospiti, ci saranno inoltre Alexandr Sokurov, Jean-Pierre Léaud, Isabelle Huppert, Fanny Ardant, Mathieu Kassovitz, Vanessa Paradis e il leggendario attore americano Harry Dean Stanton, caratterista d’alto profilo e considerato attore-feticcio di registi come Sam Peckinpah, John Milius e David Lynch.