LUCCA, lunedì 10 aprile – Letteratura e giornalismo: parenti stretti. A volte, una sola cosa, una sola carne dell’interrogarsi sulle cose della vita e del pensiero. A Lucca – città di Arrigo Benedetti, Mario Pannunzio, Romeo Giovannini -, si è tenuto, sabato 8 aprile scorso, il Seminario internazionale di studi su “Letteratura e Giornalismo”, organizzato dalla Fondazione Dino Terra con il patrocinio del Comune di Lucca e dell’Ufficio territoriale o Provveditorato agli studi di Lucca e Massa. Hanno collaborato all’organizzazione anche due meritori enti internazionali: il Centro Studi sulle Letterature europee (Cisle) di Torino-Milano e il Centro Studi Sirio Giannini (Cisesg) di Seravezza-Pietrasanta, che hanno partecipato sponsorizzando la presenza di alcuni loro valenti, giovani, studiosi.
Davanti a un pubblico qualificato, scopo del seminario, coordinato dalla studiosa e docente di Letteratura italiana e Antropologia delle Arti Daniela Marcheschi, direttore scientifico della Fondazione Dino Terra, è stato da un lato approfondire diversi aspetti storico-critici anche in chiave comparatistica, dall’altro riflettere sugli aspetti teorici che legano i due generi e avanzare proposte pratiche per rendere più dinamica una realtà culturale, i cui protagonisti sembrano talora i primi a non credere nella forza e nella fondamentale necessità della letteratura e del giornalismo.
Dopo il primo seminario, realizzato nel 2015 e i cui lavori sono ora documentati dal volume degli Atti “Letteratura e Giornalismo”, appena pubblicato dall’editore Marsilio, uno scelto gruppo di studiosi italiani e stranieri ha così proseguito lo scavo di un argomento spesso eluso perché dato per scontato, ma di vitale importanza e ricco di suggerimenti fertili per lo sviluppo e il rinnovamento della letteratura e del giornalismo contemporanei.
Nicola Dal Falco ha aperto i lavori facendo il punto sulla questione per come si presenta oggi rispetto al 2015; Luisa Marinho Antunes (Portogallo) ha presentato alcune personalità della cultura lusofona, a partire da Eça de Queiros e le sue riflessioni sul giornalismo come più vincolato alla storia; Jean-Jacques Marchand (Svizzera) ha illustrato la tipologia delle pagine letterarie nei tre maggiori quotidiani della Svizzera italiana; Sara Calderoni ha presentato Albert Camus fra letteratura e giornalismo; Alessio Panichi ha ripercorso i nodi della vivace e dura polemica che oppose, nei primi anni ’70, lo storico Luigi Firpo a Pier Paolo Pasolini. Prospettive stimolanti hanno aperto gli interventi di Grazia Gotti e Sofia Gavriilidis (Grecia), che hanno sottolineato il legame ricco, e sempre innovativo, intrattenuto dalla letteratura per l’infanzia con il giornalismo fin dai suoi esordi.
La tavola rotonda di chiusura, fra i giornalisti Dal Falco, Roberto Barbolini e Nanni Delbecchi, ha dato vita a un brillante dibattito sui temi affrontati durante il giorno. Di particolare interesse. lo sguardo sugli aspetti critici e formali propri del terreno di confine fra scrittura giornalistica e scrittura romanzesca oggi.
I volti dell’illustrazione, partendo dall’alto a sinistra, in senso orario: Dino Terra, Albert Camus, Mario Pannunzio, Luigi Firpo.