Da novembre alla Fenice: 18 titoli, 118 recite da Verdi a Kurt Weill. E Scarpetta in musica. Più Bruckner in 12 concerti

collage fenice internoVENEZIA, venerdì 15 maggio  ●  La Fondazione Teatro La Fenice ha presentato la stagione lirica e di balletto 2015-2016. Sono previsti diciotto titoli da novembre a ottobre: Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart, La traviata di Giuseppe Verdi, il balletto La Bayadère di Ludwig Minkus, coreografia di Thomas Edur da Petipa, Stiffelio di Giuseppe Verdi, un dittico formato da Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari e Agenzia matrimoniale di Roberto Hazon, Les Chevaliers de la Table ronde di Hervé, Le cinesi di Christoph Willibald Gluck, Madama Butterfly di Giacomo Puccini, Il ritorno dei chironomidi di Giovanni Mancuso, La Favorite di Gaetano Donizetti, Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, L’amico Fritz di Pietro Mascagni, Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny di Kurt Weill, Eliogabalo di Francesco Cavalli, L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, Norma di Vincenzo Bellini, Il signor Bruschino di Gioachino Rossini, Il medico dei pazzi di Giorgio Battistelli. La stagione sarà costituita da nove nuovi allestimenti, sei riprese, un balletto ospite e due opere per ragazzi per un totale di 118 recite.
Fulcro della stagione saranno tre produzioni di capolavori di non frequente esecuzione: Idomeneo, di Mozart, che inaugurerà la stagione in un nuovo allestimento diretto da Jeffrey Tate, regia di Alessandro Talevi; La Favorite, di Donizetti, per la prima volta alla Fenice in lingua originale francese, diretta da Donato Renzetti, regia di Rosetta Cucchi, con Veronica Simeoni nel ruolo di Léonor de Guzman; e Stiffelio, capolavoro verdiano del 1850, che aprì la strada alla Traviata e ai melodrammi borghesi della piena maturità. Sarà riproposta nell’edizione critica pubblicata nel 2003 sulla base del manoscritto autografo ritrovato nel 1992, con la direzione musicale di Daniele Rustioni, regia di Johannes Weigand.
Tra gli altri nuovi allestimenti, tre si rivolgeranno al repertorio comico tra Otto e Novecento, Les Chevaliers de la Table ronde di Hervé, opéra bouffe parigino del 1866, prima rappresentazione italiana; L’amico Fritz, commedia lirica di Pietro Mascagni, diretta da Fabrizio Maria Carminati, regia di Simona Marchini; e il dittico Il segreto di Susanna di Ermanno Wolf-Ferrari (inno belle époque alla sigaretta) e Agenzia matrimoniale di Roberto Hazon (nel decennale della scomparsa), direzione musicale di Enrico Calesso, regia di Bepi Morassi.
Al Novecento storico sarà dedicata Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny di Kurt Weill, testo di Bertolt Brecht, che giunge per la prima volta a Venezia nella versione integrale in tre atti (dopo le due produzioni di Mahagonny Songspiel nel 1949 e 1973), in un nuovo allestimento diretto da John Axelrod con la regia di Graham Vick, coprodotto con il Teatro dell’Opera di Roma.
L’attenzione del Teatro La Fenice alla contemporaneità e al barocco sarà infine confermata dagli ultimi due nuovi allestimenti: la prima italiana del Medico dei pazzi di Giorgio Battistelli, azione musicale napoletana tratta dalla commedia omonima di Eduardo Scarpetta, che giungerà a Venezia a due anni dalla prima assoluta del 2014 a Nancy, ed Eliogabalo di Francesco Cavalli, che sarà proposto in Palazzo Ducale nell’ambito del Festival «Lo spirito della musica di Venezia» 2016.
Un classico del balletto, La Bayadère, musica di Ludwig Minkus, nuova versione coreografica di Thomas Edur basata su quella originale del 1877 di Marius Petipa, andrà in scena nel periodo natalizio nell’allestimento dell’Estonian National Ballet di Tallinn.
Le riprese: i due Rossini del Signor Bruschino e del Barbiere di Siviglia, Norma di Bellini, regia di Kara Walker, Elisir d’amore di Donizetti e Traviata di Verdi, e la riproposta della pucciniana Madama Butterfly, nell’allestimento del 2013 di Àlex Rigola e Mariko Mori, diretta da Myung-Whun Chung.
Due produzioni per i giovani al Teatro Malibran: l’azione musicale Le cinesi di Christoph Willibald Gluck e la prima rappresentazione assoluta dell’«opera entomo-apocalittica a lieto fine» Il ritorno dei chironomidi di Giovanni Mancuso in collaborazione con il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello.
La stagione sinfonica 2015-2016 si intitolerà «Attorno a Bruckner», nel 120° anniversario della morte del compositore, scomparso a Vienna nel 1896, e comprenderà 12 concerti, per un totale, con le repliche, di 22 serate. Il programma verterà sull’esecuzione quasi integrale delle sinfonie del compositore austriaco, affidate a direttori Jeffrey Tate Eliahu Inbal, Michel Tabachnik, Yuri Temirkanov, Jonathan Webb e Juraj Valčuha. Due dei dodici concerti saranno rivolti al repertorio sacro: il Concerto di Natale affidato ai Solisti della Cappella Marciana diretti da Marco Gemmani (Basilica di San Marco, 17 e 18 dicembre), e un concerto straordinario diretto da Myung-Whun Chung che guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice nello Stabat Mater di Gioachino Rossini (25 marzo). Il 28 aprile il Teatro La Fenice ospiterà infine una delle tappe della tournée europea della Sveriges Radios Symfoniorkester (l’Orchestra sinfonica della Radio svedese) diretta da Daniel Harding, che proporrà il Concerto per violino e orchestra op. 77 e la Sinfonia n. 2 op. 73 di Johannes Brahms.

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