David Bailey, innovativo e provocatorio, uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, in mostra al PAC

Rolling Stones, Avebury Hill 1968 (© David Bailey)

Rolling Stones, Avebury Hill 1968 (© David Bailey)

MILANO, sabato 28 febbraio  ●  Apre al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea la personale dedicata a David Bailey, promossa e prodotta dal Comune di Milano Cultura e Tod’s. Attraverso gli oltre 300 scatti in mostra, Stardust celebra uno dei più grandi fotografi viventi e offre al pubblico uno sguardo inedito su un artista, che ha ritratto in modo creativo e sempre stimolante soggetti e gruppi, catturati nel corso degli ultimi cinque decenni: molti di loro famosi, alcuni sconosciuti, tutti coinvolgenti e memorabili.
Universalmente riconosciuto come uno dei padri fondatori della fotografia contemporanea, David Bailey (Londra, 1938) è l’autore di alcuni tra i ritratti più iconici degli ultimi cinque decenni. I suoi primi lavori hanno definito, e allo stesso tempo catturato, l’atmosfera degli anni Sessanta a Londra, quando con i suo scatti ha fatto nascere stelle di una nuova generazione, tra cui Jean Shrimpton e Penelope Tree. Scardinando le rigide regole che avevano guidato la precedente generazione di fotografi ritrattisti e di moda, Bailey ha saputo incanalare nel suo lavoro la novità e l’energia della street culture londinese, creando quella freddezza casual che ha contrassegnato il suo stile. Curata dallo stesso artista e realizzata in collaborazione con la National Portrait Gallery di Londra e con il magazine ICON, la mostra contiene una vasta serie di fotografie, selezionate personalmente da Bailey come le immagini più significative o memorabili della sua carriera, che ha attraversato più di mezzo secolo.
Innovativa e provocatoria, l’opera d Bailey include immagini intense ed evocative di attori, scrittori, musicisti, registi, icone della moda, designer, modelli, artisti e persone incontrate nel corso dei suoi viaggi. Il coinvolgimento tra artista e soggetto è palpabile e presente in tutti i suoi scatti: da quelli realizzati con celebrities come Meryl Streep, Johnny Depp, Jack Nicholson e Kate Moss, ai nudi di sconosciuti volontari che hanno posato per il suo progetto “Democracy” tra il 2001 e il 2005; dalle icone della musica come i Beatles o i Rolling Stones, a grandi protagonisti delle arti visive come Salvador Dalì ritratto insieme ad Andy Warhol, ma anche Francis Bacon o Damien Hirst. Il percorso della mostra non procede cronologicamente, ma per temi, mettendo a confronto generi molto diversi: dalla fashion photography agli still lives, fino alla fotografia di viaggio. La mostra ripercorre per capitoli ritratti, luoghi e personalità insieme agli scatti raccolti da Bailey intorno al mondo: immagini dell’India, dell’Australia, della Papua Nuova Guinea e del Sudan convivono così in un continuum con quelle dell’East End londinese e quelle più glamour delle “Pin-Up”.
Per avvicinare il pubblico al lavoro dell’artista, il PAC organizza come di consueto un programma di visite guidate gratuite, tutte le domeniche alle ore 18.00 previo acquisto del biglietto della mostra. Accompagna la mostra il catalogo, edito per l’Italia da Skira Editore, contenente un saggio di Tim Marlow, direttore alla Royal Academy di Londra.

“STARDUST. DAVID BAILEY” – PAC Via Palestro 14, Milano – 1 marzo – 2 giugno – Orari: da martedì a domenica 9.30 – 19.30, giovedì fino alle 22.30. Lunedì Chiuso. Biglietti: Intero € 8,00 / Ridotto € 6,50.

Infoline e Prenotazioni 02 92800917
www.pacmilano.it