Dieci giorni in settembre, al Piccolo Teatro, per scoprire giovani e compagnie emergenti della nuova drammaturgia

MILANO, mercoledì 27 giugno – Torna l’appuntamento con Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie, giunto alla sua diciottesima edizione, ideato e organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, accolto anche quest’anno dal Piccolo Teatro. Affidato quest’anno alla direzione artistica di Michele Panella, il festival prosegue l’indagine sulla contemporaneità attraverso diversi sguardi e linguaggi, verbali e non verbali.
Questa edizione – inserita tra le iniziative dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale – si propone di costruire rapporti di collaborazione con paesi a noi più vicini per rafforzare la presenza di una nuova generazione di artisti a livello europeo e nazionale, in un periodo di grandi fragilità, disorientamento e paradossi non solo politici, sociali e culturali ma anche individuali.
Sono state selezionate, quindi, alcune delle esperienze artistiche più vivaci ed inquiete della scena emergente italiana. Al Piccolo Teatro Grassi e al Chiostro Nina Vinchi (Via Rovello 2, Milano), dal 14 al 23 settembre.

Spettacolo d’apertura di “Tramedautore”, venerdì 14 settembre.

Venerdì 14 settembre, il festival si apre con la prima milanese de “Il Nullafacente”, un paradosso sulla ricerca della felicità scritto da Michele Santeramo e diretto da Roberto Bacci, produzione della Fondazione Teatro della Toscana, per raccontare la storia di un uomo che non vuole “piegarsi alla vita” e si domanda cosa “non deve fare” per stare bene. Una ricerca di libertà e di improbabile resistenza oltre qualsiasi legge economica, sociale, di prestazione, in cui tutti siamo intrappolati.
Sabato 15 settembre, il giovanissimo collettivo Bolognini/Costa presenta “ST(r)AGE”, sul tema dell’instabilità lavorativa nel mondo dello spettacolo. Tra ironia punk e tensioni generazionali, il collettivo romano narra la resurrezione di un’arte scomparsa. Una riflessione sul teatro che, se si riduce a cruda esposizione, si svuota di significato e perde di forza.
Domenica 16 settembre, la scena sarà per La Ballata dei Lenna – collettivo di ricerca fondato dai giovani Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno – con “Human Animal”, viaggio letterario-antropologico che, partendo dall’indegna vita di tre impiegati di un’Agenzia delle Entrate, ci mostra le fragilità e i paradossi del nostro stare al mondo. Un lavoro che prende spunto dall’ultimo romanzo di David Foster Wallace, “Il re pallido”, per parlare della noia, dei meccanismi alienanti, dei contorni sfrangiati e delle vuote vite di questi funzionari.
Lunedì 17 settembre, debutta “Sister(s). Miraggio su strada qualunque” della compagnia vicentina exvUoto per raccontare di come i millennials affrontino i cambiamenti repentini del mondo attuale. Diretto da Tommaso Franchin e scritto e interpretato da Andrea Dellai, con Laura Serena e Giulio Morittu, lo spettacolo è una fiaba moderna, un ritratto grottesco e ironico delle nuove generazioni, vissuto attraverso gli occhi di due fratelli in una desolata Rovigo, narrato con immagini iperboliche, sfumature pulp, contorni fumettistici.
Martedì 18 settembre, debutta in prima nazionale “Hotel Palestine”, testo del drammaturgo Falk Richter, tra i più interessanti autori tedeschi, nella traduzione di Sonia Antinori e con la regia di Salvino Raco. In scena, la conferenza stampa in cui due rappresentanti degli Stati Uniti si trovano a dover rispondere alle domande dei giornalisti che cercano di svelare le vere ragioni del conflitto tra Iraq e Stati Uniti, per parlare di manipolazione dei media e degli eccessi del nostro mondo liberale.
Mercoledì 19 settembre, tra formazione e professione si colloca il lavoro “Walk. Viaggio in un’oscurità cosciente”, progetto di produzione, coordinato dai docenti Ferruccio Bigi e Susanna Beltrami, con Accademia di Brera, Conservatorio Giuseppe Verdi, Civici Corsi di Jazz, DanceHaus e Outis. Lo spettacolo prende spunto da “La Società dell’incertezza” di Zygmunt Bauman, in cui si parla di “vagabondi” descrivendoli come metafore dell’uomo contemporaneo alla ricerca della propria identità. Con un percorso in cui la danza, la musica, il canto, l’uso di tutto l’edificio teatrale, gli elementi di scena e i costumi, sono gli strumenti della ricerca espressiva con cui i giovani artisti ricreano una scrittura scenica che mira ad un’arte totale.
Giovedì 20 settembre sarà il momento della comicità graffiante di “Aplod”, prodotto da Fartagnan Teatro, spettacolo selezionato nell’ambito del Festival Dominio Pubblico 2018 di Roma. A metà fra un romanzo di Orwell e una sceneggiatura dei fratelli Cohen per raccontare di un futuro distopico in cui il governo ha dichiarato illegale produrre e caricare in internet materiale video.
Venerdì 21 settembre, Gli Omini presentano “Più carati”. Con la verve comica che li contraddistingue la compagnia pistoiese racconta la storia di tre amici alla soglia dei 40 anni che un giorno trovano un mucchio di soldi per terra. Questi soldi, presi come segno dall’alto, svelano la fragilità delle relazioni umane…
Sabato 22 settembre, al Piccolo Teatro Grassi e nel Chiostro Nina Vinchi (e presso la scuola Mohole in via Ventura): spettacolo itinerante dal titolo “Un Hueco en la Ciudad” (Un buco nella città), prodotto dalla compagnia francese Dérézo, nato da un progetto di cooperazione che ha coinvolto Francia, Spagna e Italia, nel quale sei autori, sono stati convocati per accogliere la parola, i fantasmi e le inquietudini degli abitanti di una città per riaffermare che lo stare insieme è un lavoro ma anche una responsabilità e una forza.
Domenica 23 settembre, si chiude con la prima nazionale di “All In” (in spagnolo, inglese, tedesco, giapponese, italiano – sovratitoli in italiano) di Atresbandes, tra le più interessanti compagnie spagnole in una produzione commissionata da Home (Gran Bretagna) e dal Festival TNT (Spagna). Un lavoro che attraversando luoghi diversi – una discoteca, una scuola di inglese, un programma di auto-aiuto e un magazzino – si propone di offrire una rappresentazione poetica della crisi esistenziale dell’uomo moderno e di interrogarsi su quanto siamo liberi nelle nostre scelte.

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea – Tel. + 39 02 39257055 |- Cell. + 39 393 8761766.
www.outis.it 
www.tramedautore.it