Dopo anni di latitanza, papà ritorna per riprendere il ruolo di genitore con figlia ventenne. Ma com’è dura in salita

MILANO, mercoledì 8 maggio (di Emanuela Dini) Un padre e una figlia. In scena e nella vita. Corrado Tedeschi e la figlia Camilla sono i protagonisti di “Partenza in salita”, una gradevole e affettuosa pièce sui rapporti tra un padre sessantenne e una figlia ventenne.
Lei, terrorizzata dall’idea di dover affrontare l’esame per la patente, si cimenta con marce, frizione e la temutissima “partenza in salita”, che appunto dà il titolo alla commedia; lui, padre di ritorno, dopo anni di latitanza tra tournée teatrali e susseguirsi di fidanzate coetanee della figlia, cerca di riprendersi il ruolo di genitore, improvvisandosi istruttore di guida.
Ma è fin troppo facile intuire la metafora che si nasconde dietro le istruzioni su come inserire le marce e parcheggiare, perché quello che è in gioco nell’ora e mezza di spettacolo (due tempi di 45 minuti ciascuno) è il rapporto tra padre e figlia, il cauto riscoprirsi e conoscersi – forse per la prima volta – le schermaglie tra la spavalderia che nasconde la fragilità della ragazza e il gigionismo fanfarone di un padre Peter Pan che deve imparare ancora a fare il genitore.
Il tutto, presentato con garbo, ritmo, battute scoppiettanti e una totale aderenza alla realtà dei rapporti tra figli e genitori. Alzi la mano, tra i gli ultracinquantenni, chi non si è immedesimato nel padre che fa il predicozzo sulla povertà di linguaggio dei ventenni di oggi…“Io alla tua età avevo un vocabolario di 11.000 parole, voi al giorno d’oggi ne usate sì e no 1000”, o chi non si è mai trovato a cercar di avere un minimo di conversazione con un tardo adolescente rap infagottato in felpa con cappuccio e pantaloni della tuta di tre taglie più grandi.
Per non parlare delle bugie subito smascherate, delle schermaglie tra padre e madre (ovviamente separati), della finta ruvidezza di una figlia ventenne che avrebbe voluto accanto un papà che la coccolava invece di un attore irrisolto che si guadagna da vivere facendo la pubblicità a un lassativo.
Commedia brillante, piena di gag e battute fulminanti, ironica e caustica sui vezzi e manie degli uomini “diversamente giovani”, fin troppo trasparentemente autobiografica, come viene poi dichiarato apertamente sulla ribalta, a sipario calato, dallo stesso Corrado Tedeschi, che abbraccia teneramente la figlia Camilla, emozionata fino alle lacrime.
Bravo, mirabilmente gigione e ammirevolmente autoironico lui, ma soprattutto da elogiare la giovanissima (23 anni) Camilla, che si muove con maestria, naturalezza e tanta ironia – una su tutte la strepitosa scena del tango – e tiene disinvoltamente la scena per nulla intimorita dal padre.
Anzi, quasi gliela ruba.

“PARTENZA IN SALITA”, di Gianni Clementi, con Corrado Tedeschi, Camilla Tedeschi. Regia Corrado Tedeschi, Marco Rampoldi. Teatro San Babila, repliche fino a domenica 12 maggio.