Tre anni di segni meno: nelle vendite, nel numero di titoli pubblicati (-4,2% solo nel 2013), nelle copie vendute (-4,1%, dato 2013), nei prezzi di copertina (-5,1% nel 2013) e in quello medio del venduto; segni meno nel numero di lettori (-7,6% nel 2013), che indicano poi le dimensioni del «mercato potenziale» per editori e librerie; segni meno anche nelle disponibilità economiche di chi i libri li compra e li legge. Sarà proprio questo il punto di partenza del convegno “Cosa tiene accese le stelle? Editori e lettori dopo tre anni di segni meno”, in programma venerdì, 9 maggio, alle ore 10.30 nella Sala Blu del Salone.
Un momento di riflessione organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), in collaborazione con il Salone internazionale del Libro di Torino (8-12 maggio), per fotografare il mondo del libro nel 2013 e nel primo trimestre del 2014. Non si potrà non tenere conto degli spostamenti verso l’e-commerce per il libro fisico, e di quello digitale, anche se meno di quanto ci si attendeva (ma in linea con tutti i mercati dell’Europa continentale). Oggi infatti il mercato ebook cresce in termini di titoli disponibili (63mila dal 2011), di quota di mercato (tra il 2,7% e il 3,0% riferita ai canali trade 2013) e di titoli digitali venduti («downloadati») ma con fatturati ancora modesti che non sostituiscono affatto le perdite di vendite e nei canali fisici.
Si pensava a un’uscita dal tunnel, ma si resta ancora in questo spazio grigio del lungo processo di cambiamento di regole, di processi produttivi e distributivi, di prodotti e di modi di informarsi su cosa leggere e dove comprare. Anche di un diverso modo di «utilizzare il tempo» da parte di lettori e clienti. Ma la filiera va avanti. Si rinnova nei prodotti e si internazionalizza; accoglie le opportunità che il digitale le offre, nei processi e nei prodotti. Percorre (da sola) nuove strade per la promozione della lettura e per allargare il mercato. Le librerie esplorano nuove formule (l’integrazione con il food ne è un esempio) per rispondere a un cliente che integra librerie fisiche con store on-line, letture di pagine con letture di pixel.
Sono tutti tasselli d’un cambiamento, d’una sfida per identificare le funzioni dell’editore, per renderlo unico e insostituibile, per ridefinire il suo valore.
Dopo tre anni tutti in negativo come reagirà il Salone del Libro di Torino (8-12 maggio)?
15 Aprile 2014 by