FAENZA/FORLÌ, domenica 20 novembre ► (di Andrea Bisicchia) – Senza barare, Accademia Perduta/Romagna Teatri, distingue, sempre, nelle Stagioni programmate per il Masini di Faenza, il Diego Fabbri di Forli’, il Goldoni di Bagnacavallo, il teatro di Prosa dal teatro Comico, la Danza, dalle Favole, si tratta di percorsi diversi che permettono allo spettatore di scegliere lo spettacolo che più gli aggrada.
Questo fine settimana, abbiamo visto “La felicità è un pacco”, con Vito al Masini, e “Napoletano? E famme ‘na pizza”, con Vincenzo Salemme, al Fabbri.
Abbiamo potuto, pertanto, sperimentare due forme di comicità diverse, una legata al modello romagnolo, tanto da poter parlare di una vera e propria scuola di cui, oltre Vito, fanno parte Maria Teresa Timo, Paolo Cevoli e Giacobazzi, l’altra a quello napoletano, di cui Salemme è il comico più accreditato, non solo per il suo talento, ma anche perché ha avuto, come maestro, Eduardo, nella cui compagnia si faceva ben notare accanto a Luca e a Salemme.
C’è da dire che la comicità, nei momenti di crisi della prosa, assume una sua capacità di rappresentare il presente, essendo il prodotto di un particolare momento storico e culturale, fatto di contaminazioni, di trasmigrazioni da un genere all’altro, da quello ironico e farsesco a quello grottesco e umoristico, dal “riso” in rivolta e ribelle del proprio tempo, a quello oscuro, se non drammatico, tipico dell’umorismo.
Vito ha portato in scena la storia di un commerciante dei nostri giorni, costretto a chiudere il proprio negozio di elettrodomestici, perché i suoi clienti comprano solo su Amazon e sono felici di aprire il pacco che “ride”. L’argomento riguarda la recente attualità, dato che gli acquisti, tramite Web, hanno reso la nostra vita sempre più sedentaria, incapace di reagire a un mondo dove si può ordinare di tutto, basta un click sul cellulare. Icilio, così si chiama il protagonista, non ci sta e si inventa una forma di resistenza, dopo aver chiuso il negozio e aver firmato un contratto con Amazon, che consiste nel non consegnare i pacchi, creando discredito nei confronti del datore di lavoro. Non per nulla, alla fine, durante gli applausi, si sentirà “Bella ciao”, per volere sottolineare il suo gesto resistenziale.
A questo punto, bisogna distinguere la comicità del solista, tipica di Vito, dalla comicità di complesso, tipica dello spettacolo di Salemme, ovvero il gesto comico, dal testo comico. Lo spettacolo di Vito è tutto costruito sul gesto comico, quello di Salemme sul testo comico, il primo sulla battuta pungente, il secondo su un concertato ben definito, che ha per oggetto i cliché della napoletanità, come dire che la comicità è sempre conseguenza del contesto in cui nasce, oltre che dell’attualità e delle varie forme di gergalità.
In fondo, il comico, non fa altro che rappresentare il corpo sociale del proprio tempo, spesso, di origine dialettale, o con inflessioni dialettali, tanto che la risata diventa sempre più corposa, se non coprotagonista, dato che il pubblico applaude continuamente, specie quando si trova dinanzi a figure eccentriche, accompagnate da una mimica ben coltivata.
Sono tante, oggi, le declinazioni del comico, c’è quello ribelle, quello amaro, quello un po’ sboccato, proveniente dal cabaret, dove si è fatto le ossa Vito, e c’è quello che oscilla tra la farsa scarpettiana e l’umorismo, tipico di Salemme. Un fatto è certo, i due teatri erano esauriti e il pubblico non smetteva di applaudire, dimostrando come la formula di Accademia Perduta, funzionasse perfettamente.
Info: 0543 26355 – accademiaperduta.it
TOURNÉE
“LA FELICITÀ? È UN PACCO”, con Vito:
Il 20 novembre 2022 – Teatro Comunale Walter Chiari, Cervia (RA)
Dal 28 dicembre 2022 all’1 gennaio 2023 – Teatro delle Celebrazioni, Bologna
21 febbraio 2023 – Teatro Borgatti, Cento (FE)
7 marzo 2023 – Teatro Dragoni, Meldola (FC)
4 aprile 2023 – Teatro Manzoni, Milano
5 maggio 2023 – Teatro Fanin, San Giovanni in Persiceto (BO)
“NAPOLETANO? E FAMMI ‘NA PIZZA”, con Vincenzo Salemme:
Dal 25 al 27 novembre 2022 – Teatro delle Celebrazioni, Bologna
Dall’1 al 4 dicembre 2022 – Teatro Verdi, Firenze
Dal 13 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023 – Teatro Manzoni, Milano
Dal 13 al 29 gennaio 2023 – Teatro Olimpico, Roma