MONZA, venerdì 31 ottobre
(di Carla Maria Casanova) Tre buoni motivi per sospendere qualsiasi cosa stiate facendo, compresa questa lettura, e dirigervi con ogni mezzo (auto, treno, MM, pullman, motorino, bicicletta) a Monza, Villa Reale. Il primo motivo è la Villa Reale stessa, recentemente restaurata (dopo anni di sapientissimo lavoro) e la quale, altro che Caserta (che cade in rovina) o Versailles (sì, più fastosa ma non paragonabile alla rigorosa eleganza delle linee del Piermarini)!
Villa Reale di Monza, con quel parco immenso dalle fiabesche fughe prospettiche, è da visitare al più presto (ho inoltrato petizione perché venga imposto ai visitatori l’uso della pantofole sui pavimenti di legno a intarsio del piano nobile, altrimenti tra un anno siamo daccapo).
Secondo e attuale motivo è la mostra fotografica di Steve Mc Curry “Oltre lo sguardo” realizzata da Civita e SudEst75 (dura fino al 6 aprile, ma il tempo passa presto). Sono 150 megapannelli sparsi per tutto il piano nobile della Reggia.
Steve Mc Curry, nato a Philadelphia nel 1950, è l’autore di quel celeberrimo viso di bambina afghana, occhi verdi, sguardo torvo, diventata una icona del mondo della fotografia. È uno degli scatti in mostra. Gli altri 149 sono, se possibile, ancora più avvincenti. Mc Curry ha percorso tutto il mondo, privilegiando sempre l’uomo. Il suo sguardo e “oltre”. Le immagini, ritratti o situazioni, scavano nel profondo e, scontata la perfezione tecnica, raccontano momenti e persone indimenticabili.
Dice Steve: “E’ anche questione di fortuna. E poi bisogna assicurarsi un team di collaboratori perfetto: interprete, autista, guida. In certi Paesi, una parola o un gesto sbagliato può costarti la vita”. Certo è stata fortuna, per lui sempre in giro per il mondo, essere a New York l’11 settembre 2001 (non esiste immagine dell’attacco alle Towers impressionante come le sue), ma i reportages realizzati da Mc Curry in India, Afghanistan, Cambogia, Birmania, Africa… più che fortuna sono arte pura. Una mostra così, andava presentata in un certo modo. È questo il terzo (secondo? primo?) motivo di attrazione: le strutture impensabili di Biba Giacchetti e Peter Bottazzi, che portano dentro alle immagini ed esaltano prospettive, scorci, porte, finestre, camini di Villa Reale.
A dire di più, si rischia di sminuire.
Le immagini più belle: sul Calendario Lavazza 2015, realizzato grazie a Slow Food, in vendita al book shop.
Villa Reale di Monza: da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 19. Biglietto intero € 12. Riduzioni varie. Info e prenotazioni:
tel 199 151140
www.mostrastevemccurry.it