MILANO, domenica 28 dicembre ●
(di Emanuela Dini) Circo, danza, musica, poesia, pittura e acrobazie. C’è di tutto, con un filo conduttore di elegante surrealismo e raffinatezza cromatica in La verità, spettacolo sognante e magicamente festoso in scena al Piccolo Teatro Strehler, scritto e diretto dal regista, autore e coreografo svizzero Daniele Finzi Pasca (classe 1964, autore, tra le tante sue creazioni, anche della cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di Torino del 2006).
Uno spettacolo che nasce come una fiaba, quando due anni fa, proprio la vigilia di Natale, una Fondazione d’arte europea propone a Daniele Finzi Pasca (presente in platea la sera della prima milanese, emozionato e soddisfatto. “Siamo qui, al Piccolo, meglio di così….”) di utilizzare un telone-fondale dipinto da Salvador Dalì (1904-1989) negli anni ’40, a New York, per una versione surreale del Tristano e Isotta di Richard Wagner e rimasto inutilizzato e dimenticato fino al 2010.
E quel fondale -“Un vero Dalì di 9 metri per 15 metri, tutti penseranno che sia una copia, ma è autentico e bello da togliere il fiato” spiega Finzi Pasca- fa da filo conduttore e ispirazione per tutto lo spettacolo.
A partire dall’emozionante danza-corrida sulle stampelle e col muso di toro su un carretto, per proseguire poi con situazioni surreali e giochi di luce con corpi giganteschi e deformati, equilibri impossibili su scale sospese, acrobazie da togliere il fiato, grotteschi ballerini maschi in tutù e piume di struzzo, danze tribali con tamburi e bastoni, intervalli di clownerie con costumi improbabili e copricapi da divinità egizie tempestati di strass.
Uno spettacolo dove la componente circense presentata con poesia e eleganza (sulla scia del Cirque du Soleil) lascia a bocca aperta: acrobazie al limite dell’impossibile, danze di trapezisti appesi con le dita dei piedi a strutture ondeggianti, contorsionisti stupefacenti in equilibrio su una stampella appoggiata su un pianoforte, momenti di autentica poesia come la danza col manichino, e divertente bravura come i virtuosismi dei giocolieri con le palline.
Su tutte, la suggestiva e commovente scena-clou della danza coi nastri (con un acrobata contorsionista che esegue numeri mozzafiato avvitandosi sui nastri appeso a testa in giù…), su un fondale bianco-paradiso col contorno di giganteschi soffioni e una musica che si richiama al Tristano e Isotta di Wagner.
Due ore (più intervallo di 20 minuti) di danza e acrobazie, con siparietti che richiamano gli artisti di strada o le gag dei trasformisti, pubblico entusiasta ed eterogeneo che applaude a scena aperta, e le parole di Salvador Dalì a spiegare la magia del teatro: “La verità è tutto quello che abbiamo sognato, che abbiamo vissuto, che abbiamo inventato, tutto quello che fa parte dei nostri ricordi”.
“La verità”, scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca. Al Piccolo Teatro Strehler, Largo Greppi 1, Milano – Repliche fino a domenica 11 gennaio.
Sono programmate visite guidate al Fondale di Salvador Dalì: sabato 3 gennaio 2015; domenica 4 gennaio; domenica 11 gennaio, ore 11. Durata 30 minuti circa. Ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti disponibili, con prenotazione alla biglietteria telefonica del Piccolo Teatro 848.800.304.