MILANO, sabato 1 novembre
E’ morto, la notte scorsa a Milano, Renato Sellani, pianista e compositore, figura di spicco del jazz italiano, una delle maggiori figure e memoria storica del jazz italiano. Nato nel 1926 a Senigallia, ha suonato con alcuni dei più grandi artisti del mondo, da Billie Holiday a Chet Baker (che lo scelse come pianista per l’incisione dell’album “Chet Baker in Milan” cui seguì una tournée) fino a Lee Konitz. È stato tra i protagonisti più assidui di Umbria Jazz. Particolarmente legato alla città di Milano, dove è arrivato nel 1958 invitato dall’amico Franco Cerri, quando, all’epoca Milano era il crocevia di tutti i più importanti jazzisti americani. In quel periodo Sellani è nel quintetto di Basso e Valdambrini. Autore di musiche di scena, negli anni Settanta ha lavorato al Piccolo Teatro (autore delle musiche di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, per la regia di Walter Pagliaro) e “Il signor Puntila e il suo servo Matti” di Brecht per lo Stabile di Torino. Anche Tino Buazzelli lo volle per parecchi suoi spettacoli. Da poco è uscito l’album “Glad there is you”, per l’etichetta Ponderosa Music&Art, in cui il musicista ha ripercorso i brani più significativi della sua lunga carriera.
È morto Renato Sellani, pianista e compositore, protagonista e memoria storica del jazz italiano
1 Novembre 2014 by