(di Paolo A. Paganini) Il teatro ama il giallo. Difficile da gestire. Questione di tempi, di tensione emotiva, di luci, di musiche, di atmosfere. E, soprattutto, è un genere che deve tener conto del giudizio inesorabile degli appassionati (limite fanatismo) lettori di polizieschi, thriller, gialli ecc. Ma quando, in teatro, funziona, il pubblico rimane inchiodato alle poltrone e non fiata dal piacere.
Come ora avviene puntualmente, al Teatro Manzoni di Milano (via Manzoni, 42), con “Trappola mortale” (1978), di Ira Levin, scrittore statunitense che conosce il mestiere (vedi “Rosemary’s Baby”, dal romanzo al grande schermo in un film da incubo firmato Polanski). La “Trappola” già ebbe felice trasposizione filmica nell’82 con Michael Caine e Christopher Reeve, regia Lumet. Ora, con la regia di Ennio Coltorti (che già lo portò in scena cinque lustri fa, con Paolo Ferrari, traduzione di Gigi Lunari), ritorna in un’interpretazione di grande professionalità, con Corrado Tedeschi, Ettore Bassi e Miriam Mesturino (che brava!).
Della storia, che ci guarderemo bene dal raccontare, almeno a sommi capi faremo accenno. Uno scrittore di gialli, ormai prosciugato d’ogni inventiva, si aggrappa all’idea di appropriarsi dell’eccezionale manoscritto d’un giovane allievo di originale abilità, e così rilanciarsi sul mercato… dopo, ovviamente, aver tolto di mezzo il malcapitato allievo (e la moglie, complice o vittima?)…
Basta. Troppo facile intuire come andrà a finire? Non peccate di presunzione. In due tempi d’un paio d’ore con un intervallo, a quadri di crescente climax, il giallo promette e mantiene inaspettati colpi di scena, fino alla soluzione finale, quando tutto si risolve, anche senza l’intervento del solito commissario. E anche questa è una bella trovata.
La coppia Tedeschi/Bassi, maestro/allievo, funziona, come si diceva, nel giusto rispetto dei tempi e della tensione emotiva, con luci musiche e atmosfere appropriate, e quando… Beh, andatelo a vedere. Si replica fino a domenica 25 maggio. E così si conclude la stagione anche del Manzoni.
E, per finire, il giallo mozzafiato “Trappola mortale”, di Ira Levin, con Corrado Tedeschi ed Ettore Bassi
9 Maggio 2014 by