VENEZIA, sabato 27 giugno – Con la stagione 2015/2016, il Teatro Stabile del Veneto, con la qualifica di Teatro Nazionale, ha creato “una rete capace di far crescere una sempre più vasta comunità teatrale nella regione Veneto. Un risultato che premia un progetto culturale di indubbia qualità e una strategia d’azione fortemente radicata nel territorio”, ha ricordato Angelo Tabaro, presidente dello Stabile veneto.
Il cartellone della prossima stagione 2015/16 prevede infatti 35 titoli tra produzioni e ospitalità, per un totale di 216 spettacoli sui tre palcoscenici del Verdi di Padova, del Goldoni di Venezia e del Nuovo di Verona, con una offerta diversificata per i pubblici delle tre sedi.
Nucleo della stagione sono le 6 nuove produzioni del Teatro Stabile del Veneto, articolate in due filoni principali:
PAROLE CONTEMPORANEE con autori e temi contemporanei: il primo appuntamento è con il testo di Natalino Balasso: La Cativìssima – Epopea di Toni Sartana, una rivisitazione dell’Ubu Re di Jarry in dialetto veneto, un ritratto spietato del presente (tra gli interpreti: Francesca Botti, Marta Dalla Via, Andrea Pennacchi, Silvia Piovan e Stefano Scandaletti). David è morto, la nuova produzione di Babilonia Teatri, un progetto originale che esalta l’unicità del linguaggio dei due autori-registi Enrico Castellani e Valeria Raimondi; un testo che si prende gioco di una società che ha smarrito i suoi punti di riferimento. La relazione tra teatro e spiritualità è il fulcro de Il testamento di Maria, dell’irlandese Colm Tóibín, testo che ripercorre gli ultimi giorni della Madre di Gesù evidenziandone il lato umano: protagonista Michela Cescon, nella regia curata da Marco Tullio Giordana. Chiude il percorso Smith & Wesson, nuovo lavoro teatrale di Alessandro Baricco, interpretato da un inedito Natalino Balasso, affiancato dal premio UBU Fausto Russo Alesi per la regia di Gabriele Vacis.
ISPIRAZIONE CLASSICA. Sarà in cartellone l’allestimento de I Rusteghi, di Carlo Goldoni, con la regia di Giuseppe Emiliani (in programma anche, dal 9 al 14 luglio; al Teatro Romano di Verona nell’ambito dell’Estate Teatrale Veronese). Nel cartellone dello Stabile anche un testo simbolo di Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari, adattato alle scene da Paolo Valerio.
Oltre agli allestimenti firmati dal Teatro Stabile le Stagioni dei tre teatri veneti ospiteranno una variegata proposta di storie e linguaggi teatrali, sempre con particolare attenzione alla vitalità della drammaturgia contemporanea, soprattutto italiana.
In linea con il progetto Parole Contemporanee sono previsti autori e protagonisti del teatro italiano ed internazionale. In cartellone: Cristiana Morganti, per anni allo storico Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, che metterà in scena il teatro-danza Jessica and me; Simone Cristicchi, con Magazzino 18, diretto da Antonio Calenda racconterà l’esodo dei profughi istriani; Father and son, tratto da Michele Serra, con Claudio Bisio, diretto da Giorgio Gallione, che tratterà un emblematico rapporto padre/figlio; Silvio Orlando, affiancato da Marina Massironi e Roberto Citran, porterà in scena un suo vecchio successo, La Scuola, di Domenico Starnone, diretto da Daniele Luchetti. Il mondo non mi deve nulla di Massimo Carlotto, un noir, interpretato da Pamela Villoresi e Claudio Casadio, diretti da Francesco Zecca. Pascal Rambert, autore e regista francese, presenterà la versione italiana del suo La prova, con Anna Della Rosa, Luca Lazzareschi e Laura Marinoni (tutti premi UBU). Sarà poi il turno di Arturo Cirillo che metterà in scena il capolavoro di Edward Albee, Chi ha paura di Virginia Woolf? Il programma stagionale proseguirà con una libera riscrittura dell’opera di Mérimée, curata da Enzo Moscato, Carmen, con Iaia Forte, regia di Mario Martone, musiche ispirate a Bizet, eseguite dal vivo dall’Orchestra di Piazza Vittorio. Sebastiano Lo Monaco darà vita a L’Ulisse tratto dai romanzi di Valerio Massimo Manfredi, nell’adattamento teatrale di Francesco Niccolini. E poi Le sorelle Macaluso di Emma Dante, Premio UBU come miglior regia e spettacolo dell’anno 2014.
Non mancheranno grandi spettacoli di Ispirazione Classica: Stefano Accorsi sarà protagonista di Decameron di Boccaccio per l’adattamento e la regia di Marco Baliani; Don Giovanni con Alessandro Preziosi, regista e interprete principale. Franco Branciaroli porterà Enrico IV di Luigi Pirandello. Nancy Brilli sarà protagonista de La bisbetica domata di William Shakespeare, tradotto e adattato da Stefania Bertola con la regia di Cristina Pezzoli.Un altro grande del teatro europeo, Anton Cechov, sarà messo in scena da Carmelo Rifici con Gabbiano. Quindi un doppio appuntamento con Arthur Schnitzler: Scandalo interpretato da Stefania Rocca per la regia di Franco Però, e Doppio sogno, adattato e diretto da Giancarlo Marinelli. Danza macabra, di Strindberg, sarà interpretato da Adriana Asti in una delle ultime regie firmate da Luca Ronconi.
Infine, per ricordare i 400 anni della morte di William Shakespeare, lo Stabile ospiterà Il racconto d’inverno, di Declan Donnellan (fuori abbonamento, versione originale inglese con sopratitoli).
E per la prossima stagione il Teatro Stabile del Veneto sarà presente sui palcoscenici di tre città: Padova, Venezia e Verona
27 Giugno 2015 by