E siccome dicono che Shakespeare fosse siciliano, ecco, al Teatro Libero, “Sugnu o non sugnu” di Francesca Vitale

12841348_10206331139090613_6972065354130674520_oMILANO, giovedì 10 marzo – Al Teatro Libero di Milano continua la rassegna Palco Off – Autori, attori, storie di Sicilia. In occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare il 18, 19 e 20 marzo sarà la volta di “Sugnu o non sugnu – Una notte insonne in casa Shakespeare”, un nuovo spettacolo scritto ed interpretato da Francesca Vitale, anche direttrice artistica dell’Associazione La Memoria del Teatro e di Palco Off. Al suo fianco Francesco Foti. La regia è firmata da un altro siciliano, Nicola Alberto Orofino, diplomato alla scuola del Piccolo Teatro, che vanta prestigiose collaborazioni. Protagonisti di questa commedia sono Anne Hathaway e il marito William Shakespeare, i quali, dialogando durante una notte insonne, sveleranno le vere origini del Bardo… Perché Shakespeare – sostengono alcuni – era siciliano!
Le origini di Shakespeare sono cosa difficile da ricostruire“, spiega tra l’altro Francesca Vitale. “E come sostengono alcuni illuminati, per la verità la cosa è di poca rilevanza. Al di là della legittima intransigenza inglese, vero è che Shakespeare rimane Shakespeare chiunque sia stato veramente, ovunque sia nato, uno, trino o molteplice che sia stato. A quel punto mi è sembrato che ogni possibilità fosse percorribile. E allora?
Allora, immaginiamo che un certo Michelangelo Florio nasca a Messina, nella Sicilia spagnola e cattolica del ‘500 assillata dall’Inquisizione: avendo un papà calvinista praticante deve fuggire con la sua famiglia per non cadere vittima delle torture inflitte dal sistema. Michelangelo, così, comincia un’odissea che lo costringe a girare larga parte d’Italia (Treviso, Venezia, Padova e Mantova) ma anche Danimarca e Austria. Poi, alla fine, l’Inghilterra. Ove Michelangelo porta con sé le tradizioni, gli umori, la cultura ed i profumi della Sicilia. Essendo comunque prudente celare le sue origini, Michelangelo Florio assume il nome di William Shakespeare, traducendo alla lettera il nome di sua madre Guglielma Crollalanza. Sugnu o non Sugnu è dunque l’isola come metafora
E poi c’è Anne. Anne Hathaway, inglese purosangue, che a ventisei anni sposa un siciliano, focoso quanto lei e più giovane di otto anni. Anne è donna che non ha mezzi termini, si infuria perché Michelangelo ha messo in scena, trasfigurandola, tutta la loro vita; chissà se poi ha davvero ragione di essere così arrabbiata con lui, considerato che  contribuisce da subito al successo di Michelangelo, aiutandolo, i primi tempi, a tradurre in inglese“…
Come ogni spettacolo della rassegna Palco Off, Sugnu o non sugnu sarà preceduto, mezz’ora prima dell’inizio, da una degustazione di prodotti tipici siciliani e dalla proiezione di liberi pensieri sulla Sicilia. Dopo la performance si terrà invece un incontro con gli artisti.

“SUGNU O NON SUGNU – “Una notte insonne in casa Shakespeare”, di e con Francesca Vitale e con Francesco Foti. Regia Nicola Alberto Orofino. Movimenti mimici Leda Lojodice, scene Carmelo Lombardo, costumi Rosy Bellomia. Da venerdì 18 a domenica 20 marzo – Al Teatro Libero, Via Savona, 10 – Milano