Eschilo in Oklahoma: gli odiosi segreti della grande famiglia di Meryl Streep

Meryl Streep e Julia Roberts in una scena de “I Segreti di Osage County”, di John Wells

Meryl Streep e Julia Roberts in una scena de “I Segreti di Osage County”, di John Wells

(di Paolo Calcagno) Metti una sera a cena: Meryl Streep con Julia Roberts, Margo Martindale, Ewan McGregor, Dermot Mulroney, Julianne Nicholson, Juliette Lewis, Abigail Breslin, Benedict Cumberbatch, Chris Cooper. È il cast stellare, ricco di premi Oscar, de “I segreti di Osage County”, diretto da John Wells nella scena madre del film, la cena che riunisce l’intera famiglia Weston nella casa di origine, nel Midwest, in seguito al suicidio del capofamiglia. La scomparsa del personaggio interpretato da Sam Shepard è la circostanza che riunisce nella casa la vedova Meryl Streep, le tre figlie, Julia Roberts, Juliette Lewis, Julianne Nicholson, la sorella della dispotica matriarca, Margò Martindale, e i relativi mariti, ridotti al ruolo di ininfluenti accompagnatori, Chris Cooper ed Ewan McGregor, così come il fidanzato della Lewis, Dermot Mulroney.
Nel film, tratto dall’omonima pièce teatrale, scritta dal premio Pulitzer Tracy Letts e vincitrice di 5 Tony Awards (gli Oscar del Teatro), la riunione conviviale della grande famiglia è una sorta di resa dei conti, amara e surreale, di rancori e accuse rimasti in sospeso dal tempo in cui le figlie vivevano ancora con i genitori, intrecciando rapporti non facili e, persino, difficilissimi nei confronti della madre. Una dura amarezza stampata sul volto, persino imbruttita, Julia Roberts tiene testa alla prepotente bravura di Meryl Streep nel progressivo sfilacciamento della formale pace familiare, via via che i segreti più bui saltano fuori, precipitati dal crollo delle ipocrisie su cui poggiava una finta convivenza di comodo. Fra accuse spietate e rivelazioni crudeli, in un ambiente dove tutti abbaiano contro tutti, assistiamo alla demolizione irrimediabile dell’armonia della famiglia.
Prende, così, forma uno scenario da Eschilo in Oklahoma, dove ogni sofferenza genera altre sofferenze, fino a investire tutti i membri di quella famiglia di Osage County, immergendoli in un bagno di dolore da tragedia greca che non risparmia niente e nessuno.
Irresistibilmente istrionica fin dalle prime scene del film, Meryl Streep con il nevrotico e perfido ritratto della matriarca ci regala un’altra perla recitativa che l’ha già condotta alla diciottesima nomination e che potrebbe farle conquistare il quarto Oscar della sua carriera. Ma è tutto il cast a offrire una prova superlativa nello sfascio dei sentimenti e della ragione dei vari personaggi del film. In particolare, spicca l’interpretazione di Julia Roberts in un ruolo che l’ha già portata in lizza per l’Oscar (sarebbe il secondo dopo quello ricevuto nel 2000 per “Erin brockovich – Forte come la verità”) alla migliore attrice non protagonista. Un ruolo che potrebbe segnare una svolta nella sua carriera: dopo essere stata per oltre vent’anni la “fidanzata d’America”, probabilmente, Julia Roberts ha sentito il bisogno di cambiare registro per la sua raggiunta maturità, anagrafica e artistica. Vederla con le rughe, qualche capello bianco, truccata perché sembri bruttina e appesantita grazie a dei cuscini sui fianchi, per tanti, forse, sarà uno shock. Ma ora l’incantevole e mitica protagonista di “Pretty Woman” sa di aver dimostrato di essere pronta anche per ruoli che non puntino esclusivamente sul suo abbagliante fascino.

“I Segreti di Osage County”, di John Wells, con Meryl Streep, Julia Roberts. Stati Uniti, 2013.