Faenza, Bagnacavallo, Forlì, Cervia, Brisighella. L’estiva di Accademia Perduta/ Romagna Teatri (13 luglio-fine agosto)

(di Andrea Bisicchia) Come in altre regioni d’Italia, anche la Bassa Romagna vanta la sua stagione estiva all’insegna di due motti: “Torniamo ad applaudire” e “Ritorniamo a divertirci”, proposta da Accademia Perduta/ Romagna Teatri. Il direttore Ruggero Sintoni, anche se soddisfatto della programmazione, non nasconde di essere molto in ansia per ciò che potrà accadere in Autunno, tanto che, come Presidente dell’Agis regionale, ha più volte esortato Stefano Bonaccini e l’assessore Manuela Rondini, perché possano fare pressione presso il governo centrale per avere delle sicurezze almeno sulle date di riapertura dei teatri al chiuso, visto che la situazione è alquanto faticosa e visto che, il settore cultura, oltre che un impatto artistico, rappresenta un impatto economico.
Il “torneremo ad applaudire” vuol dire anche questo, oltre che essere un gesto di attenzione nei confronti della comunità romagnola.
La Stagione ha inizio il 13 luglio a Faenza, il 14 a Bagnacavallo, il 23 a Forlì, l’1 agosto a Cervia.
La cosa più importante delle varie stagioni estive che vengono realizzate in tutta Italia, è da ricercare nel fatto che il teatro si è finalmente liberato dalle piattaforme digitali, recuperando il palcoscenico, sua sede ideale. Niente più streaming, ma il pubblico che ritorna a contatto con gli attori e, magari, con spazi inusitati, come le Piazze, i Chiostri, i Castelli, le Serre, i Giardini, i teatri antichi, come accadeva per la teatralità diffusa durante il Medio Evo.
La Stagione di Faenza sarà realizzata nel “Salotto” open air di Piazza Nenni, quella di Bagnacavallo nel Chiostro cinquecentesco di San Francesco, un complesso monumentale tra i più belli d’Italia, quella di Forlì nell’Arena San Domenico e quella di Cervia allo “Stadio dei Pini”, trasformato in Arena.
Merita una particolare segnalazione la Rassegna del Teatro Ragazzi, con ingresso gratuito, nel meraviglioso borgo di Brisighella.
Il calendario propone una pluralità di generi, dal teatro comico alla prosa, alla danza, alla Stand Up Comedy, mentre i nomi degli attori sono alquanto noti: da Claudio Bisio a Gigio Alberti, da Vito a Max Giusti, da Paolo Cevoli ad Alessandro Fullin, da Davide Enia a Maurizio Lastrico, da Debora Villa a Maria Pia Timo.
I generi utilizzati sono quelli del monologo, della narrazione orale, della lettura- spettacolo, della danza, generi che si adattano sia al teatro comico, coniugato nella molteplicità delle sue forme, che vanno dalla satira al grottesco, sia al teatro di impegno civile.
Argomenti che riguardano le storie della Romagna, le radici della maschera emiliana, con donne e uomini padani, legati alla terra e al buon cibo, sono raccolti da Vito che porta in scena l’universo surreale della Bassa che piaceva tanto a Zavattini, mentre Maria Pia Timo, molto amata dal pubblico, per la sua particolare comicità, si intrattiene sulla pausa forzata della quarantena, vissuta dalle donne romagnole, loro così attive, costrette a essere bloccate in casa. C’è anche un recupero della commedia romagnola, dovuto alla Compagnia di Arturo Parmiani, con un testo, in dialetto, dalla comicità travolgente.
Non mancheranno i concerti. affidati alla Accademia Bizantina di Bagnacavallo, nota in tutto il mondo.

Il costo dei biglietti varia da 5 a 15 euro, si potrà prenotare on line, ma anche comprare i biglietti direttamente al botteghino. I posti sono da tre, per le famiglie, da due per le coppie, da uno per i singoli. Saranno rispettati i distanziamenti e indicati i percorsi di entrata e uscita.