Filodrammatici per diletto? Sì, ma come professionisti. Con alle spalle 220 anni di storia. Grandi celebrazioni in arrivo

28.6 16 collage filodramm.MILANO, martedì 28 giugno ► (a cura di Paolo A. Paganini) Alcuni teatri di Milano mi sono particolarmente cari. Per motivi affettivi.
Come il Salone Pier Lombardo, poi Teatro “Franco Parenti”, perché l’ho visto nascere.
Come il Teatro Uomo, con le sue travagliate e gloriose vicende (nato sul finire degli anni 60 nella sede parrocchiale del Cineteatro Ticinese, in Corso Manusardi, poi si trasferisce al Cinema Adriano, poi ancora al Teatro di Porta Romana).
Come il Teatro dell’Elfo, passato dal Menotti al Puccini…
Dietro questi teatri scorrono intrecciate correnti di nomi, di celebri debutti, di storici apostoli dello spettacolo.
Nel novero entra di autorità lo storico Teatro Filodrammatici, uno dei più antichi di Milano, nato nel 1798, come prosecuzione di quel “Teatro Patriottico” del 1776, dopo l’arrivo di Napoleone.
Il Teatro Filodrammatici, con la sua annessa Accademia, fucina di celeberrimi attori, diretta da Esperia Sperani, cominciai a frequentarlo all’inizi degli anni 70, quando venne ricostruito dalle macerie della guerra. Qui, mi feci amici carissimi, da Paride Calonghi a Riccardo Pradella, a Gianni Quillico. Qui conobbi l’indimenticato regista e amico, Mario Morini, con il quale tentammo, tuti insieme, di stendere un primo contratto sindacale degli attori…
Il Filodrammatici ora compie la veneranda età di 220 anni e, con la prossima stagione 2016/17, si prepara a celebrare questo evento di longevità con adeguati festeggiamenti e debutti importanti. Come se finora avesse fatto diversamente! In realtà, tra classici e contemporanei, italiani e stranieri, questo teatro è sempre stato un inquieto vulcano di novità e sperimentazioni.
Tra ottobre e dicembre prossimi, l’Accademia dei Filodrammatici sta già preparando quattro eventi speciali per festeggiare i suoi 220 anni di storia.
Intanto, i direttori artistici Bruno Fornasari e Tommaso Amadio (insieme con la direzione organizzativa di Marina Gualandi), della loro storia e del cartellone presentato dicono:
“220 anni durante i quali la prestigiosa istituzione come Teatro e come Accademia, rimanendo fedele alla sua vocazione pedagogica, ha saputo aprirsi a nuovi corsi storici, ultimo dei quali la decisione di assumere il ruolo di ente promotore anche del Teatro di sua proprietà, trasformandolo in un centro di produzione e diffusione di drammaturgia contemporanea con una forte attenzione ai nuovi linguaggi del presente.
“220 anni da quel 7 luglio 1796, quando i cittadini milanesi Bernardoni e Giusti, rappresentanti di un gruppo di giovani borghesi, ricevono l’autorizzazione ufficiale alla loro attività di dilettanti drammatici, fondando il Teatro Patriottico.
“220 anni dopo, l’Accademia dei Filodrammatici è ancora la continuazione ideale e pratica di un modello appassionato di fare teatro e insegnare a fare teatro alle nuove generazioni. Ma se oggi dilettanti e filodrammatici sono sinonimo di amatorialità più che di gioco e passione, nella stagione 2016/17 del Teatro Filodrammatici, in continuità con lo spirito che ha animato la fondazione dell’Accademia, saremo tutti orgogliosamente, dilettanti e filodrammatici per professione…
“Quindi anche stavolta ci siamo messi con metodo a parlare dell’oggi, a cercare nuove storie che ci facciano appassionare al dibattito politico, emotivo ed etico di cui l’attualità delle cronache non può che restituire un aspetto superficiale e sensazionalistico. Abbiamo costruito una stagione di drammaturgia contemporanea che accanto ad autori stranieri come John Hodge, Annie Baker, passando per il catalano Josep Maria Miro Coramina fino ad arrivare al cinese Guo Shixing, avrà anche una folta rappresentanza di drammaturghi contemporanei italiani, frutto di una rinnovata vivacità della nostra drammaturgia che, mai come in questo momento, guarda al teatro come ad uno dei luoghi prediletti per raccontare la contemporaneità e le sue contraddizioni. Oltre al direttore artistico Bruno Fornasari, si alterneranno sul nostro palco voci come Magdalena Barile, Renato Gabrielli, Ermanno Bencivenga e Alessandro Baricco, con qualche “fuoripista” inaspettato, quanto graditissimo, rappresentato dal Fantasma di Canterville di Oscar Wilde per la lettura di Ferdinando Bruni, lo Shakespeare del duo Sarti/Storti per poi finire con il nostro, ormai di casa, Paolo Nani…”

Per maggiori e dettagliate informazioni:
Teatro Filodrammatici di Milano – Via dei Filodrammatici, 1 – 20121 Milano
02.36727550
www.teatrofilodrammatici.eu