Fuori la lingua / Ehi, chi ha allungato le mani sulle susine?

foto(di Paolo A. Paganini) Visto quest’anno sui cartellini di alcuni mercati della frutta e nei supermercati: “PRUGNE ALLUNGATE”. Vuol forse dire che, prima, erano corte, le prugne, e poi qualcuno s’è preso la briga di tirarle, di strattonarle, di allungarle? Come quando si porta dal sarto un vestito troppo corto. Il sarto tira giù il risvolto, e allunga maniche, calzoni e gonne. O come quando, metaforicamente, si dice che si allungano gli orecchi per ascoltare meglio; oppure si allunga la mano per chiedere la carità (ma si allungano le mani anche per rubare). E se si è a tavola, può capitare che qualcuno ti chieda di “allungargli” il pepe! E quante volte si è allungato il vino con l’acqua o si è allungato il brodo? E ci meraviglieremo se a un villano maleducato screanzato rompipalle qualcuno gli “allunga” un manrovescio?… Insomma, gli allungamenti li trovi in tante salse, ma mai tra la frutta al mercato con tanto di esplicativo cartello: “prugne allungate”. Eppoi, a buttarla in soldoni, costano di più le “prugne allungate” (che hanno avuto bisogno della manodopera – con quello che costa – per “allungarle”) o le “prugne corte”, alle quali ci ha pensato solo madre natura?
Un altro vezzo dello snobismo estivo da parte degli annunciatori radiotelevisivi: l’abuso del sintagma “… di sempre”. In morte di Lauren Bacall: “L’attrice più affascinante di sempre”, o, ancora, il corridore più veloce di sempre; l’estate più fredda di sempre, e ancora: la Range Rover più potente di sempre, la classifica dei film più belli di sempre. Ah, la maledetta schiavitù di mode e modi! Nessuno perderebbe la dignità o il rispetto delle umane genti se si limitasse a dire: l’attrice più affascinante della sua epoca; Il corridore più veloce della storia; l’estate più fredda del secolo, oppure (divina semplicità): la Range Rover più potente, e basta; e ancora: la classifica dei film più belli. Punto.