Gadda, documentarista dei particolari. Ma le sue meticolose cronache teatrali diventano magistrali lezioni di scrittura

(di Andrea Bisicchia) Il volume di Carlo Emilio Gadda: “Divagazioni e garbuglio”, Adelphi, raccoglie, in forma tematica, testi che Dante Isella aveva assemblato, in forma cronologica, in: “Saggi, Giornali, Favole” edito da Garzanti. Questa nuova versione è curata da Liliana Orlando, che ha ulteriormente arricchito con Note al Testo e con delle schede indispensabili per collocare storicamente i saggi dispersi. Il volume si inserisce nella pubblicazione dell’Opera omnia, di cui sono già usciti ben sedici titoli.
I testi sono stati raccolti con titoli dovuti alla curatrice, tipo: “Conforti di poesia” che riprende il discorso pronunziato da Gadda in occasione del premio Le Grazie, consegnato ad Alessandro Parronchi, oppure, “La battaglia dei topi e delle rane”, “Il cetriolo di Crivelli”, “La cena delle beffe”, “Palombari sull’Alpe”, “Divagazioni e garbuglio”. Alcuni saggi sono alquanto noti, come “Apologia manzoniana”, scritto per Solaria nel 1927, “La Scapigliatura milanese”, scritto, nel 1949, per “L’Illustrazione Italiana”, diretta da Treves, “Montale e l’uomo mistico” pubblicato, nel 1943, sul “Tempo”, “Catullo – Quasimodo”, scritto nel 1945, su “Il Mondo”, e tanti altri.
A dire il vero, vorremmo soffermarci sulle Cronache teatrali, pochissimo conosciute, che sono dei veri e propri saggi e che, in questa edizione, ne sono state raccolte soltanto cinque che evidenziano, però, il modo di accostarsi di Gadda al palcoscenico. Mancano “L’angelo accusatore” di Guglielmo Giannini, con un Ruggero Ruggeri di ben 81 anni, “Amleto” con Gassman, regia di Squarzina, “La Celestina” etc.
Le recensioni-saggio sono: “La cena delle beffe”, con Amedeo Nazzari e Rossano Brazzi, vista al Teatro Verdi di Firenze e apparsa sul Mondo nel 1945, “La vivandiera”, ovvero “Madre Coraggio”, regia di Luciano Lucignani, apparsa nel 1952, sul settimanale “ Il Giovedi”, diretto da Vigorelli, “Le tre sorelle” e “La locandiera”, con le regie di Luchino Visconti, 1953, al Teatro Argentina con cast straordinari : Sarah Ferrati, Rina Morelli, Memo Benassi, Paolo Stoppa, Gianrico Tedeschi, Marcello Mastroianni, Rossella Falk, Giorgio De Lullo, “La Mandragola” del 1954, al Teatro delle Arti, regia di Marcello Pagliaro, con Tofano, Giovanpietro, Pierfederici, Ave Ninchi e Franca Maresa.
Gadda prende come pretesto lo spettacolo, per fare uso di ampie divagazioni che riguardano le ubicazioni dei teatri, dei palchi, vere e proprie “cellette”, come quelle del Teatro Verdi di Firenze, dove era difficile, per un uomo alto e voluminoso come lui, potere allungare il collo, si intrattiene anche sulla storia dell’architettura del Teatro dei Satiri, dove si rappresentava “Madre Coraggio”, intrattenendo il lettore anche sulla descrizione dei cornicioni pericolanti. Insomma, non si limitava a raccontarci le trame, come facevano Renato Simoni o Silvio D’Amico, ma non tralasciava di riferirci persino sui Quaderni di sala, come quello curato da Paolo Chiarini per Brecht o quello per “Le tre sorelle” di cui riporta persino il costo: lire trecento. Non tralascia le interpretazioni degli attori, né il valore delle regie di Visconti (che difende dalle accuse subite a Venezia per una “Locandiera” fin troppo moderna), di cui ricorda la disciplina e le capacità infinite nella penetrazione dei testi.
Gadda aveva capito che la regia era un linguaggio particolare, diverso da quello testuale e che se, delle volte, andava contro il testo, non era per “brama del nuovo a ogni costo. Anzi, un modo di leggere può essere un migliore modo di comprendere”.
Potrebbe essere una ottima lezione per tanti giovani d’oggi che, smarrita la strada dei Maestri, cercano, a tutti i costi, di inventare un “nuovo” che, a conti fatti, è più vecchio del vecchio.
A leggere tutti i saggi, ciò che colpisce è l’attenta documentazione, l’ossessiva ricerca del linguaggio, la personale maniera di accostarsi agli argomenti trattati.

Carlo Emilio Gadda, “Divagazioni e garbuglio”, Adelphi 2019, pp 554, € 26.