CAMPIONE D’ITALIA, giovedì 16 giugno – Orizzonti e, più in generale, paesaggi, percepiti come spazi senza confini, quasi vuoti, nei quali la descrizione naturalistica appare solo evocata. Linee di confine lungo le quali il “sopra” e il “sotto”, il cielo e il mare, il cielo e la terra, si fondono. Reticoli di moderne metropoli che parlano di oscuri labirinti del vivere quotidiano, di mondanità caotica, di straniamento.
Dal 19 giugno al 24 luglio la Galleria Civica San Zenone ospita, a Campione d’Italia, la mostra personale di Andrea Sabbion “Percezioni libere – Strabismi rappresentativi”. Obiettivo (ma non unico) del percorso espositivo, individuare e sottolineare le diverse e difformi prassi di ravvicinamento al mondo esterno, approcciato con occhi, sguardi e intenzioni differenti.
Il risultato è, come sottolinea il curatore della mostra, Stefano Roberto Mazzatorta, “un mondo ricostituito e ri-offerto ad imitazione delle due anime che agitano l’uomo occidentale, quella scientifica e quella poetica”. Una duplice anima, uno strabismo dello sguardo, che risalta particolarmente in quadri quali “Marina 3” ed “Equinoze” o “Six Force”, dove l’orizzonte marino è ricostituito attraverso la tecnica dell’Astrattismo geometrico, che dà forma, come nota ancora Mazzatorta, all’affermazione galileiana secondo la quale “l’universo è scritto in lingua matematica e i caratteri sono triangoli cerchi ed altre figure geometriche” senza le quali “è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto”.
Ecco allora, nell’opera di Sabbion, la semplificazione degli elementi naturali a forme elementari, le geometrie essenziali, le linee rette, i cerchi capaci di restituire il fenomeno dell’orizzonte, dell’incontro fra cielo e mare, del loro continuo scambio. E, in alternativa a tanto “geometrismo”, la pittura più naturalistica della serie “Torbe”. Fino a un lavoro come “Trees Square”, sorta di omaggio all’Aeropittura futurista, che ben esemplifica il legame di Sabbion con la tradizione pittorica novecentesca.
Un’esposizione, quella dell’artista padovano, che aiuta a “saggiare la doppia struttura umana: determinata e universale, emozionale e razionale, fisica e psichica”. In fondo, l’antica dicotomia dell’uomo. (pat.p.)
“Percezioni libere – Strabismi rappresentativi”, Galleria Civica San Zenone, Campione d’Italia. Dal 19 giugno al 24 luglio 2016