Novant’anni fa, dal 6 al 21 agosto 1932, sulla terrazza dell’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, si svolse la prima Esposizione Internazionale d’Arte Cinematografica, come fu chiamata all’inizio, prima di assumere nel 1934 il nome di Mostra.
La Biennale di Venezia si prepara a festeggiare nei prossimi mesi i 90 anni della La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Sono previste per il momento alcune iniziative che giustamente ricorderanno la storica ricorrenza: la nascita del più antico festival del cinema al mondo, un modello da seguire e imitare, come puntualmente avvenne a partire dal secondo dopoguerra.
La prima iniziativa sarà un convegno internazionale, sabato 9 luglio 2022, nella Sala della Biblioteca dell’Archivio Storico ai Giardini della Biennale, che si aprirà con la presentazione dell’edizione italiana della monumentale Storia della Mostra del Cinema di Venezia, nuova opera di uno dei più prestigiosi storici del cinema italiano, il prof. Gian Piero Brunetta. La pubblicazione, frutto della collaborazione fra l’editore Marsilio e la Biennale, sarà seguita dall’edizione inglese a cura della Biennale stessa, in tempo per essere presentata alla prossima Mostra del Cinema nel settembre 2022.
Il convegno internazionale, che si svolgerà nella giornata di sabato 9 luglio, è articolato in due sessioni complementari: la prima, di mattina, ospiterà storici, critici e docenti per riflettere sul valore dell’esperienza storica della Mostra del Cinema; la seconda sessione, di pomeriggio, raccoglierà – dalla viva voce di alcuni autorevoli protagonisti. Testimonianze, memorie, aneddoti ed emozioni che andranno a comporre un mosaico di ricordi non meno significativi per la ricostruzione della meravigliosa avventura che la Mostra di Venezia rappresenta.
La giornata del 9 luglio sarà conclusa dalla proiezione di un film presente nel programma di quella prima edizione della Mostra.
Inoltre, a Ca’ Giustinian (sede della Biennale), sarà aperta al pubblico dal mese di luglio una mostra temporanea dedicata alla Mostra del 1932, realizzata principalmente con materiali dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee – ASAC.