I protagonisti di un secolo di grande pittura ferrarese. Previati e Mentessi. Ma anche De Pisis e Boldini. E non solo

Giuseppe Mentessi, "Pace", 1907, olio su tela 16 x 135 cm - Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea, Museo dell'Ottocento, Ferrara

Giuseppe Mentessi, “Pace”, 1907, olio su tela 16 x 135 cm – Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Museo dell’Ottocento, Ferrara

FERRARA, giovedì 7 aprile – Dal 15 giugno al 27 dicembre, una nuova galleria di capolavori attende i visitatori del Castello Estense, l’edificio simbolo di Ferrara. Sarà la casa, provvisoria ma di grande fascino – delle notevoli raccolte d’arte delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo Massari, inagibili dopo il terremoto del 2012. A inaugurare questo ciclo espositivo sono stati Boldini e De Pisis, entrambi presenti nelle raccolte civiche in modo ampio e con testimonianze di assoluto rilievo.
Nei prossimi mesi un nucleo di opere di Boldini volerà in Cina dove, al World Art Museum di Pechino, gli sarà dedicata la prima retrospettiva. Questo coinciderà con il disallestimento della sezione boldiniana in Castello, rinnovamento già preventivato, visto che il progetto L’arte per l’arte, ideato da Maria Luisa Pacelli, direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna, ipotizzava in Castello una successione di mostre.
Attingendo ancora alle raccolte pubbliche ferraresi, gli spazi che ora accolgono Boldini ospiteranno una selezione di opere di altri protagonisti dell’arte a Ferrara tra Otto e Novecento, in particolare Gaetano Previati e Giuseppe Mentessi. Resterà invece immutato il percorso dedicato a Filippo de Pisis.
Nelle sale riccamente decorate del piano nobile del Castello si svilupperà l’allestimento La libertà dell’arte. Tra verità e immaginazione, proponendo un viaggio tra alcuni dei diversi orientamenti che, sul finire dell’Ottocento, fanno a gara per rinnovare i convenzionali linguaggi dell’arte: dalle poetiche del vero all’arte di idee, dalla pittura di macchia al divisionismo, dalla rappresentazione della vita moderna alle suggestioni decorative del Liberty. Tra i protagonisti vi sono artisti ferraresi attivi sulla scena italiana, come Giuseppe Mentessi, Alberto Pisa o Arrigo Minerbi, e, accanto ad essi, figure di statura internazionale quali Giovanni Boldini e Gaetano Previati, che fu interprete del divisionismo e della vague simbolista.
L’allestimento si svilupperà per sale tematiche che richiamano i motivi portanti delle ricerche a cavallo tra Otto e Novecento: il ritratto moderno e i suoi nuovi codici, i temi storico-allegorici e la dimensione monumentale e decorativa, i nuovi soggetti della modernità, il paesaggio reale e il paesaggio dell’anima, le tensioni morali e spirituali alla vigilia della grande guerra. Il percorso prosegue poi nello scrigno dei Camerini di Alfonso I, dove rimane allestita la selezione di capolavori di Filippo de Pisis, che racconta la parabola artistica di un altro talento ferrarese, attivo sul palcoscenico italiano e parigino a partire dagli anni Venti del Novecento. Il ricchissimo fondo ferrarese di opere depisisiane, costituito soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta, permette di rivisitare tutto il suo percorso creativo. Dalle opere giovanili, da cui traspare la riflessione di De Pisis sull’incontro con De Chirico e la pittura metafisica, ai capolavori del periodo parigino che segnano la nascita di un linguaggio personale, trascrizione pittorica delle brucianti emozioni che la Ville lumière procura al pittore, fino alla produzione successiva al rientro in Italia, esiti estremi nei quali la poesia delle immagini si spoglia fino all’essenziale.

L’ARTE PER L’ARTE – Da Previati a Mentessi, da Boldini a De Pisis. Castello Estense, Ferrara – Dal 15 giugno al 27 dicembre 2016.

Informazioni
tel. 0532 299233
www.castelloestense.it

Prenotazioni Mostre e Musei
tel. 0532 244949
www.palazzodiamanti.it