I “ribelli” del ’68. Documenti, quadri, illustrazioni, riviste. Testimonianze artistiche e politiche d’un turbolento periodo

Paolo Baratella: “Vieni signora Felicità”, 1970 – acrilico su tela, 100 x 100.
(Foto Fabrizio Stipari)

MILANO, mercoledì 6 settembre – A quasi cinquant’anni dalla data-simbolo del “Sessantotto”, una grande mostra dal 12 ottobre al 9 dicembre, si propone di indagare tutte quelle espressioni artistiche che in Italia si sono chiaramente ispirate alla protesta politica, alla speranza rivoluzionaria, alle spinte libertarie, e che si sono sviluppate a partire dal 1965, con le prime proteste per la guerra del Vietnam, per proseguire poi almeno sino alla metà degli anni Settanta.
Con il titolo “Arte ribelle. 1968-1978 Artisti e gruppi dal Sessantotto”, Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, direttori artistici delle Gallerie del Credito Valtellinese, su un progetto di Marco Meneguzzo, hanno realizzato la mostra, intendendo analizzare un linguaggio comune, artistico “politico” e “popolare” insieme. Sarà presentato un gruppo abbastanza ristretto di artisti, essenzialmente operanti tra Milano e Roma, mettendo a confronto linguaggi cosiddetti “alti” (pittura da un lato e arte “concettuale” e comportamentale dall’altro) e “bassi” (l’illustrazione di riviste e di fanzine, come “Re Nudo” e altre), che in quegli anni hanno cercato di costruire un vero e proprio linguaggio espressivo al contempo innovativo e accettato dalle grandi masse, dove il confronto tra arte e illustrazione, tra arte e ciò che un tempo si definiva “propaganda”, pur essendo entrambi schierati ideologicamente dalla stessa parte, costituisce uno dei motivi più interessanti.

Sergio Fergola: “Storia di Pigmalione, l’anima si appaga”, 1975 – olio su tela, 130 x 160.
(Foto Fabrizio Stipari)

Se la Francia – affermano i due direttori – ha celebrato la sua “Figuration Narrative” con una mostra al Centre Pompidou (maggio 2008), ci pare opportuno che Milano, cuore della protesta studentesca e operaia italiana , faccia altrettanto con gli artisti e anche coi semplici illustratori, che furono testimoni attivi di quella stagione, e che costituirono un esempio importante, duraturo e linguisticamente non secondo a nessuno nell’Europa di quell’epoca”.
Di qui, appunto, il Progetto “Arte ribelle” che dall’11 ottobre, a Milano, presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese di Corso Magenta, approderà in una grande e selezionata retrospettiva sui protagonisti, sul fronte dell’arte di quel momento storico e sociale. Sarà esposta un’ottantina di opere – alcune di grande dimensione – e una nutrita serie di documenti illustrati, oltre alle testimonianze fotografiche, centrate non tanto sugli avvenimenti, ma sul costume dell’epoca.
Il catalogo, strumento fondamentale per la comprensione dell’arte e dell’immaginario figurativo del periodo, conterrà un ricco apparato iconografico, una serie di interviste inedite ai protagonisti e saggi dedicati a singoli aspetti del periodo, stilati da Alberto Saibene, Enrico Morteo, Francesca Caputo, Matteo Guarnaccia.
Tra i protagonisti della mostra troviamo Vincenzo Agnetti, Franco Angeli, Fernando De Filippi, Nanni Balestrini, Age, Paolo Baratella, Gianfranco Baruchello, Fabio Mauri, Mario Ceroli, Emilio Isgrò, Pablo Echaurren, Mario Schifano, Ugo La Pietra, Umberto Mariani, Franco Vaccari, Gianni Pettena, Gianni Emilio Simonetti, Giangiacomo Spadari, Franco Mazzucchelli. A questi artisti si affiancano coloro – Matteo Guarnaccia tra i molti – che in quel periodo, magari anonimamente, hanno operato nel campo dell’illustrazione, del muralismo e nelle diverse altre forme di comunicazione visiva, a comporre un affresco ragionato di uno dei momenti più creativi della cultura italiana del Novecento.
La mostra milanese avrà una corrispondenza a Fano (non in perfetta sincronia temporale, ma certamente in coincidenza tematica). Alla Galleria Carifano in Palazzo Corbelli, con un progetto dedicato a Cesare Marraccini, “il profeta sorridente”, protagonista, nella sua veste di collezionista e amico di molte personalità dell’arte tra gli anni Sessanta e Ottanta, saranno presenti per la prima volta, con una cinquantina di opere della sua collezione, artisti come Paolo Baratella, Giuseppe Guerreschi, Sergio Sarri, Ercole Pignatelli, Luca Alinari, Titina Maselli, James McGarrell, Gerard Tisserand, Rod Dudley, Carlos Mensa, Sergio Fergola, Augusto Perez, Renzo Vespignani, Valeriano Trubbiani, Antonio Recalcati, Giacomo Spadari, Umberto Mariani, Guido Biasi, Sergio Vacchi.

ARTE RIBELLE 1968-1978 – Artisti e gruppi dal Sessantotto – Galleria Gruppo Credito Valtellinese – Corso Magenta n. 59 – Milano.
Informazioni: Galleria Gruppo Credito Valtellinese

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