Il calendario delle stagionate. Rughe e poppe cadenti, ma basta un po’ di ciccia al vento e il successo è garantito

13.11 collage girlsMILANO, venerdì 13 novembre ► (di Paolo A. Paganini) Il film era una piacevole cosina molto british “di grande sottigliezza umoristica… Il film parte in quarta con un gruppo strepitoso di attrici… La prima parte funziona a meraviglia, poi diventa… prevedibile e scontato”, così sul “Morando”, a proposito di “Calendar Girls” (di Nigel Cole) nel 2004, che comunque ha divertito per 108 minuti. Potremmo prendere paro paro la recensione di Morandini e, con qualche ritocco, girarla in termini teatrali. E finirla qui. Innocuo, dolciastro e moralistico il film, idem per la versione teatrale (riduzione di Tim Firth), in scena ora al Manzoni con la regia di Cristina Pezzoli. E, anche qui, per 165 minuti ha divertito il pubblico, ch’è sempre più di bocca buona. L’amena storiella si riduce al seguente soggetto: per raccogliere fondi destinati a un ospedale, un gruppo di signore di mezza età decidono, dopo molte resistenze e riserve mentali, di posare nude per un calendario. Sarà fama, successo e gloria, anche se la cellulite imperversa, le poppe sono cadenti e le rughe sono impietose, ma basta esibire un po’ di ciccia, ancorché stagionata, e l’anelito di nobili attese o di morbose curiosità avrà la sua giusta ricompensa. L’interesse scientifico di tutti i guardoni, che sempre protendono verso l’ultima spiaggia del nudo, fin dove cioè si potrà vedere, alla fine sarà in parte premiato. Cosa non si fa per una buona causa? E cosa non si fa per divertire il pubblico?
Le stagionate sventatelle che qui hanno risposto alla giusta causa (l’anteprima era dedicata all’Associazione Italiana contro le Leucemie) sono:
Angela Finocchiaro, Laura Curino, Ariella Reggio, Carlina Torta, Matilde Facheris, Corinna Lo Castro, Elsa Bossi e Noemi Parroni. E poi: Titino Carrara e Marco Brinzi.

“Calendar Girls”, di Tim Firth. Al Teatro Manzoni, Via Manzoni 42, Milano. Repliche fino a domenica 29 novembre.