MILANO, venerdì 27 settembre – La Stagione 2019/20 del Teatro della Cooperativa. Un cartellone con 28 titoli tra produzioni, riprese e spettacoli ospiti, di cui 7 per la prima volta a Milano, 8 prime nazionali per più di 150 alzate di sipario, e ancora una rassegna di teatro scolastico dedicata alla storia contemporanea (Be-Festival – seconda edizione). Una stagione variegata, caratterizzata da un fitto calendario, anche tra comicità, ironia e sberleffo, ma per parlare di argomenti alti, senza trascurare la canzone, la musica dal vivo e la danza. Ma anche un teatro che si assume il compito di raccontare la storia collettiva, comprese le pagine più buie, gli anni degli eccidi e della strategia della tensione, i crimini impuniti, i depistaggi, la corruzione, gli scempi e i disastri ambientali.
“A cinquant’anni di distanza dall’attentato di Piazza Fontana e dalla morte di Giuseppe Pinelli (la diciottesima vittima della strage), è d’obbligo dedicare la stagione al ricordo di quell’evento che ha rappresentato un passaggio fondamentale per la nostra democrazia”, chiarisce Renato Sarti, Direttore Artistico del Teatro della Cooperativa.
Fu la marea umana che partecipò ai funerali del 15 dicembre a fermare quel tentativo di eversione della destra golpista. Purtroppo, però, secondo un sondaggio fatto una decina di anni fa nelle scuole milanesi, la gran parte degli studenti non sapeva nulla o poco di quella strage e quel poco era sbagliato.
Per la prima volta in cartellone con due spettacoli il Teatro dell’Argine: “Io, trafficante di uomini” (19 e 20 ottobre), in prima nazionale, racconta una storia di vittime e carnefici della più crudele agenzia di viaggi del mondo, e (nella foto): “Mi chiamo Andrea, faccio fumetti” (15/18 ottobre) per la prima volta a Milano, è un monologo disegnato sull’arte di uno dei più grandi fumettisti italiani, Andrea Pazienza.
Ritorna la Rassegna Cioni Mario, che prende il nome dallo spettacolo di Roberto Benigni Cioni Mario di Gaspare fu Giulia, in cui l’attore toscano si presentava al pubblico solo, su un palco spoglio. Allo stesso modo gli spettacoli di questa rassegna vedono in scena attori soli su un palco nudo.
“Teoria del Cracker” (11/13 ottobre) di e con Daniele Aureli, racconta con rabbia e poesia una storia di nuvole tossiche e di amianto vista da un punto di vista inusuale, quello della malattia.
“Riva Luigi ’69 ’70-Cagliari ai dì dello scudetto” (8/10 novembre) di e con Alessandro Lay, un omaggio al bomber, poeta realista del calcio, come lo definì Pier Paolo Pasolini, che portò in Sardegna lo scudetto.
“Ci vuole fegato” (22/24 maggio), secondo capitolo della saga famigliare di e con Fabrizio Brandi (già ospite della scorsa stagione), ispirata a Vasco Pratolini.
“Comu veni Ferrazzano” (19/21 giugno), atto finale della trilogia “P3_coordinate popolari”, che ha declinato attraverso diverse forme di espressioni artistiche l’opera di Giuseppe Pitrè, scrittore, letterato e antropologo siciliano.
Spettacoli del Teatro della Cooperativa oltre i confini del Quartiere Niguarda su altri palcoscenici milanesi
“Il rumore del silenzio”, firmato da Renato Sarti (9 dicembre,Teatro Elfo Puccini e 10/15 dicembre Teatro della Cooperativa). E, a cinquant’anni dalla bomba di Piazza Fontana, una doverosa riflessione: sul palco, insieme all’autore, una delle grandi interpreti del panorama teatrale italiano, Laura Curino (in prima nazionale al Teatro Elfo Puccini); mentre “Nome di battaglia Lia” (21/26 aprile) e “Mai Mort”i (23 e 25 aprile) saranno ospitati dal Teatro Out Off per le celebrazioni della Festa di Liberazione del 25 Aprile. Sempre nell’ottica di rispettare calendari e ricorrenze istituzionali, in occasione del Giorno della Memoria, il 27 gennaio, al Piccolo Teatro Grassi andrà in scena “I me ciamava per nome: 44.787 – Risiera di San Sabba” (e al Teatro della Cooperativa dal 28 gennaio al 2 febbraio). In linea con la natura popolare del Teatro della Cooperativa, non saranno solo spettacoli caratterizzati da un forte legame con la Storia e la Memoria ad essere protagonisti della nuova stagione: al Teatro Filodrammatici di Milano sarà riproposto un classico di Shakespeare, tratto da “Sogno di una notte di mezza estate”, attualizzato e contestualizzato ai giorni nostri, ne “La molto tragica storia di Piramo e Tisbe che muoiono per amore” (3/8 marzo). Sul palco del Teatro Verdi nello spettacolo “Noi siamo voi: votatevi!” (18 febbraio 8 marzo), invece, saranno protagonisti Antonio Cornacchione e Sergio Sgrilli.
Per rinsaldare il rapporto con le periferie, in questo caso con il territorio di Niguarda, casa del Teatro della Cooperativa dal 2002, risulta particolarmente importante la sinergia con l’associazione Minima Theatralia, che coinvolge gli abitanti del quartiere in laboratori e momenti di teatro partecipato. Il progetto di quest’anno culminerà nello spettacolo “Kafka of Suburbia – Kafka delle periferie” (27 e 28 giugno), che chiude la stagione del teatro.
Per tutti gli spettacoli in cartellone e per ogni altra informazione:
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