MILANO, venerdì 12 maggio ► (di Carla Maria Casanova) – Bella l’immagine scelta da Anna Gastel, presidente di MITO Settembre Musica, per presentare la stagione 2023, dalla sede Rai di Milano: “alcuni fiori più di altri caratterizzano un’epoca, una moda: il tulipano nel ‘600 fiammingo, il giglio nella Francia del Re Sole, l’iris del Liberty (…). Così, questa edizione di MITO ha per tema città che hanno caratterizzato e sono state centri propulsori di pagine e melodie nuove”.
Tali sono Parigi, Roma, NewYork, Buenos Aires, Venezia, Madrid, Napoli… che entreranno nel panorama del Festival, permettendo di creare ponti e continuità o di farci assistere a dirompenti rotture con le mode del passato sempre, ovviamente, nel panorama musicale.
Sono 69 gli eventi che il direttore artistico di MITO Nicola Campogrande, giunto al suo ottavo e ultimo mandato, ha illustrato con legittima soddisfazione. MITO come sempre si aziona su due fronti, Milano e Torino, alternando a volte lo stesso concerto, come avviene per l’apertura, con l’Orchestra del Regio di Torino diretta dal travolgente Wayne Marshall, il 7 settembre al Teatro alla Scala e l’indomani al Lingotto. Il programma contempla il musical di Bernstein Wonderfull Town, che narra di due sorelle dell’Ohio giunte a New York in cerca di fortuna.
Al Lingotto invece avviene la chiusura del Festival (22 settembre) con la Filarmonica della Scala diretta da Andrés Orozco-Estrada, solista Mario Brunello. È qui di scena la città di Praga con due pagine del compositore ceco Dvořàk: il Concerto per violoncello e orchestra e la Settima Sinfonia.
L’altro grande concerto sinfonico in cartellone, con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juraj Valčuha, solista Stefano Bollani, avrà luogo in piazza San Carlo a Torino e al Conservatorio G. Verdi di Milano (rispettivamente il 9 e 8 settembre). In programma la prima esecuzione italiana di Red, da Color Field di Anna Clyne, che si è ispirata alle opere del pittore Newyorkese Mark Rothko.
Le città coinvolte suggeriscono musiche e compositori ad hoc: il viaggio in Spagna propone Albeniz , Praga suggerisce Mozart, Cambridge sarà celebrata dai favolosi King’s Singers, la Russia ci porta Čajkovskij con la Royal Philarmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko, a Venezia ascolteremo Vivaldi con l’Academia Montis Regalis, mentre arrivando a Buenos Aires ascolteremo in prima esecuzione assoluta una trasposizione di tanghi originali compiuta da Paolo Furlani (commissione Mito) eseguita dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali diretti da Alesandro Cadario, bandoneòn Richard Galliano.
Un vero giro del mondo in 15 giorni.
Campogrande ha sottolineato la presenza dei molti solisti di primo piano che hanno accettato di tenere recital in spazi non “canonici”, come vuole un Festival che si promette di raggiungere ogni strato sociale ed ogni quartiere cittadino. Tra questi solisti, di fama o giovani talenti emergenti, vanno segnalati in modo particolare due nomi internazionali quali Ivo Pogorelich e Alexandre Tharaud.
Se nella progettazione del calendario di MITO una attenzione particolare è andata alle famiglie e ai bambini, per i quali sono stati studiati programmi speciali, in orari pomeridiani, con due attrici come Licia Maglietta e Laura Curino, MITO è anche orgoglioso di poter proporre biglietti contenuti in prezzi politici, da 5 a 30 euro, e a 1 euro per i ragazzi nati dal 2009. Inoltre molte manifestazioni sono totalmente gratuite.
Il Festival gode ovviamente di sponsors, senza i quali niente è più realizzabile. Main sponsor è, da anni, Intesa san Paolo. La Rai si conferma Media Partner con Rai Cultura e Rai 5, che realizzano un documentario sul Festival e Rai Radio3 che trasmette i concerti in diretta o in differita radiofonica. I biglietti, anche in prevendita, si possono acquistare a Milano presso il Teatro dal Verme, via San Giovanni sul Muro, tel. 02. 87905201:
biglietteriamito@ipomeriggi.it
e, a Torino, presso Urban Lab, Palazzo della Città 8/F tel 011.01124777:
smticket@comune.torino.it