VENEZIA, martedì 1 novembre – A cinquant’anni esatti dall’alluvione del 1966, il Teatro La Fenice dedica al ricordo di quel tragico episodio della storia veneziana l’inaugurazione della sua Stagione Lirica e Balletto 2016-2017, con la prima esecuzione assoluta di Aquagranda, opera commissionata al compositore veneto Filippo Perocco su libretto di Roberto Bianchin e Luigi Cerantola, tratta dal libro Acqua Granda. Il romanzo dell’alluvione di Roberto Bianchin. La direzione musicale della nuova produzione sarà affidata alla bacchetta di Marco Angius con l’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, mentre Damiano Michieletto curerà la regia dell’allestimento con le scene di Paolo Fantin, i costumi di Carla Teti, le luci di Alessandro Carletti e i movimenti coreografici di Chiara Vecchi.
La data dell’anteprima – il 4 novembre – coincide con quella in cui, cinquant’anni fa, si verificò a Venezia la più elevata acqua alta mai registrata da quando iniziarono le rilevazioni sistematiche del fenomeno: alle ore 18 il mareografo di Punta della Salute segnò quota 194 cm. In quegli stessi giorni, la violenta perturbazione si scatenò con veemenza in tutto il nord-est e nel centro Italia, mettendo in ginocchio anche Firenze.
All’anteprima di venerdì 4 novembre seguiranno otto repliche: il 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 13 novembre. L’allestimento di Aquagranda, proposto con sopratitoli in italiano e in inglese, è sostenuto dal Freundeskreis des Teatro La Fenice, che dal 2012 supporta tutte le inaugurazioni del Teatro veneziano.
Ambientata a Pellestrina, una delle zone più colpite e danneggiate dalle inondazioni, l’opera di Perocco vede protagonista Ernesto Ballarin, che all’epoca aveva venticinque anni e che insieme alla famiglia e ad altre tremila persone fu costretto ad abbandonare la sua casa e la sua isola, sommersa dalla forza del mare che aveva travolto i Murazzi.
Era il 4 novembre 1966 quando sull’Italia si abbattè la violenza della pioggia. Colpito il nord, l’est, il centro del Paese con alcune città, come Firenze, diventate triste simbolo della tragedia. Nelle regioni settentrionali i morti furono 87, dei quali tre a Venezia, e gli sfollati nel solo Veneto superarono le 25mila persone. A cinquanta anni dal triste giorno dell’alluvione, Venezia non dimentica. E non dimentica neanche il teatro La Fenice che sceglie di inaugurare la stagione lirica 2016/2017 proprio il 4 novembre con l’opera originale “Aquagranda”, in prima rappresentazione assoluta. E ci sarà un colpo d’occhio di realistica potenza. Per ricordare la tragica potenza della natura, lo spaventoso dramma degli elementi, una cascata di pioggia si rovescerà sul palcoscenico della Fenice. Lo scenografo Paolo Fantin spiega: “Ma sarà – diciamo – una marea sottovuoto, che sale e invade tutto il palco, come una grande vasca con un muro di vetro che si riempie in 45 minuti e, nel momento in cui nella storia di rompono i Murazzi, scarica l’acqua che in due minuti invade la scena…”
La doppia compagnia di canto vedrà impegnati in alternanza Andrea Mastroni e Francesco Milanese nel ruolo di Fortunato, il padre di Ernesto; Mirko Guadagnini e Paolo Antognetti in quello di Ernesto; Giulia Bolcato e Livia Rado in quello della moglie Lilli; Leda sarà interpretata da Silvia Regazzo e Valeria Girardello; Nane da Vincenzo Nizzardo; Luciano da William Corrò e Tommaso Barea; infine Cester sarà incarnato da Marcello Nardis e Christian Collia.
La città di Venezia si prepara alla ricorrenza del cinquantennale dell’acqua alta del 1966 proponendo diverse iniziative per ricordare, attraverso le immagini, le parole e la musica, quella drammatica alluvione. Tra le iniziative offerte dalla Fenice e coordinate da un Comitato Aquagranda 1966-2016 formatosi per questa speciale occasione, nel mese di novembre 2016 sarà allestita una mostra nel Foyer e nelle Sale Apollinee nella quale saranno esposte le prime pagine del Gazzettino di Venezia di quei giorni; inoltre il Teatro veneziano ospiterà il 3 novembre la presentazione del volume Aquagranda, edito da Marsilio; un «Incontro con l’opera» – promosso in collaborazione con la Fondazione Amici della Fenice – nel quale Paolo Petazzi e Filippo Perocco presenteranno Aquagranda; inoltre quattro conferenze e un Social Contest per raccogliere le testimonianze di chi visse in prima persona l’alluvione .
Ecco il dettaglio delle recite di Aquagranda di Filippo Perocco: venerdì 4 novembre, ore 19 (Inaugurazione) – trasmessa in differita da Rai Radio 3 – sarà seguita da otto repliche: sabato 5 novembre, ore 19.00 (turno A), domenica 6 novembre, ore 15.30 (turno B), martedì 8 novembre, ore 19 (turno D)- disponibile in streaming da sabato 12 novembre su
www.culturebox.fr
trasmessa da oxymore, mercoledì 9 novembre, ore 11 (recita riservata alle scuole), giovedì 10 novembre, ore 19 (turno E), venerdì 11 novembre, ore 11 (per le scuole), sabato 12 novembre, ore 11 (per le scuole), e domenica 13 novembre, ore 15.30 (turno C).
L’antegenerale di mercoledì 2 novembre è riservata ai residenti di Pellestrina. La recita di domenica 6 novembre rientra nell’ambito della «Fenice per la città metropolitana» rivolta ai residenti nel territorio veneziano e organizzata in collaborazione con l’amministrazione della Città metropolitana di Venezia. Quella di giovedì 10 novembre rientra nell’ambito dell’iniziativa «La Fenice per la città» rivolta ai residenti nel comune e organizzata in collaborazione con la Municipalità di Venezia.
www.teatrolafenice.it