
26 appuntamenti per oltre 220 aperture di sipario, per un lungo viaggio che celebra i nostri primi 45 anni di storia teatrale a Milano. Un percorso attraverso i generi della scena contemporanea cercando e trovando accordi con il battere del tempo e i respiri del nostro fare e pensare teatro. Le parole, la musica, le immagini per raccontare storie “altre”, storie di un catalogo da consultare con la dovuta attenzione e lentezza, da riconquistare contro la velocità imposta e la tossicità intellettuale di questi vulnerabili anni dieci.
“Slow theatre” al Teatro Menotti con proposte originali e controllate, in questo anno teatrale in cui Milano è chiamata dal suo straordinario Expo 2015.
Lo faremo con due progetti nel periodo maggio/luglio 2015, uno dedicato al circo contemporaneo in collaborazione con la compagnia El Grito ed altri ospiti all’interno di uno “chapiteau” che sarà montato nelle vicinanze del teatro, l’altro con una dedica al teatro americano, ai suoi grandi autori Tennessee Williams e Edward Albee e ai suoi grandi comici Woody Allen e Groucho Marx, tutti gli spettacoli saranno sottotitolati in lingua inglese.
Le proposte in cartellone.
Tra il cielo e la terra come la musica, quella per Alda Merini e la sua poesia con due grandi interpreti come Monica Guerritore e Giovanni Nuti. Tra il cielo e la terra come l’idea di riscrivere Mozart con i suoni e le parole del mondo e l’Orchestra di Piazza Vittorio. Tra il cielo e la terra come la giovinezza perduta e i sogni rubati di un Risveglio di Primavera in chiave rock. Spring Awekening, energia e passione…
E così, sempre tra il cielo e la terra, il teatro e le sue storie fino a che qualcuno avrà voglia di raccontarle e qualcuno voglia di ascoltare.
Le nostre sono storie del nostro tempo e sono quelle di Marco Travaglio, Carlo Lucarelli, Federico Buffa, Francesco Abate, Andrea Scanzi, Giulio Casale, Ulderico Pesce, Piero Colaprico. Il vangelo degli ultimi, tra Fabrizio De André e i preti di frontiera. La buona novella. Le parole della Grande Guerra, quelle di uomini perduti e sperduti. Le parole di Delio Tessa nel suo viaggio milanese tra ciò che è rimasto in mezzo alle macerie e ai paradossi. Lo sforzo di sorridere in faccia alla tragedia. L’è el dì di mort, alegher! La poesia di Genet, provocazione, inganno e sensualità, con la Compagnia della Fortezza, i detenuti/attori del Carcere di Volterra verso lo stupore di un viaggio esistenziale e meraviglioso. L’ultimo viaggio di Don Chisciotte e Sancio Panza, in forma di commedia pop.
Tra il cielo e la terra come la follia dei due più grandi geni dell’umorismo del ‘900… Groucho Marx e Woody Allen, ovvero una risata non ci seppellirà. Ed Enzo Jannacci nel tenero e appassionato omaggio di Egidia Bruno. Il teatro visionario e concreto di Arturo Cirillo, per una residenza creativa dedicata alla drammaturgia americana. “Zoo di vetro” di Tennessee Williams e “Chi ha paura di Virginia Woolf?” di Edward Albee, ovvero l’America che si interroga e denuncia tra i valori perduti di una borghesia traballante e le vite impantanate nello squallore quotidiano.
Le acrobazie e i sogni di un circo da guardare a naso in su. Meraviglie e sorprese con il Circo El Grito. E Barberio Corsetti che dirigerà Claudio Santamaria in un testo di drammaturgia contemporanea mai rappresentato in Italia. Gospodin. Le profezie americane di Franz Kafka, per una “Amerika” immaginaria con la regia di Scaparro. E “Svenimenti” di Cechov del gruppo storico delle Belle Bandiere.
Informazioni: Teatro Menotti, Via Ciro Menotti 11. Milano. Tel 02 36592544.
Le acrobazie e i sogni di un circo da guardare a naso in su. Meraviglie e sorprese con il Circo El Grito. E Barberio Corsetti che dirigerà Claudio Santamaria in un testo di drammaturgia contemporanea mai rappresentato in Italia. Gospodin. Le profezie americane di Franz Kafka, per una “Amerika” immaginaria con la regia di Scaparro. E “Svenimenti” di Cechov del gruppo storico delle Belle Bandiere.
Informazioni: Teatro Menotti, Via Ciro Menotti 11. Milano. Tel 02 36592544.