Grande evento espositivo a Pordenone, dal 10 aprile al 21 settembre 2014, per una maggiore conoscenza dell’opera di Angiolo d’Andrea (1880 – 1942) pittore schivo e introverso, protagonista della stagione artistica dei primi decenni del XX secolo tra Simbolismo e Novecento, originario di Rauscedo (un piccolo paese agricolo nel Comune di San Giorgio della Richinvelda, ai margini della strada che congiunge Pordenone a Spilimbergo). Attivo soprattutto in Lombardia e a Milano (ove si trasferì definitivamente nel 1906) e sensibile all’integrazione tra le arti, fu forse proprio questa sua indifferenza alle luci della ribalta, insieme alla lunga malattia che nell’ultimo decennio lo costrinse a ritirarsi dalla scena, a farlo scordare a gran parte della critica dopo la sua morte.
Ad evitare la dispersione dell’opera di Angiolo intervenne Elio Bracco, fondatore dell’omonima azienda farmaceutica che, poco prima della scomparsa dell’artista già gravemente malato, decise di acquistare in blocco l’intero fondo di dipinti esistenti nello studio milanese dell’artista, preservandolo dallo smembramento. Già Milano, nel 2012, aveva messo in luce la produzione e l’avventura artistica del pittore friulano e ora, nella sua terra d’origine, viene organizzata la prima grande esposizione a lui dedicata, anche per approfondire la sua ricerca stilistica nei decenni in cui ebbe modo di lavorare, influenzato inevitabilmente anche dall’evolversi del contesto italiano e mitteleuropeo non solo culturale, ma in cui sempre appare presente un sentimento di forte spiritualità, sia che egli affronti il tema della natura e del paesaggio, la religiosità e il sacro, il dramma della Guerra o l’eros femminile e la maternità.
Circa 120 opere, tra dipinti e disegni (una novantina di proprietà della famiglia e della Fondazione Bracco, altre rinvenute presso gli eredi D’Andrea o in collezioni pubbliche e private), saranno esposte a Pordenone, in collaborazione con il Comune di Pordenone, presso la Galleria d’arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato”. La mostra segue il percorso compiuto dall’artista con un incedere cronologico, a partire dalla sua collaborazione con la rivista “Arte italiana decorativa e industriale” diretta da Camillo Boito, lasciando spazio però ad approfondimenti sulle tematiche che più hanno interessato e impegnato Angiolo d’Andrea, portandolo a una pittura evocativa, sentimentale, ricca di poesia e di simbolismi che, a dispetto dell’oblio postumo, era molto apprezzata dai contemporanei.
La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, con il patrocinio del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo e della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato” – Viale Dante 33, Pordenone.
Informazioni: Comune di Pordenone, tel. +39 0434 392.223 – 924.
In mostra a Pordenone centoventi opere del friulano Angiolo D’Andrea, dai successi milanesi all’oblio
23 Marzo 2014 by