In ricordo di Manlio Sgalambro, scomodo fustigatore della banalità. E un’opera prima sulle delusioni delle adolescenti

collage libri napolitaniA Napoli, mercoledì 14 ottobre 2015, alle ore 17, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici in via Monte di Dio 14, si terrà la presentazione del volume Caro misantropo. Saggi e testimonianze per Manlio Sgalambro, edito da La scuola di Pitagora. Ne discuteranno il filosofo Vincenzo Vitiello, alcuni degli autori: Maurizio Cosentino, docente e storico della filosofia, Massimo Iritano, dottore di ricerca in Filosofia della Religione, Patrizia Trovato, dottore di ricerca in Filosofia e Storia della Filosofia, Antonio Carulli, dottore di ricerca in Filosofia e Storia della Filosofia, Antonio Mocciola, giornalista, e Francesco Iannello, regista. Il volume dà l’avvio alla ricognizione critica della figura di Manlio Sgalambro (Lentini 1924 – Catania 2014). Se la filosofia del Novecento italiano fu crociana, marxista ed heideggeriana, Sgalambro la attraversò come un alieno. Alla filosofia contemporanea egli oppose la lucidità del pessimismo. Fustigatore della banalità, Sgalambro ha sempre fatto mostra di una singolare forma di comprensione superiore, denunciando i tratti di un universo in rapido peggioramento. Misconosciuto e inviso all’Accademia, il cui genio da essa fu volutamente oscurato, divenne, sempre, a dispetto di questa, molto noto al grande pubblico come autore di testi di canzoni, libretti d’opera e sceneggiature per Franco Battiato.
Caro Misantropo. Saggi e testimonianze per Manlio Sgalambro”, di Maurizio Cosentino, Massimo Iritano, Patrizia Trovato, Antonio Carulli, Antonio Mocciola e Francesco Iannello – La Scuola di Pitagore Editrice, 2015 – Copertina di Franco Battiato – pp 336 – € 23

 LE DELUSIONI AMOROSE DELLE ADOLESCENTI? “TUTTA COLPA DI WALT DISNEY”Gran parte delle ragazze del nuovo secolo in età è stata spesso parcheggiata davanti a una tv che propinava loro videocassette targate Disney. Quello che le mamme non potevano sapere era che stavano sottoponendo le proprie figlie ad un trattamento intensivo d’illusioni, e il cervello spugna, caratteristica di quella età registrava ogni minimo particolare di quel che scorreva in video. Così, dopo aver visionato l’intera collana dei “classici” Disney, le ragazze si sono forse illuse di essere tutte principesse che, una volta scovate e salvate da un bellissimo principe azzurro, avrebbero vissuto in un fantasmagorico castello, felici e contente. La colpa delle continue delusioni amorose di queste povere fanciulle è tutta di Walt Disney? Così, con semplice ironia, Federica Buonocore, di Atrani, raccoglie le favole di Cenerentola, Biancaneve e i sette nani, La Bella e la Bestia, La bella addormentata nel bosco, La Sirenetta, in “Tutta colpa di Walt Disney”, edito da Terra del Sole, smontandole pezzo per pezzo, con buona pace del loro creatore.“… Non sto dicendo che non credo nelle favole” – scrive nella prefazione al libro – “anzi, sono ben felice di credere che Peter Pan voli a difendere l’esistenza delle fate, ma tutte queste incredibili storie d’amore, no, non esistono. Non esiste che tu sia così perfetta dal mattino fino a sera, o che qualcuno arrivi con una bacchetta magica a regalarti il vestito più bello della tua vita! E’ un mondo di stereotipi quello della Disney, principesse orfane, bellissime, sconfiggono la matrigna grazie all’aiuto di bestioline varie e, in omaggio, ricevono anche un principe. Stupidaggini!
Tutta colpa di Walt Disney, opera prima di Federica Buonocore. Copertina realizzata di Maria Chiara Molinaroli. Edizioni Terra del Sole.