In tre giorni, a Sarzana, la mente non avrà più misteri. Ma quest’anno sarà sotto i riflettori il senso di responsabilità

collage sarzana ultimoMILANO, giovedì 16 luglio – La dodicesima edizione del Festival della Mente, il primo festival in Europa dedicato alla creatività e ai processi creativi, si svolgerà a Sarzana il 4, 5, 6 settembre, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia e dal Comune di Sarzana. Tre giornate con oltre 60 relatori italiani e internazionali e 38 incontri tra spettacoli, letture, laboratori e momenti di approfondimento culturale. Scienziati, filosofi, scrittori, storici, artisti, psicoanalisti, architetti e fotografi indagheranno i cambiamenti, le energie e le speranze della società di oggi, rivolgendosi con un linguaggio accessibile al pubblico ampio e intergenerazionale che è da sempre la vera anima del festival.
La sezione per bambini e ragazzi, un vero e proprio festival nel festival, con 27 relatori e 22 eventi (50 con le repliche), quest’anno sarà curata dalla giornalista e scrittrice Chicca Gagliardo.
Il festival sarà come sempre dedicato all’indagine dei processi creativi. Quest’anno è stato scelto come filo conduttore la “responsabilità”. I curatori del Festival, Gustavo Pietropolli Charmet, direttore scientifico, e Benedetta Marietti, responsabile della direzione artistica, hanno presentato il Festival di Sarzana, presso il Palazzo della Triennale milanese, mettendo altresì in rilievo che «in un paese in cui è sempre colpa di qualcun altro, si è pensato che il concetto di responsabilità debba essere ridefinito anche alla luce dei complessi cambiamenti sociali in corso e delle innovazioni scientifiche e tecnologiche”. E ancora: “Quale rapporto c’è tra creatività e responsabilità? E a quali nuove responsabilità oggi vengono chiamati intellettuali, letterati, storici, scienziati e artisti? Il festival tenterà di rispondere a queste domande mantenendo il consueto approccio divulgativo e multidisciplinare».
Apre l’edizione 2015 la lezione inaugurale del filologo e storico Luciano Canfora “Augusto: la morale politica di un monarca repubblicano”. Quale rapporto esiste fra responsabilità politica ed esercizio del potere? E come si concilia quest’ultimo con il consenso e le necessità dei cittadini? Augusto fu triumviro spietato e abile artefice di una apparente “restaurazione della Repubblica”, che di fatto consisteva nella creazione di una nuova forma di potere personale, definibile come principato. Eppure la sua opera fu costante nel consolidamento e ampliamento dell’Impero sul piano diplomatico e militare.
E ancora, fra i tanti temi trattati: Edipo, così onesto e corretto da essere definito “il migliore dei mortali”, termina la sua vita cieco, disperato e abbandonato. Ma è davvero sua la responsabilità della catastrofe che gli rovina la vita, se è stato il destino a orchestrare per lui le peggiori nefandezze? Se lo chiese Platone e ripropone oggi la domanda lo scrittore ed esperto del pensiero antico Matteo Nucci.
Proprio oggi, dunque, nell’era di Internet e del trionfo delle immagini, siamo in grado di capire meglio la tradizione secolare dell’arte della memoria, che raggiunge nel Rinascimento le sue espressioni più spettacolari. L’italianista Lina Bolzoni dell’Accademia dei Lincei ricorderà il progetto di Giulio Camillo di un teatro della memoria, che doveva contenere, nelle intenzioni dell’umanista, tutto il sapere e i segreti della bellezza.
Alessandro Barbero quest’anno rifletterà sul tema della responsabilità dello storico con tre “lectio”: una su Gaetano Salvemini, uno dei maggiori storici italiani dell’inizio del Novecento; un’altra su Marc Bloch, patriota ed ebreo che fu ucciso dai nazisti; la terza sul nazionalista tedesco Ernst Kantorowicz.
E ancora, due scrittori, l’olandese Frank Westerman e l’italiano Mauro Covacich, indagheranno la responsabilità di dire “io” nella letteratura contemporanea: un viaggio nel mondo della scrittura e nella capacità di mettersi in gioco.
Impossibile in una breve sintesi fornire un panorama completo di questa “tre giorni” di Sarzana, ricca di argomenti di vasto interesse e di variegata straordinarietà di tematiche, organizzate in tre sezioni, rivolte al passato, al presente e al futuro, sotto i vari profili storici, artistici, letterari, scientifici, linguistici.
Il Festival della Mente si riconferma inoltre un palcoscenico di anteprime. Tra gli altri: l’attrice Anna Bonaiuto leggerà in pubblico “L’amica geniale”, primo libro della tetralogia di Elena Ferrante. Inoltre: una performance artistica dell’illustratore Alessandro Sanna, con la voce della jazzista Francesca Ajmar e la musica del contrabbassista Tito Mangialajo Rantzer. Poi, uno spettacolo-concerto proposto dall’attore Giuseppe Battiston e dal cantautore Piero Sidoti. Il violoncellista Mario Brunello sarà infine protagonista di una performance davvero unica: suonerà le Suites di Bach a Foce Rasori, sulle Alpi Apuane (1315 metri, in provincia di Massa Carrara) dopo esservi salito a piedi, insieme al pubblico (evento gratuito con iscrizione obbligatoria).
Per più dettagliate informazioni e il programma completo:
www.festivaldellamente.it