Interprete della femminilità, Eve Arnold, la prima donna ad entrare nell’agenzia Magnum (insieme con Inge Morath)

“Marilyn Monroe”, Hollywood, USA, 1960 – “Marlene Dietrich” at Columbia records studios, New York, USA, 1952 – © Eve Arnold / Magnum Photos

ABANO TERME (Padova) – La fotografa americana Eve Arnold (Filadelfia 1912-Londra 2012) ha sempre messo la sua sensibilità femminile, l’intensità e la potenza espressiva degli scatti al servizio di un mestiere troppo a lungo precluso alle donne e al quale ha saputo dare un valore aggiunto del tutto personale. Che si trattasse delle donne afroamericane del ghetto di Harlem, dell’iconica Marylin Monroe, di Marlene Dietrich o delle donne nell’Afghanistan del 1969. Ora, a questa intensa interprete dell’arte della fotografia, la Casa-Museo Villa Bassi, nel cuore di Abano Terme, dedica, a cura di Marco Minuz, un’ampia retrospettiva, interamente centrata sui suoi celebri ed originali ritratti femminili. È la prima retrospettiva italiana su questo tema dedicata alla grande fotografa statunitense.
Eve Arnold, nata Cohen, figlia di un rabbino emigrato dalla Russia in America, contende ad Inge Morath il primato di prima fotografa donna ad essere entrata a far parte della Magnum. Furono infatti loro due le prime fotografe ad essere ammesse a pieno titolo nell’agenzia parigina fondata da Robert Capa nel 1947. Un’agenzia prima di loro, riservata a solo grandi fotografi uomini come Henri Cartier Bresson o Werner Bischof.
Ed è un caso fortunato che le due prime donne di Magnum siano protagoniste di altrettante retrospettive parallele in Italia entrambe promosse per iniziativa di Suazes: la Morath a Treviso, in Casa dei Carraresi, e ora la Arnold ad Abano Terme in questa mostra.
A chiamare Eve Arnold In Magnum fu, nel 1951, Henri Cartier -Bresson, colpito dagli scatti newyorkesi della fotografa. Erano le immagini di sfilate nel quartiere afroamericano di Harlem, a New York. Quelle stesse immagini rifiutate in America per essere troppo “scandalose”, vennero pubblicate dalla rivista inglese Picture Post.
Chiamata a sostituire il fotografo Ernst Haas per un reportage su Marlene Dietrich, inizia la frequentazione con le celebreties di Hollywood e con lo star system americano. Nel 1950 l’incontro con Marilyn Monroe, inizio di un profondo sodalizio che fu interrotto solo dalla morte dell’attrice. Per il suo obiettivo Joan Crawford svela i segreti della sua magica bellezza. Nel 1960 documenta le riprese del film “The Misfits”, “Gli spostati”, con Marilyn Monroe e Clark Gable, regia di John Houston, sceneggiatura del marito Arthur Miller.
Trasferitasi a Londra nel 1962, Eve Arnold continua a lavorare con e per le stelle del cinema, ma si dedica anche ai reportage di viaggio: in molti Paesi del Medio ed Estremo Oriente tra cui Afghanistan, Cina e Mongolia.
Fra il 1969 e il 1971 realizza il progetto “Dietro al velo”, che diventa anche un documentario, testimonianza della condizione della donna in Medio Oriente.
Così Eve Arnold definiva la figura del fotografo: «Paradossalmente penso che il fotografo debba essere un dilettante nel cuore, qualcuno che ama il mestiere. Deve avere una costituzione sana, uno stomaco forte, una volontà distinta, riflessi pronti e un senso di avventura. Ed essere pronto a correre dei rischi».

“EVE ARNOLD. Tutto sulle donne” – Mostra a cura di Marco Minuz – Abano Terme (Pd) – Casa Museo Villa Bassi. Dal 17 maggio all’8 dicembre 2019.